Re: Luogocomunardi e religione

Inviato da  redna il 7/1/2010 8:06:22
CONCILIO DI NICEA

Decisioni del Concilio [modifica]


Le decisioni prese dal concilio con un'amplissima maggioranza - solo Teona di Marmarica e Secondo di Tolemaide votarono contro - furono essenzialmente tre:
su proposta di Eusebio di Cesarea si arrivò ad una dichiarazione di fede [5], che ricevette il nome di Simbolo niceno o credo niceno. Il simbolo, che rappresenta ancora oggi un punto centrale delle celebrazioni cristiane, stabilì esplicitamente la dottrina dell'homooùsion, cioè della consustanzialità del Padre e del Figlio: nega che il Figlio sia creato (genitum, non factum), e che la sua esistenza sia posteriore al Padre (ante omnia saecula). In questo modo, l'arianesimo viene negato in tutti i suoi aspetti. Inoltre, viene ribadita l'incarnazione, morte e resurrezione di Cristo, in contrasto alle dottrine gnostiche che arrivavano a negare la crocifissione.
venne dichiarataufficialmente la nascita virginale di Gesù, definita nel simbolo niceno: [Gesù] nacque da Maria Vergine. In realtà la nascita verginale di Gesù era già affermata nel vangelo di Matteo, pertanto nel simbolo niceno essa venne solo ribadita.
fu condannata come eretica la dottrina cristologica elaborata da Ario, che sosteneva che Gesù non avesse natura divina come il Padre.
Altre decisioni erano invece di carattere non solo dottrinale ma anche disciplinare, e riguardavano la posizione da tenere in particolare rispetto agli eretici e a coloro che avevano rinnegato il cristianesimo, e cioè:
furono dichiarate eretiche le dottrine del vescovo Melezio di Licopoli.
furono stabilite delle regole sul battesimo degli eretici.
si presero delle decisioni su coloro che avevano rinnegato il cristianesimo durante la persecuzione di Licinio, cioè i cosiddetti lapsi.
L'imperatore fece trasmettere le decisioni del concilio a tutti i vescovi cristiani esortandoli ad accettarle, sotto la minaccia dell'esilio.
Alla fine del concilio vennero stabiliti i seguenti canoni (cioè, "regole"):
1. proibizione dell'auto-castrazione; (vedi Origene) [6]
2. definizione di un termine minimo per la ammissione dei neo-catecumeni nella Chiesa; [7]
3. proibizione della presenza di donne nella casa di un chierico; [8]
4. ordinazione di un vescovo in presenza di almeno tre vescovi della provincia, subordinata alla conferma da parte del vescovo metropolita; [9]
5. sugli scomunicati, e sull'obbligo di tenere almeno due sinodi all'anno in ciascuna provincia; [10]
6. preminenza dei Vescovi di Roma e Alessandria; [11]
7. riconoscimento di particolare onore per il vescovo di Gerusalemme; [12]
8. riconoscimento dei Novaziani; [13]
9–14. provvedimento di clemenza verso coloro che hanno rinnegato il Cristianesimo durante la persecuzione di Licinio; [14]-[15]
15–16. proibizione di trasferimento di presbiteri e vescovi dalle loro città; [16]-[17]
17. proibizione dell'usura fra i chierici; [18]
18. precedenza di vescovi e presbiteri sui diaconi nel ricevere l'Eucaristia; [19]
19. dichiarazione dell'invalidità del battesimo ordinato da Paolo di Samosata (vedi eresia adozionista); dichiarazione che le donne diacono sono da considerarsi come i laici; [20]
20. proibizione di inginocchiarsi durante la liturgia della domenica e nei giorni pasquali, fino alla Pentecoste. [21]
Il 25 luglio 325 il Concilio si concluse, e i Padri convenuti celebrarono il ventesimo anniversario di regno dell'imperatore. Nel suo discorso conclusivo, Costantino confermò la sua preoccupazione per le controversie cristologiche e sottolineò la sua volontà che la Chiesa vivesse in armonia e pace. In una lettera fatta circolare nella prima festa della Pasqua, annunciò la raggiunta unità di fatto dell'intera Chiesa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea_I



« Il problema della distinzione tra vangeli spuri ed autentici non è stato discusso nel primo concilio di Nicea

EDIT

Citazione:
Calvino era un pazzo totalitario, sono d'accordo


Perché ha contribuito più Calvino che Lutero alla formazione dello "spirito capitalistico"?
http://www.homolaicus.com/storia/moderna/riforma_protestante/calvinismo.htm

In fondo la predestinazione è un concetto religioso che vuole riflettere una situazione sociale basata sull'antagonismo di classe e sull'individualismo.

"Fare il bene", nell'ottica calvinista, altro non può significare che "fare bene il proprio dovere", deciso a priori da dio, e in particolare il proprio "dovere professionale".

Col concetto di predestinazione il pentimento è impossibile: chi sbaglia paga per sempre. Il pentimento serve per rendersi conto che non ci sono alternative, e non per poter cambiare vita.

Anche se la sentenza di un tribunale condannasse un colpevole a un periodo determinato di carcere, la coscienza morale degli uomini lo condannerebbe in eterno. Chi tradisce la propria vocazione, non merita neppure di vivere. Moralmente infatti è già morto, benché fisicamente continui a vivere. Chi pecca contro dio non può essere perdonato.

E per il calvinista "dio" coincide con l'ordine costituito.

Dio è la coincidenza di essere e dover essere. Chi non si adegua è perduto, perché vuole porsi contro l'ordine naturale (e sovrannaturale) delle cose.

Il calvinismo ha tolto all'uomo il libero arbitrio e ha trasformato la libertà nella necessità di obbedire a una realtà precostituita.

Probabilmente questo modo di ragionare è stato usato anche dai cattolici romani controriformisti per difendere la loro confessione tardo-feudale, che non voleva neanche sentir parlare di egemonia politica della borghesia conseguente ai mutamenti sociali che già in Italia si erano da tempo verificati in direzione del capitalismo commerciale. Il calvinismo è andato a innestarsi in una pratica sociale (quella borghese) che spontaneamente e progressivamente si stava allontanando dall'esperienza del collettivismo cristiano (che nell'ambito del cattolicesimo-romano era fortemente contraddetta dell'autoritarismo politico del papato). Questa pratica spontanea aveva bisogno di darsi una legittimazione teorica che le permettesse di svilupparsi e diffondersi velocemente e in maniera consapevole.

Senza il calvinismo il capitalismo non sarebbe mai nato come sistema produttivo-industriale, ma si sarebbe fermato allo stadio "commerciale" (mercantile), come avvenne nell'Italia cattolica.


++++Le religioni sono come le lucciole: per splendere hanno bisogno delle tenebre.
Arthur Schopenhauer****

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