Re: Lucifero e Satana: due entità diverse?

Inviato da  benitoche il 9/5/2007 2:43:14
ed era necessaria una dottrina occulta rinnovata. Nel XV secolo esisteva un piccolo gruppo di dodici ” iniziati” .Il gruppo si tramandava per quanto possibile, cercando di tenerla viva, la tradizione esoterica. Il gruppo faceva parte della confraternita segreta della “Rosae Crucis” (Rosa della Croce).
In quell’epoca si coltivava l’alchimia occulta della pietra filosofale che non ha niente in comune della odierna chimica tranne che una parte della sola nomenclatura. Lo scienziato odierno non immagina nemmeno lontanamente cosa fosse la chimica di quei tempi. Non si è assolutamente al corrente delle operazioni alchemiche-spirituale conosciute e praticate in quei tempi.
Operazioni che avevano bisogno di poche conoscenze materiali e moltissime conoscenze spirituali per essere condotte a termine.Sette di queste anime erano compenetrate dalle correnti spirituali degli antichi santi Rishi indiani della prima epoca dopo il diluvio. Le altre cinque rappresentavano spiritualmente tutta la saggezza delle susseguenti cinque epoche postatlantiche.
Anche fra quegli uomini la chiaroveggenza era ormai estinta ma essi possedevano tutta la saggezza intellettuale. Perciò erano adatti a promuovere un nuovo tipo di conoscenza spirituale: più precisamente un nuovo metodo di conoscenza spirituale.
Oltre ai 12 vi era un tredicesimo uomo il quale non era dotato di saggezza spirituale né di conoscenza intellettuale ma aveva una particolarità: era vissuto all’epoca del Mistero del Golgota.
Era un individuo che nacque con delle particolari doti di devozione e profondamente animato di misticismo e di una forte adorazione, di fervore per il Mistero del Golgota.
I dodici lo allevarono e lo curarono , ognuno secondo la sua caratteristica animico-spirituale.
Fu “formato” in senso spirituale ed intellettuale esclusivamente dai 12.
Questo giovane fisicamente era debolissimo, divenne sempre più esile e si ammalò fino
alla morte.Prima del distacco del corpo fisico quel giovane di circa 28 anni spiritualizzato da tutta la sapienza e la conoscenza cosmica che gli fu trasmessa dai 12 rivelò quello che aveva appreso da una grande visione cosmica che aveva vissuto: nella quale si compendiavano tute le religioni..
Dopo la sua morte questo particolare discepolo che ebbe quel grande insegnamento passò nel mondo spirituale e, come è normale in questi casi, il suo evolutissimo corpo eterico rimase ad “illuminare” i suoi maestri ed i loro discepoli successivi.
verso la metà del secolo XVI un’alta individualità comparve fra i “discendenti”del gruppo degli appartenenti alla confraternita della Rosa Croce: essa era quel giovane discepolo allevato da quei 12 appartenenti alla confraternita qualche secolo prima. Ora si chiamava Cristian Rosenkreuz.
Cristian RosenK. Quindi, dopo le luminose vicende spirituali

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