Re: Ateismo e Fede

Inviato da  Davide71 il 17/9/2006 12:15:57
Ciao a tutti, penso sia venuto il momento di chiudere questo topic.
Così ho pensato di scrivere una breve sintesi delle posizioni in esso espresse. Questo non sostituisce tutta l'attività svolta, ma tanto peggio per quelli che non hanno partecipato alla discussione!
Lo esprimerò a forma di botta e risposta tra un ateo e un credente.
1) Io non sento di avere bisogno di alcuna religione. Io penso che il bisogno della religione sia dovuto all'incapacità di elaborare in modo maturo i principali eventi negativi dell'essere umano: il dolore, la vecchiaia, la malattia, la morte.

In effetti questo tema è stato trattato solo di sfuggita. Lo segnalo per futuri approfondimenti.
Tuttavia vi sono anche credenti giovani!

2) i giovani diventano credenti perché indottrinati terrorizzati lusingati dalla Chiesa cattolica con il catechismo.

Un giorno mi toglierò lo sfizio di assistere ad una lezione di catechismo. So però che genitori e figli, appena finisce (con la cresima), tirano dei gran sospiri di sollievo!
Bisogna anche dire che l'istruzione ufficiale, che occupa molto più tempo del catechismo, tira in tutt'altra direzione.

3) La religione si basa sull'esistenza di entità metafisiche di cui non è stata provata in alcun modo l'esistenza.

La dimostrazione della loro esistenza si basa sul fatto che le entità metafisiche di cui parlano interagiscano con le macchine misuratrici di cui si serve la scienza. Tali entità, che per me esistono, agiscono principalmente attraverso l'uomo e passando per canali a cui la scienza moderna non ha accesso.
Tuttavia abbiamo aperto un topic solo per quello!

4) Tali entità metafisiche non stimolano in alcun modo gli organi di senso di cui sono dotato.

Può essere che esse stimolino organi di senso che molti di noi hanno atrofizzato.
Può essere che stimolano i nostri organi di senso, ma che le sensazioni che provocano si perdano. Come una voce in discoteca, per fare un esempio.

5) Non esistono prove, e neanche indizi, dell'esistenza di una vita dopo la morte, e neanche di un aldilà.

L'argomento non è in effetti mai stato affrontato seriamente.
Anticipo che, se l'aldilà fosse "così aldilà" non sarebbe così importante per la religione.

6) Io sto benissimo senza religione. Non ne sento alcun bisogno. Gli animali ne fanno a meno, e io non mi sento tanto diversa!
(Lascio indovinare perché ho usato il femminile! )

L'uomo non è tanto diverso dagli animali. Lo può però diventare, grazie alla religione.

7) L'uomo è un puntino in mezzo al cosmo. Cos'ha a che vedere con Dio?

Il CORPO dell'uomo è un puntino in mezzo al cosmo. L'uomo è esteso anche in altri dominio.

8) L'anima dell'uomo è un'invenzione dei preti. L'uomo è il suo cervello.

Ho avuto una lunga discussione con Ciccio sul tema. Non son affatto d'accordo. Le relazioni fra il cervello è la mente sono abbastanza strette, ma identificarsi è un'altra cosa!

9) L'azione di Dio si manifesta attraverso i fenomeni paranormali, di cui il CICAP ha provato l'inesistenza.

Io non credo minimamente a nessuna delle due affermazioni.

10) La verità sui temi spirituali non può essere in alcun modo accertata.

Diciamo che può anche essere accertata, ma non può essere comunicata agli altri.

11) La Chiesa è un'organizzazione criminale, dove sarebbe Dio in una cosa come quella?

La Chiesa non si limita al Vaticano. Chiaramente chi cerca Dio non lo trova lì. Ma da qui a non cercarlo assolutamente...

12) I preti predicano bene e razzolano male. Forse, in fondo, non ci credono neanche loro!

Forse, ma a te che te ne frega?

13) La CHiesa cattolica racconta un mucchio di frottole e ti costringe a credere alle cose più incredibili.

Vero. Ma alcune di queste cose devono essere interpretate simbolicamente. Le altre sono pure fandonie, ma se uno arriva ad una conoscenza più profonda se ne può liberare senza smettere di credere. D'altronde non sono molti quelli che hanno interesse a raccontare la verità

14) Credere in Dio conduce a paradossi insanabili: ricordiamo fra tutti il problema dell'esistenza del Male e quello della predestinazione e del libero arbitrio.

Il tema non è stato approfondito in questa discussione, ma anticipo che i paradossi sono tutti dovuti alla volontà di distinguere nettamente l'uomo da Dio. Cosa che, per la definizione stessa di Dio, è illogica.

15) Le religioni sono la causa di tutti i problemi che affliggono l'umanità: le guerre, l'ignoranza, le persecuzioni contro le minoranze etniche e i "diversi" di ogni genere.

Per me l'unica causa di tali eventi è l'ignoranza, che tocca anche la religione.

16) Il peccato originale crea inutili sensi di colpa. e Così pure tutte le altre paranoie che ti instilla la religione.

Per me un'educazione è necessaria, e l'uomo non è in grado di distinguere da solo la differenza tra il bene e il male.
Tuttavia ammetto che la Genesi è stata interpretata dalla Chiesa cattolica in modo molto stupido.

17) La religione è maschilista!

Anche questo tema non è mai stato approfondito, ma per qualcuno è un'obiezione capitale. Preferisco pensare che per la religione la funzione riproduttiva della donna ha un'importanza che per la civiltà moderna non ha.

18) E' un fatto che, man mano che gli uomini si liberano della religione le condizioni di vita migliorano. E senza tutti i movimenti anticlericali che hanno costellato la Storia degli ultimi secoli non potremmo assolutamente godere degli standard di vita di cui godiamo attualmente.

Vero. Ma non ci accorgiamo del prezzo che stiamo pagando per questo in termini di inquinamento, depauperamento delle risorse e atrofia degli esseri umani.
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A questo punto ci sono anche tutte le domande che un credente rivolge ad un ateo e che secondo me a tutt'oggi non hanno una risposta soddisfaciente:

1) L'ateo non è in grado di spiegare come è nato il mondo, come è sorta la vita, qual é lo scopo della vita di un uomo e tutte le altre domande che ci si pone dall'alba dei tempi.

La scienza ha proposto delle teorie più che soddisfacienti in proposito. Il Big Bang e la teoria dell'Evoluzione per esempio. Le altre domande non sono importanti.

2) un ateo non ha nessuna buona ragione per vivere.

Un ateo ha solo la sua vita e se la gode!

3) Il punto di vista ateo non è in grado di giustificare alcun sistema morale che permetta la convivenza civile tra gli uomini.

Significa dire che gli atei non hanno coscienza. Ciò è offensivo.Si può costituire la morale su basi perfettamente razionali.

4) Non è pensabile che in tutti i luoghi e in tutte le epoche gli uomini si siano sempre costantemente ingannati e illusi, oppure non abbiano mai "subodorato la truffa".

Gli antichi non avevano le conoscenze che abbiamo noi.

Cosa ve ne pare. Ho dimenticato niente?

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