Re: Luogocomunardi e religione

Inviato da  Red_Knight il 2/12/2009 21:33:31
@Sitchinite

Vorrei ricordarti che viviamo in Italia e non in Arabia Saudita. È ovvio che l'interlocutore principale dell'UAAR sia il mondo cattolico e che la maggior parte delle sue iniziative, per quel che possono valere, vedano come "avversaria" la Chiesa Cattolica.

Detto questo, riportando parte dello statuto dell'UAAR

Citazione:
I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.


Nessun riferimento al Cristianesimo.

Citazione:
L’UAAR si propone i seguenti scopi generali:

1. Tutelare i diritti civili degli atei e degli agnostici, a livello nazionale e locale, opponendosi a ogni tipo di discriminazione, giuridica e di fatto, nei loro confronti, attraverso iniziative legali e campagne di sensibilizzazione.
2. Contribuire all’affermazione concreta del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, delle scuole pubbliche e delle istituzioni, e ottenere il riconoscimento della piena uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini indipendentemente dalle loro convinzioni filosofiche e religiose. In particolare, pretendere l’abolizione di ogni privilegio accordato, di diritto o di fatto, a qualsiasi religione, in virtù dell’uguaglianza di fronte alla legge di religioni e associazioni filosofiche non confessionali.
3. Promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo razionali e non religiose, con particolare riguardo alle filosofie atee e agnostiche.


E anche qui nessun riferimento al Cristianesimo.

Nella "Biblioteca", che è solo un elenco di suggerimenti, ci sono - meno, ma ci sono - anche libri su l'Islam e sulla religione in generale. Se si scrivono più libri su Chiesa e Cristo che su Ganesh non è certo colpa dell'UAAR!

Le "Campagne", come sopra, sono dirette tenendo conto della situazione italiana. In Parlamento esistono partiti cattolici, non partiti induisti o ebraici o islamici e i simboli esposti dove non dovrebbero sono cristiani, non buddhisti. La campgna sullo sbattezzo (termine non coniato dall'Unione) è aperta ai membri di tutte le religioni con registri ufficiali, il che si riduce a cristianesimi vari ed ebraismo. Se ci fossero effetti civili sarebbero ben accolti anche gli apostati dell'Islam, ma così non è.

Per il resto, ancora una volta, l'Unione si occupa di quel che la coinvolge direttamente, ed emette ben pochi comunicati ufficiali. Sicuramente ci sono, per definizione, infinite cose di cui non si occupa! Per quel che serviva, quando ci sono state raccolte firme per fermare lapidazioni o cose simili in posti sperduti, l'UAAR ha sempre invitato i suoi membri a firmare. E, tra le Ultimissime, compaiono sempre tutti gli episodi di cronaca nera legati a tutte le religioni.

Tieni pure conto che una piccola parte comunque non trascurabile di soci proviene da contesti non cristiani.

Per il resto, delle piccole discriminazioni "locali" si preoccupano i circoli provinciali.

Per quanto riguarda atei e pagani non so di cosa tu stia parlando. L'Unione non si appoggia a nessuno, se non occasionalmente, ed ha come unici rappresentanti le apposite cariche democraticamente elette dai propri soci. So che i "neo-olimpici" italiani ci hanno fortemente criticato perché l'UAAR ha affermato pubblicamente (ironicamente) che Zeus non esiste. Allo stesso modo, che io sappia non ha mai organizzato proiezioni pubbliche di Zeitgeist (non posso garantire sui circoli provinciali di altre città).

Per quel che riguarda le mie motivazioni personali, io pag 25 euro all'anno per avere rappresentanza e per avere alle spalle un'associazione difensiva che mi fornisce assistenza legale. Come membro di una minoranza discriminata, credo di aver fatto un affare. Non frequento, attualmente, il circolo cagliaritano ma nel prezzo è compreso l'accesso a conoscenze che giudico stimolanti e pure l'abbonamento al bimestrale ufficiale dell'associazione. Se poi vado a guardare l'eccezionale livello di democrazia che vige al suo interno, non saprei che altro chiedere di più.
Sempre a livello personale ti posso dire anche che (ma è una posizione molto diffusa), se non ritenessi di essere discriminato, me ne fregherebbe poco o nulla di far parte dell'UAAR. Ci siamo definiti più volte "l'associazione che in un paese civile non dovrebbe nemmeno esistere".

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