[...]Quindi parliamo di un progetto che va contro i lavoratori di tutta Europa.[...]
[...]Poniamo che la "spesa di stato" sia composta, in un certo anno, per il 10% di interessi.
Se nell'anno successivo il totale della "spesa di stato" rimane invariato ma la quota degli interessi sale al 20%, comprimendo così il resto della spesa, si sta facendo o meno austerità?
Si o no?[...]
Il punto è che i "graficucci" li postiamo non per "per spuntarla in una mini discussione in un posticino su LC o altrove" oppure per "dire "ne so più di voi" e andare a letto tranquilli" ma, molto più semplicemente lo facciamo per mostrare l'ovvio e l'evidente sistematicamente negato da alcuni personaggi, nello specifico l'austerità che secondo qualcuno sarebbe una messinscena.[...]
[...]Diamo pure per appurato il fatto EVIDENTE dell'applicazione dell'austerità in Italia (che non avrebbe dovuto richiedere più di qualche riga), facciamo nuovamente i complimenti a chi è riuscito a farci perdere tempo su tale questione, e passiamo oltre.
L'Euro è una moneta non sovrana si, ma sopratutto è un Marco Tedesco svalutato travestito. Leggero per la Germania, ma troppo pesante per gli altri.[...]
[...]La rarefazione monetaria (=austerità)[...]
L Italia non è più corrotta degli altri paesi europei
è soltanto entrata nella lista di quei paesi che devono pagare il conto prima degli altri.[...]
Consiglio: lasciatele invece dove sono, a meno che non intendiate salire sulla giostra del "ti ripropongo in eterno domande di cui conosco già la risposta, ed intanto spalo un pò di merda gratis sul sovranismo, senza darmi pena di dimostrare ciò che ho dato per scontato".
Lasciare il tridente senza una palla con cui fare melina è forse un obiettivo ambizioso, ma realizzabile.
Dopodichè, scelta vostra...
[...]come se la Francia o la Germania non fossero altrettanto corrotti, corruttori, truccatori di conti e di automobili.
[...]Poi uno può essere talmente "virtuoso" da riuscire a sopravvivere e pagare il pizzo ai suoi usurai, ma di farro quesri ri stanno avusivamente succhiando il sangue e ti fanno vivere al di sotto delle tue effettive possibilità.[...]
qualche osservazione: la crescita del debito degli anni 70, anni in cui ci furono fattori esterni dirompenti che obbligarono i governi ad impegnarsi finanziariamente nel tentativo di sostenere l'economia, mi vengono in mente le crisi petrolifere per esempio, generarono un aumento di 20 punti percentuali nel decennio.[...]
[...]La causa principale della crisi europea è l'inibizione della flessibilità del cambio avvenuta con la moneta unica. Potrà sembrare strano a chi non mastica di economia ma l'euro è, sostanzialmente, un cambio fisso. Fissare un cambio fra paesi con diversi tassi d'inflazione altera la competitività dei prodotti. E' facile comprendere che, un paese in cui i prezzi crescono più velocemente di un altro, a parità di moneta (o di cambio), avrà dei prodotti che costano via via sempre di più di quelli degli altri paesi, e che quindi diverranno sempre meno competitivi. Per rendere competitivi i propri prodotti, quel paese, ad un certo punto dovrà svalutare i salari dei propri lavoratori. Per esempio facendo aumentare la disoccupazione tramite l'aumento della pressione fiscale e il rispetto dei parametri di disavanzo pubblico imposti dalla UE (che è quello che è successo a noi, si chiamano politiche proclicliche perchp aggravano il ciclo, già negativo, dell'economica). Questo è già stato detto e ribadito da me, Anakyn, Aironeblu, Mande, Incredulo, FranZeta, e da tanti altri (mi scuso con quelli che per fretta o dimenticanza non ho nominato).[...]
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