Re: Lorigine pagana del cristianesimo

Inviato da  komak il 18/7/2008 19:01:28
Citazione:

Descartes ha scritto:
Citazione:

komak ha scritto:

Per quanto riguarda il punto di vista da cui si guardano gli astri come ha evidenziato Descartes, faccio notare che anche se girovaghiamo per lo spazio, siamo comunque figli della Terra, siamo parte del suo ciclo, in essa siamo nati viviamo e muoriamo. Questo ciclo è il nostro punto di vista, non altri, penso che non abbia senso valutare altro.


Vuoi dire che a tuo parere un eventuale dio avrebbe appositamente disposto i pianeti in quelle orbite a formare quei cicli per il solo scopo di mandare un messaggio a noi terrestri?

Ad esempio il pianeta Venere sarebbe in quella precisa orbita e sorgerebbe insieme al sole al mattino solo perchè visto dalla terra disegna per noi un apparente pentagramma in cielo ed accompagnando il sole al risveglio ne appare la consorte?

Anche ammettendo una simile visione molto antropocentrica, ho difficoltà ad immaginare quale genere di messaggio un simile dio voleva mandarci con tale disposizione planetaria.

Onestamente mi sembra una ipotesi tirata per i capelli.

Allontanerei quest'idea del Dio creatore ecc... quest'immagine umana che evoca è quanto di più fuorviante mi pare si possa immaginare.
Più che antropocentrica sarebbe più corretto allora geocentrica, perchè l'uomo è una delle espressioni di vita nell'universo, non l'unica, tantomeno sulla terra. Per espressioni di vita intendo anche i pianeti, gli astri, le galassie, tutto vibra e pulsa di vita: la Terra genera vita, perchè non possiamo considerare viva essa stessa?
Allontanerei anche il concetto del messaggio di Dio x noi con tale disposizione planetaria, nessun messaggio, così è perchè deve essere così e cmq lo è ai nostri limitati occhi (quello che percepiamo con i sensi del resto è solo una parte di frequenze che esistono in natura).
Il mio pensiero sui cicli va al di là della realtà così come la percepiamo con i nostri sensi. Come spieghi la perfezione di quanto ci circonda? A me sembra talmente incredibilmente perfetto da sembrare finto, un cinema, una rappresentazione, dove trascendere la propria fisicità rappresenta l'unica svolta, la chiave della conoscenza. C'è poco da fare se rimaniamo sul piano strettamente fisico-scientifico nulla ricaveremo se non parole numeri supposizioni e finte regole queste sì antropocentriche. Il movimento dei pianeti, degli astri, la terra, gli esseri umani, penso sia tutto legato, tutto è inscindibile, tutto è collegato e quei simboli in cielo sono alcuni i nostri stati d'animo, altri le nostre speranze, altri i sentimenti, altri ancora concetti più alti che magari abbiamo dimenticato o che sono sopiti e che riconosciamo nei movimenti celesti perchè da essi stessi allo stesso tempo provengono e si riflettono in noi. Chissà che sentimento-emozione-concetto emaniamo noi nello spazio... C'è grande corrispondenza fra le forme di vita anche se questi legami non li possiamo vedere con i nostri occhi ("tanto nel grande quanto nel piccolo" diceva un saggio che non ricordo chi fosse). Un satellite sparso per lo spazio non corrisponde a niente, è metallo buttato nel nulla, non pulsa, non vive, quello che vediamo attraverso i suoi occhi sono solo parole, numeri e supposizioni.

Non so se sono riuscito a farmi capire, del resto le parole non sono adatte ad una completa comprensione: questo resta cmq semplicemente il mio modo di percepire la realtà in cui siamo immersi, è un'idea, una supposizione che faccio ora, ma sento di non avere ancora una piena comprensione dentro di me, senz'altro dovrei meditare molto ma molto di più di quello che ho fatto x scrivere queste righe e poi mi devo leggere ancora parecchie opere di Guènon.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=1641&post_id=122891