Re: i "nostri" dieci comandamenti

Inviato da  lamefarmer il 8/11/2005 0:16:28
Vorrei fare anch'io un intervento più ampio
ma devo andare a dormire.

Quindi sarà breve.
Sono molto sorpreso di notare che c'é quasi timore reverenziale,
come vi fosse la paura di disturbare, tra questi post.
Voglio ribadire che qui nessuno deve sentirsi in obblico di chiedere un permesso,
dica la sua con gioia e sarà accolto con gioia, senza timori.

(per mc)
Banale é ciò che non ha contenuto, mi sembra che in ciò che hai detto
vi sia di che riflettere.

Tanto per cominciare, perché "autori perugina"?
Voglio dire, perché il messaggio indiretto detto così, ha una connotazione
implicitamente negativa tanto forte?
Perché la frase scritta in un cioccolatino dovrebbe "scadere"?

Il problema non credo sia la frase del cioccolatino, ma il fatto che il cioccolatino la ruba.
E' una specie di furto, un uso improprio in un contesto che si vuole a tutti costi
associare a un alimento.

L'associazione poi non é così difficile, perché il cacao (tra le altre cose)
é anche uno stimolante serotoninico (ti fa sentire bene).
Eppure avvertiamo lo stesso un senso di fastidio "serpentino" sapendo dell'uso che
viene fatto del significato.

Non voglio dilungarmi oltre, ma per gettare un po' di carne al fuoco
voglio riportare qui una frase del mio Daémon
(il demone che avverto un po' come diceva di sentire Socrate,
nulla di empio si intente) che ho appiccitato alla porta
d'ingresso per ricordarmene ogni mattina

"L'AMORE CHE DONO NON E' UN PRODOTO IN VENDITA,
MA TU NON POTRAI FARE A MENO DI MERCIFICARLO
A TUO USO E CONSUMO".

Grazie a tutti per le vostre risposte!




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