Re: Lucifero e Satana: due entità diverse?

Inviato da  Santaruina il 8/10/2006 0:56:48
Ciao Javaseth

Citazione:
Beh, allora sarà il canto del cigno, perchè da quello che vedo ogni giorno, mi sembra più forte che mai...

Il materialismo ottocentesco ha già da tempo lasciato il passo ad una nuova “visuale”
Questa visuale era appannaggio solo delle “elites “colte a partire dalla fine dell’ottocento in poi, e oggi è arrivata ad avere una diffusione sempre maggiore.

Come ben ricorda Dharmamenta citando Guénon:

Verso la fine dell’ottocento, esauritosi il positivismo filosofico, fase estrema dello scientismo materialista, l’azione antitradizionale subisce apparentemente un cambiamento radicale con l’affermarsi e il dilagare delle filosofie irrazionaliste.
Tali filosofie coincisero, e non solo cronologicamente, con l’affermarsi dei movimenti neo-spiritualisti e con nuovi, disastrosi rivolgimenti sociali.
Il motivo di tali mutamenti è indicato da René Guénon, che individuò nell’azione antitradizionale due fasi distinte:

– Dobbiamo fare la distinzione fra due tendenze che si esprimono mediante termini apparentemente antinomici: da un lato, la tendenza verso quella che abbiamo chiamato la “soldificazione” del mondo, dall’altro la tendenza verso la “dissoluzione”
… Già ora è d’altronde possibile constatare che la seconda delle due tendenze comincia a diventare predominante; infatti, innanzitutto, il materialismo vero e proprio, che corrisponde ovviamente alla soldificazione nella sua forma più grossolana, ha ormai perduto molto terreno … Vi è, nella riduzione graduale di tutte le cose alla quantità, un punto a partire dal quale tale riduzione non tende più alla solidificazione. –

Il materialismo e i suoi corollari non furono insomma che la preparazione del terreno all’opera di dissoluzione vera e propria; scacciata e derisa ogni forma di spiritualità autentica, dimenticate le fondamenta dottrinali che da essa emanano e che sono alla base della religione, l’Occidente, ormai ignaro e impreparato, era pronto ad accogliere ogni sua caricatura, in chiave esotica, spiritica, occultista, di religione psichica, di umanitarismo laico, di “liberazione” psicoterapica.

- Certamente il materialismo vi ha avuto la sua parte, ma a questo punto la negazione pura e semplice che esso rappresenta è diventata insufficiente; essa è servita efficacemente ad impedire all’uomo l’accesso alle possibilità d’ordine superiore, ma non sarebbe in grado di scatenare le forze inferiori che sole possono portare al suo acme l’opera di disordine e di dissoluzione.


Citazione:
Santa, ma allora questo materialismo è un bene o un male?
Dobbiamo crescere con più consapevolezza o dobbiamo rimanere, ciechi come sempre, nella materia?

Il materialismo è un male, in questo momento il male minore.

Con una piccola allegoria potremmo paragonare il materialismo allo starsene sdraiati sulla sabbia, godendo del sole e del riposo.
La spiritualità autentica è il saper nuotare e godere del mare, con la possibilità di entrare ed uscire dall’acqua a piacimento.
La “neo spiritualità” è un abbandonare la spiaggia per provare l’ebbrezza del mare credendo di saper nuotare e morire affogati.


Citazione:
Io sono dell'idea che, se stiamo su questo mondo, un motivo ci sarà. Per cui tendo a diffidare di chi predica di andare a meditare in solitudine sull'Himalaya, rinunciando a tutto. La materia ha il suò perchè e perciò non credo debba essere disprezzata in toto.
Ma dire che è un bene che la gente non si interessi anche di ciò che è spirito mi sembra altrettanto sospetto.

Nel nostro occidente trovare la via dell’evoluzione spirituale è raro come per un beduino che attraversa il deserto imbattersi in una oasi rigogliosa.

In passato vi erano beduini che conoscevano le rotte migliori, e sapevano dove incontrare le oasi., per quanto fossero rare.
Noi siamo beduini senza memoria, alla mercè di ladroni che ci conducono nel baratro per rubarci i nostri tesori.
E questa è una allegoria.

Citazione:
Anche se lo scopo fosse quello di tenerci al riparo da qualcosa di pericoloso.

Molto più pericoloso di quanto si possa immaginare.

Citazione:
E poi, tu affermi anche che l'interiorità non andrebbe esplorata, che la psiche dovrebbe essere temuta e che noi faremmo meglio a rimanerne ignoranti.

Immagina la via come un asse che collega il cielo agli inferi.
In mezzo ci siamo noi.
L’asse ci attraversa in un punto ben preciso.
Una volta trovato questo punto, e occorre una vita, si può scegliere se “salire” o “scendere”.
Chi invita ad esplorare “il profondo” invita a scendere.

Citazione:
Cioè, la domanda è questa, ... se uno volesse fare come già consigliava Socrate, ovvero conoscere se stesso, cos'ha da fa?

Deve essere molto cauto.

Blessed be

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