Re: Ateismo e Fede

Inviato da  mc il 26/6/2006 11:40:51
Citazione:
Ma il problema è che la cultura spesso è influenzata dagli istinti.


Non sono d'accordo.
La cultura e' influenzata dalla ragione, e viceversa. La ragione e' istinto e coscienza. La coscienza e' influeanzata dalla cultura. E' un po' piu' complessa la situazione.
L'istinto e' una risposta di default, quando non si hanno mezzi per poter ragionare sulla questione, ma non deve per forza essere innato, anzi, molto spesso e' indotto (tradizioni, eventi, credenze, estrazione sociale...).
Per istinto, io intendo piu' una subcoscienza, piuttosto che un'eredita' genetica.

Avevamo gia' introdotto l'argomento dell'ereditarieta' genetica e il discorso si era indirizzato sulla influenza che i cromosomi e il dna dei genitori possa, o meno, segnare il "destino" della propria prole... cosa ne pensi? Secondo te le caratteristiche di un figlio sono strettamente legate alle caratteristiche genetiche dei genitori (a parte la fisicita' e i tratti somatici)?
Genitori intelligenti, figli per forza intelligenti?
Genitori stupidi, figli stupidi?
Puo' accadere che non accada?
E' secondo te perche' non accade: per un salto genetico da essere stupido ad essere intelligente, e viceversa? ...Il tutto, nel tempo necessario per una sola generazione riproduttiva?

...non capisco, inoltre, questo attaccamento a darwin come se, di per se', il fatto che si evolva sia sintomo di malvagita'. Te lo garantisco, faccio molta difficolta' ad immaginare l'essere umano solo con caratteristica genetica predominante. E che per tutti sia lo stesso, poi?! ... infatti, la realta' vede molti individui diversi tra di loro e la diversita' e' indice di crescita diversa. Crescita diversa significa cultura diversa. Cultura diversa significa coscienza diversa. Coscienza diversa significa risposta alla vita differente. La predominanza della malvagita' deriva soprattutto da questo, e da quest'idea che noi saremo come i nostri genitori perche' la genetica e' tutto.
Piu' uno se ne convince piu' tendera' a considerarsi uguale perche' geneticamente simile, mentre, tralascera' il fatto che quello che si diventa lo si e' imparato nel corso della vita (si confonde spesso l'esteticita' con la sostanza...), per cui ad esperienza diversa sarebbe corrisposta un individualita' diversa...

p.s.: descartes: mi sembra anche che tu stia evitando questo aspetto della discussione, e' una mia impressione...? ...e se cosi' fosse, e' perche' non sai cosa rispondere o non credi sia pertinente?

mc

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