Re: Ateismo di "default"

Inviato da  nasissimo il 9/5/2007 21:16:10
Citazione:


..è corretto (razionalmente) dire che in assoluto il male non esite, e quindi qualsiasi azione (quindi anche la più crudele) viene giudicata in basa ad un certo "sistema di valori".. e quindi giudicata "relativamente"... poiché tali valori non possono dirsi "assoluti e universali".
Tuttavia
1) non è razionale pretendere di stabilire che esistano dei "valori" assoluti.



non lo pretendo affatto. Anzi ritengo che l'assolutismo etico sia non solo non giustificabile razionalmente, ma anche per nulla auspicabile.
Tuttavia credo che anche il relativismo celi delle insidie, e che queste insidie siano rese particolarmente evidenti dalla presente congiuntura storica. Credo anzi che sia proprio la precezione emotiva dell'inadeguatezza del relativismo, la causa prima della risacca che produce questa sinistra nostalgia di medioevo che si respira.

Citazione:

..non "giudichi" il comportamento della vedova nera (il ragno) che si mangia lo "sposo" (per fare un esempio estremo)... Perché mai dovresti stabilire che è male una certa azione anche fuori dal tuo sistema, dalla tua cultura?! Ti interessa (razionalmente) stabilire cosa è bene o male per te e per quelli con cui condivide certi valori (la tua "comunità" in senso generale)..


Non è che "mi interessa". Credo che sia indispensabile. Sistemi etici diversi molto difficilmente possono coesistere all'interno della stessa comunità. Possono coesistere (con fatica) solo se le differenze riguardano aspetti non nucleari, e se si accetta di riporre nella sfera privata tutto cio' che non è universalmente condiviso. La Modernità ha superato la fase delle guerre di religione con la creazione di una sfera intima ristretta, ove relegare tutte le questioni "private". Quest'opera però, chiamiamola "privatizzazione della religione", che prende le mosse addirittura dal tempo di Sebastian Frank, ha avuto bisogno di secoli di duro lavoro per essere portata ad uno stato di accettabili condivisione e comprensione, ed ha ottenuto come risultato una pacificazione solo parziale.
Adesso il problema si ripropone, come cinque secoli fa. A produrlo è l'allargamento - dovuto di per se solo a innovazioni tecnonolgiche - del sistema Mondo a "comunità" unica, allargamento che porta il sistema stesso ad abbracciare gruppi che ne erano sempre restati fuori, e che questa "privatizzazione" non hanno mai conosciuto.
Bisogna rifarsi da capo.

Citazione:


esistono comunque (o è ragionale presuppore che esista) una specie di "nocciolo" di valori comune a tutti gli uomini.
Che rende vicini al "patologico" e "anormale" chi mancasse di certe "sensibilità"... (come quelle verso le azioni riprovevoli che preso ad esempio)



Non ne sono così sicuro. E comunque non è sufficiente. Esistono questioni le cui soluzioni etiche sicuramente non sono condivise, che non possono essere nascoste sotto il tappeto col trucco della sfera privata, o con un altro simile. Vanno affrontate, e risolte.
Prima di affrontarle, però, mi pare necessario discutere i criteri in base ai quali giudicare i Valori. Dato che i criteri di giudizio sono anche criteri di Valore, la faccenda non è semplice per nulla.

Citazione:


Ahi!!! Governo Mondiale?????



L'idea fa una certa paura anche a me. Tuttavia, come dicevo, mi pare che le cose vadano in questa direzione. E le Nazioni Unite, con le loro delibere, le loro "raccomandazioni" e le loro risoluzioni, sono già, almeno nelle intenzioni, un "governo mondiale" allo stadio embrionale, mentre la carta universale dei Diritti dell'Uomo, che rappresenta un tentativo di descrivere quel nucleo di valori condivisi che si diceva, è un abbozzo di Costituzione mondiale.
Vedo che qui si cita spesso Kant: ebbene il vecchio Kant, che aveva la vista lunga, già nel 1795 nel suo "progetto di pace perpetua" aveva formulato l'idea di una Repubblca mondiale fondata sul superamento del sistema degli stati nazionali, che si sarebbero dovuti dissolvere in una sorta di federazione.
Al tempo di Kant questo era fantascienza pura. Ma Kant previde che la costituzione di questa "Repubblica federale mondiale" sarebbe divenuta improcrastinabile, quando si fossero verificate queste quattro condizioni (prerequisiti):

a) quando l’esperienza della devastazione della guerra avrebbe spinto le nazioni a rinunciare alla libertà selvaggia ed alla situazione intollerabile di anarchia internazionale;
b) quando lo sviluppo del commercio, essendo la terra un globo, avrebbe obbligato l’umanità a rassegnarsi a vivere a stretto contatto;
c) quando l’evoluzione dell’umanità avrebbe raggiunto lo stadio della formazione di una Costituzione civile Repubblicana, fondata sulla libertà e sull’uguaglianza;
d) quando l’apparire di una opinione pubblica mondiale avrebbe consentito alla violazione del diritto avvenuta in un punto della terra di essere avvertita dovunque.


..ebbene, CI SIAMO.
e il punto "d" è stato l'ultimo LED ad accendersi.
Pure l'ordine, aveva azzeccato.

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