Re: I "nostri" dieci comandamenti

Inviato da  padegre il 24/3/2008 17:34:17
Pasqua: le inutili parole di pace

Tutti sono consapevoli che i soliti appelli alla pace, con cui si fanno belli i preti nelle solennità religiose, non valgono una lira bucata, e i nomi e cognomi dei veri responsabili e dei veri perché dei conflitti non vengono mai fuori dando l’impressione che le cause siano misteriose e imperscrutabili.
Questo scientifico investire sull’irrazionale è fondamentale in tutte le culture religiose perchè i credenti, che devono bere tutte le fandonie che gli raccontano, vanno tenuti accuratamente lontani da qualsiasi informazione oggettiva con cui distinguere le cause e gli effetti dei travagliati rapporti tra gli uomini e le nazioni.
Sarebbe un elementare compito, da parte di chi si autodefinisce guida etica e morale, chiedere ai propri seguaci o pecorelle almeno di comportarsi individualmente secondo i più elementari principi religiosi.

Prendiamo come esempio soltanto il Comandamento “NON UCCIDERE”.
Visto che si uccide con le armi, e che le armi devono essere fabbricato, dove si è mai sentito un appello papale agli operai a diventare obbiettori di coscienza e non fabbricarle più, esattamente come si chiede ai ginecologi di non praticare aborti?
Quanti ayatollah o mullah hanno vietato agli sceicchi o regnanti di stretta osservanza islamica di vendere anche una sola goccia di petrolio a chi bombarda l’Iraq, l’Afghanistan, a chi da 50 anni massacra i palestinesi?
Eppure sarebbe facile additarli con i loro immondi stili di vita e come è che queste “autorità morali” chiudono tutti e due gli occhi di fronte a queste enormi incoerenze? Però si ricordano benissimo di lapidare un’adultera.

La risposta c’è ed è chiara. Da secoli le due grandi religioni hanno abbandonato qualsiasi impegno a cambiare l’uomo e i suoi comportamenti primitivi ed egoisti, e si sono alleate con le forze dominanti, per cui fanno il “lavoro sporco” di far rimanere nell’ignoranza e nella irrazionalità le classi subalterne, offrendo la speranza di una altra vita meno grama.
Sono diventate organizzazioni politiche, spacciatrici di miracoli, di speranza, di irrazionalità, foraggiate economicamente dagli stati capitalisti che vedono nella religione una essenziale sinergia con le proprie strategie.
Paolo De Gregorio
24.3.08

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