Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Calvero il 27/12/2011 22:01:15
Citazione:
Nessuno: tradurre e' SEMPRE interpretare ed e' praticamente impossibile capire come funzionava la mente e quale era l'esperienza e la lingua di persone che vivevano migliaia di anni fa. Anche in contemporanea tradurre e' spesso tradire, anche con le migliori intenzioni e la traduzione letterale e' quasi sempre, se non sempre la peggiore. A volte anche se la lingua e' la stessa, bastano pochi anni o una minima differenza culturale: hai notato il mare di note che accompagna persino "I Promessi Sposi", per non citare " La Divina Commedia"?


Quindi battiamo gli ultimi chiodi e serriamo la bara su quel pensiero (se non un indole) che vorrebbe scovare un lascito divino intelligibile, fissato ovunque nel tempo (antico e moderno) con i cari caratteri e le incisioni che hanno pitturato/pitturano la "storia".

Quantomeno mi piacerebbe meglio focalizzare fino a che punto l'esercizio dello studio antropologico ove la filologia viene a intersecarsi con maggiore importanza per prendere visione dello spirito umano, come della sua storia - attenzione - storia ===> raccontata, tramandata, possa aiutarci/coadiuvarci in un indagine degna di questo nome.

Fermo restando che tutto ciò, si spera, non divenga un esercizio di autocompiacimento intellettuale che, per quanto magnificamente serio, non induca a relativizzare i dubbi così come le domande più intelligenti.

In quel che è da venire, in questo senso, la fusione tra "scienza & psicologia" (con la "e" commerciale proprio ad indicare una congiunzione se non una sintesi) intese come studio e mezzo coeso, potrà essere l'unico paradigma degno di un percorso rivoluzionario che riporti Dio nel suo sacro silenzio e l'uomo alle sue reali dinamiche espressive.

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