Re: Luogocomunardi e religione

Inviato da  Freeanimal il 5/12/2009 16:53:52
A Mangog:
Nei laboratori di vivisezione farebbero entrare anche i dinosauri, se esistessero ancora, o i rinoceronti e gli elefanti, se non fossero così maledettamente costosi. Per questo, ci pensano già i circhi a tormentarli. Forse in questi ultimi anni i centri di ricerca fanno più fatica a procurarsi scimpanzè e quindi si accontentano di macachi e altre scimmie di piccole dimensioni. Negli anni passati, i russi spedivano in orbita cani, perché di poco costo (la più famosa è la cagnetta Laika), mentre gli americani, più ricchi, mandavano a morire nello spazio proprio gli scimpanzè, ma non ne facevano molta pubblicità perché la cosa non gli avrebbe attirato molta simpatia da parte dell’opinione pubblica. In linea di massima, case farmaceutiche, università e altri centri di vivisezione, disponendo di ingenti somme di denaro, fanno il bello e il cattivo tempo, importando o allevando ogni specie di animali, anche se in genere preferiscono i roditori. Sono d’’accordo con Gandhi quando disse che la vivisezione è il crimine più nero dell’umanità, e in effetti non riesco a immaginare cosa ci possa essere di più orribile di un aguzzino che infierisce crudelmente su una vittima indifesa, capitata arbitrariamente alla sua mercè. E’ una cosa che fa vergognare di appartenere alla razza umana. So che per voi cattolici conta molto chi è la vittima, se ha due o quattro gambe, e siccome stiamo parlano di animali non umani, di solito fate spallucce e dite: “Tanto sono SOLO animali!”, e passate oltre. Esattamente come fanno i razzisti, che dicono: “Tanto solo SOLO negri!”, e passano oltre. Nel film “Mississippi burning”, in cui tre ragazzi pacifisti, due ebrei e uno di colore, vengono uccisi da poliziotti che facevano anche parte del Ku Klux Klan, la gente della cittadina, che era in gran parte razzista, agli agenti dell’FBI che indagavano, continuava a ripetere che i ragazzi erano due, perché per loro il giovane afroamericano non esisteva proprio: l’avevano come cancellato dalla loro consapevolezza. Così, anche per voi cattolici, la vivisezione è come se non esistesse e se qualcuno ve ne parla, liquidate velocemente la questione con un “tanto su qualcosa si dovrà pure sperimentare!”, dando per scontato che il dolore inflitto ad animali indifesi non conta se si possono salvare vite umane con nuovi farmaci, o se si possono mettere sul mercato nuovi cosmetici, o produrre nuovi tipi di armi. E tu Mangog, frequentando questo sito, dovresti sapere che la quasi totalità dei farmaci messi in vendita, lo sono per motivi commerciali che poco o nulla hanno a che fare con la salute della gente, mentre sulla necessità di nuovi cosmetici si fa ancora più fatica a trovare giustificazioni per tanta nascosta ferocia. E sulle nuove armi non occorre neanche spendere una parola. Dunque, tra le vittime di Big Pharma, non ci sono solo i pazienti umani che vengono illusi e intossicati con trattamenti più dannosi che salutari, ma anche vittime occulte, quasi una specie di “milite ignoto”, che vengono fatte a pezzi e torturate in mille fantasiosi modi lontano dagli occhi della gente. Che tanto, ci pensano i mass-media, collusi con le industrie farmaceutiche, a far credere alle persone quello che conviene loro, cioè quello che la gente DEVE sapere e niente di più. Hai mai visto in televisione qualche servizio giornalistico su cosa succede realmente in quei laboratori? Quanto ti sei informato sull’argomento tu personalmente? Forse ti sei accontentato, come fanno tutti, di ciò che ci dice Piero Angela, o Silvio Garattini, o Umberto Veronesi. La vivisezione non potrebbe esistere se la Chiesa (ma non solo lei) non avesse fatto passare il confine etico tra noi e gli altri animali, escludendo questi ultimi da qualsiasi considerazione e lasciandoli in balìa dei rapporti di forza e del libero mercato, come fossero meri oggetti, merce spendibile e risorse economiche da sfruttare.
Tutta la civiltà umana si basa sullo sfruttamento degli animali e la proposta, partita dagli USA, di estendere i diritti fondamentali alle scimmie antropomorfe, non è stata ancora accolta perché costituisce un pericolo per lo specismo, cioè potrebbe essere una specie di “cavallo di Troia” per far entrare nella coscienza collettiva l’idea che è necessario inglobale anche le altre specie all’interno del nostro cerchio etico, cominciando da gorilla, scimpanzè, oranghi e gibboni. La Spagna, o forse gli animalisti spagnoli, ha solo aderito a quello che si chiama “Progetto Grande Scimmia”, nato probabilmente su iniziativa degli accademici Gribbin e Cherfas, di cui puoi trovare il saggio “Sorella scimmia” per i tipi della Mondadori, 1984. Non capisco perché dici che gli spagnoli hanno un complesso d’inferiorità nei confronti degli anglosassoni. Pochi giorni fa si sono pronunciati a favore dell’eliminazione dei crocifissi dagli uffici pubblici, e questo deve averti reso gli spagnoli ancora più antipatici. Io non so cosa pensare di loro, perché se da una parte continuano con la barbarie della corrida, dall’altra si dimostrano molto sensibili sia sui temi animalisti, come puoi vedere nel link qui sotto, sia sui diritti civili delle minoranze come i gay. Ma questo è un altro discorso. Infine, per rispondere alla tua domanda finale, ti posso dire che nessun cane mi ha mai morso, ma anche se lo avesse fatto, continuerei ad essere cinofilo, perché….se vuoi un amico, comprati un cane!

http://www.corriere.it/gallery/esteri/11-2009/nudi_madrid/1/animalisti-piazza-madrid_50f76f90-dcf5-11de-8223-00144f02aabc.shtml#5

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