Re: Lucifero e Satana: due entità diverse?

Inviato da  Pyter il 16/4/2015 13:07:31
Rosa era il nome più usato nei seguaci dei fedeli d'amore, secondo Luigi Valli nel libro "Il Linguaggio Segreto Di Dante E Dei Fedeli D'amore".


Le donne di questi “Fedeli d’Amore”, qualunque nome esse portino, o si chiamino “Rosa”, come si chiama sempre (per evidente convenzione) la donna di tutti i poeti siciliani, o si chiamino “Beatrice” o “Giovanna” o “Lagia”, o “Selvaggia”, sono tutte una donna sola o, meglio, una sola idea; una dottrina segreta della quale l’anima di questi adepti è innamorata. E poiché è facile e comune traslato il designare i fedeli di qualcuno o di qualche cosa col nome della cosa stessa (noi diciamo per esempio: “Cristo ha vinto” per dire: “Ha vinto il Cristianesimo”), tale donna amata serve agli adepti anche per designare segretamente la setta alla quale essi appartenevano e della quale si dicevano fedeli. Il Rossetti raccolse un numero stragrande di potentissimi indizi per dimostrare questo fatto, ma da principio errò assai gravemente nell’interpretare il carattere di questa dottrina segreta, perché credette che questi “Fedeli d’Amore” fossero semplicemente una setta ghibellina, che dissimulava in ambiente guelfo il suo ghibellinismo e designava in questa mistica donna l’idea imperiale. In seguito egli trasformò la sua interpretazione e, ricollegando tutto questo movimento ai misteri antichi, considerò i “Fedeli d’Amore” come continuatori di un segreto culto pitagorico per una Sapienza iniziatica e odiatori della Chiesa e della sua dottrina (3).


Di seguito parla anche di questa curiosa Rosa mistica.


La mistica “Rosa”, meta di tanti sogni e sospiri e appassionati aneliti nella poesia persiana (ove l’usignolo, simbolo dell’anima, anela nel suo amore alla mistica Rosa) e meta di simbolici viaggi fino nel tardo romanzo indostanico La rosa di Bakavali, appariva assai somigliante a quella “Rosa” che è l’unica donna cantata nella primitiva poesia italiana, la meta dell’amore nel Romanzo della Rosa e nel Fiore, come è la meta del viaggio sacro di Dante, il quale soltanto in forma di una “Rosa”, troverrà manifestato “il tempio del suo voto”.

Ora, siccome io questa rosa mistica la sento nelle messe in cui mi capita di partecipare (quelle in Chiesa) mi chiedo che relazione ci può essere tra la Chiesa moderna e Dante, visto che quest'ultimo passa per essere un non ortodosso e uno dei motivi principali della segretezza dei "Fedeli d'amore" era il tutelarsi contro il potere, che se non erro nel periodo era sempre la Chiesa.
Qui la questione è le cose te le raccontano sempre in bianco e nero, ma mi sa che trattasi di inciucio con 52 sfumature di grigio.

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