Re: i "nostri" dieci comandamenti

Inviato da  manolete il 6/11/2005 19:21:02
Vi vorrei proporre una considerazione cui giunsi molti anni fa (forse 20?... o giù di lì, mah, chi si ricorda?) e che mi aiutò a cambiare prospettiva nel valutare me stesso e gli altri.

Cristo, quando enunciò il secondo dei suoi due comandamenti (il primo è facile da capire: è evidente che lo sforzo della creatura sia massimo nel cercare di amare il creatore), disse:

"Ama il prossimo tuo come te stesso!.

Ci persi un bel po' prima di arrivare a capire che forse il punto di partenza era quel "me stesso".
Mi spiego meglio, in pratica mi dissi, lasciando perdere le considerazioni banali del tipo "egoismo" et similia,
se sarò capace di aghapi (scusa se prendo il termine a prestito, Santa, ma è così chiaro quanto racchiude) verso me stesso,
solo allora saprò riversare questo "Amore" sul prossimo.

Naturalmente, come diceva una vecchia pubblicità televisiva, seeembra facile!!!...

Spesso noi "viziamo" noi stessi e coloro che "amiamo", cerchiamo insomma di strappare a noi stessi e a loro "consensi", "compiacimento", come fa il bambino quando vuole attirare l'attenzione dell'adulto.
Ma il bambino non sa Amare: non esiste essere più egocentrico ed egosita del bambino, vuole possedere, in fondo il suo è erotas.

La forma più alta di aghapi, invece, forse è proprio il "distacco", in primo luogo da se stessi.

Suerte,
manolete

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