Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  muratore il 9/9/2006 17:02:18
Anche se questo è il topic con meno post, è quello che più tempo mi ha richiesto per essere letto, e apprezzato.
Tante sono le cose da dire e alcune saranno futili ripetizioni di quanto già espresso da me o da altri.
Concordo con Santaruina e fiammifero, dimostrare l'esistenza storica o il suo contrario è assolutamente un falso problema, un argomento che mi attira, ma sempre e solo ad un livello marginale.
Ribadisco che una figura nata dal nulla e che all'improvviso volesse dire l'opposto di quanto detto fino a quel momento, mi spaventerebbe.
Molto più normale che ogni istituzione nasca innestandosi su ciò che esisteva precedentemente, magari aggiungendo qualcosa di nuovo, (altrimenti xchè nn continuare con la vecchia tradizione) ma pur sempre non uno stravolgimento totale, ma una evoluzione.
Un'evoluzione non sempre compresa, non sempre assimilabile nel giro di pochi anni, o secoli, non sempre ben intesa da chi se ne fa portavoce e promulgatore.
L'esigenza di "differenziarsi", insita nell'uomo, è talmente evidente... che la noterete anche nello stesso scritto incipit di questo topic.
L'autore tende a dimostrare che gesù è una copia di tutto quanto preesisteva prima, ma non degli esseni, mostra tutte le similitudini con le tradizioni precedenti, ad hoc per dimostrare l'inesistenza di quella figura, e mostra tutte le differenze con gli esseni, per quelli essendo contemporanei di Gesù, sarebbero una "prova" della sua storicità.
Nasconde/omette tutte le differenza tra Gesù e le tradizioni precedenti, e tutte le similitudini con gli esseni.
Dato che però ne so abbastanza, e non è la prima lettura che faccio sul tema, diventa evidente quanto PARZIALE sia questo testo. Ma... non mi importa, ogni elemento, visto intravisto, fondato o non fondato, è pur sempre uno spunto di riflessione, peccato siano così tanti e concentrati che molti andrò dimenticandomeli.

Capisco così, chi tiene nascoste certe cose, per evitare si giunga a "facili conclusioni", che sono solamente Distruttive.

Evidentemente dagli stessi dati storici, innegabili e almeno in parte inconfutabili, giungiamo a conclusioni ampiamente differenti, l'autore vorrebbe distruggere l'esistente perchè copia di qualcosa precedente, sfruttando il fatto che le tradizioni precedenti sono state rinnegate e denigrate per lasciar spazio a quella nuova.
Sfrutta la coesistenza di un personaggo reale e uno simbolico, per giustificare l'inesistenza del primo, e denigrare implicitamente la validità del secondo.

Io, sono portato a studiare come mai vi siano tante similitudini tra le diverse tradizioni, ma affrontando il tema come questione marginale.
Che differenza sostanziale vi sarebbe se la tradizione si è mantenuta per via orale, attraverso degli scritto, per via telepatica, o semplicemente perchè ad osservare gli stessi fenomeni si giunge alle stesse conclusioni, così come a risolvere un equazione, due studenti giungerebbero agli stessi risultati?
Interessante sapere quale sia la vera via d'accesso alle informazioni, ma poco utile paragonato all'utilizzo di queste stesse informazioni.
Così al di là delle mie "convinzioni" o meglio, conclusioni personali sulla storicità di alcuni personaggi, importa di più il messaggio trasmesso dai vangeli o se quel messaggio è stato realmente incarnato da un uomo?
Il simbolo della nascita il 25 dicembre, o la data storica?
Il simbolo della crocefissione del Cristo, o la sua veridicità storica?
Per chi non comprende il primo, il secondo rimane l'unico importante appiglio, il primo passo per la comprensione, a che pro distruggerlo? E' un risultato positivo rendere più difficile la comprensione di un messaggio?
E se il Simbolo si è incarnato una o più volte in esseri umani, in modo più o meno "forzato" dalla letteratura/mitologia successiva, forse che il valore di questo simbolo possa in alcun modo essere diverso più o meno potente secondo che sia stato "incarnato" o meno?
Qualcuno ingenuamente dirà, ma la "verità storica" è stata presa a pretesto per divenire strumento e abuso di potere.
Beh io non ho mai trovato in nessun testo canonico la giustificazione alla supremazie del Papa su gli altri vescovi, nessuna giustificazione al potere temporale della Chiesa, nessuna giustificazione all'abuso del potere e del lusso. Anzi. Nei testi canonici, ho trovato atti di Gesù che ad oggi non sono rappresentati dall'azione della Chiesa, per tanto non sono stati compresi, e per tanto sono, per me, una dimostrazione della veridicità di questi (il che non è affatto alternativo alla veridicità dei testi apocrifi).

Riguardo S. Paolo, ricordo che secondo quanto è scritto nelle sue lettere, almeno fino alla morte di Gesù egli era un perseguitatore dei cristiani, non lo ha mai incontrato personalmente, e solo "folgorato sulla via di Damasco" in anni in cui il Gesù della storia era già morto, si converte, per tanto normale che di Gesù ne sapesse relativamente poco, normale che non avesse compreso diversi insegnamenti.
Ma da qui a vedere l'ennesima cospirazione dove questo si è fatto ammazzare per far si che nei secoli successivi i suoi "eredi", (manco fossero stati i suoi nipoti di "sangue"), girassero in papamobile e fossero tra le persone più ricche e potenti del pianeta... ne passa.

Dimenticavo, tipico di chi ha posizioni "deboli", o semplicemente non è sicuro di se stesso, difenderle citando una sfilza di cognomi, come se ogni cognome in più desse valore a delle affermazioni, e ogni cognome in meno ne togliesse..
insomma, la dittatura della maggioranza....

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