Re: Ateismo di "default"

Inviato da  meritomio il 27/4/2007 11:36:39
Buon giorno

x Kirbmarc


Citazione:


Ateismo di deaulf



L' ateismo di default, presente all'origine, non riconducibile ad un particolare background formativo, dovrebbe svanire con la prima analisi critica del concetto di Dio.
Diventando credenti o a-tei razionalisti e non piu' a-tei "passivi"di default.
Pertanto l'ateismo di default e' una "menzogna".
Questo a-teismo "primitivo" dovrebbe essere circoscritto a coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscere la religione e Dio attraverso insegnamenti, e soprattutto dovrebbe essere presente in coloro che per pigrizia intellettuale ( o non capacita') non arrivano ad affrontare il "concetto" di Dio con l'intelletto, sotto l'influenza di satana.
L' esempio del drago e' insignificante, perche' l esistenza o meno di un drago non ha nessun riferimento logico con Dio.
Se esiste un drago se esiste un marziano, per Dio non cambia nulla e nemmneno per l'uomo che prima o dopo lascia la vita terrena comunque.
Le nostre inquietudini possono trovare risposta solamente in Dio.
Forse dovevi citare un' esempio di un drago che creava l'uomo e dava significato profondo alla esistenza umana.



Citazione:

Infine,si può interpretare questo fatto come prova che Dio non esiste: la distribuzione nel mondo della felicità e della sofferenza non è operata da una giustizia divina, ma è casuale, insensata, oppure corrisponde a logiche costituite nella natura e nella società umana. È questo un punto di vista ateo.


Molto riduttivo giustificare l'ateismo partendo dalla constatazione dell' esistenza del male.
Il concetto di felicita' non si puo' formalizzare in un numero o una formula, non e' detto che l'uomo ricco e in salute sia il piu' felice, mentre l'uomo povero e malato sia il piu' infelice. Non sta in piedi dedurre l'ateismo da questa constatazione.
Dio e' l unico movente che puo', intellettualmente parlando, dare una spiegazione all'esistenza della nostra realta' invece che del nulla.
La felicita' e l' infelicita' ( da qualunque cosa generate) hanno un termine temporale che finisce con la morte del nostro corpo.
La presenza della sofferenza e dell'infelicita' e di molte altre inquitudini dovrebbero spingere l'uomo a farsi domande profonde sul senso della vita.
Che significato puo' avere una temporalita' di ordine finito, al cospetto dell'eternita' di ordine infinito?
In ogni caso la vita puo' riservare momenti felici per tutti, purche' sia data la possibilita' di viverla questa vita fin dalla nascita.

Citazione:

la Teodicea ( aggiungiamo anche la catena alimentare)


All' inizio della creazione dell' uomo, che non discende dalle bertucce ma e' stato "creato" da Dio, esisteva il paradiso terrestre senza male, senza sofferenza, il lupo giaceva vicino all'agnello e non esisteva la catena alimentare, tutto era pace ( da notare che i monaci Benedettini tentavano, per similitudine, di "ri-creare" questa oasi di pace nei loro conventi ). Dio ci aveva dato tutto, la vita, cibo, non esistevano malattie, non esistevano sofferenze, la morte, tutto era perfetto, ma non tutto filo' liscio, la presenza di satana si fece sentire anche nel paradiso terrestre.
Satana odia Dio, e colpisce la creatura di Dio, cioe' tutti gli uomini, per vendetta, solo affidandoci a Dio possiamo riscattarci da un destino di dolore e sofferenza che ci aspetta nell' inferno.
Noi esseri umani dobbiamo subire il male per colpa di satana, ecco spiegata la nostra imperfezione.
Anche il male involontario, le catastrofi naturali si possono ricondurre a satana.
Discutere del male significa discutere su satana
Satana non e' quasi mai cosi' rozzo da manifestarsi apertamente, uno dei suoi scopi, oltre a diffondere il male ed il peccato di qualunque natura, e' quello di rimuovere il concetto di Dio.
Dare l' illusione all'uomo che puo' vivere senza Dio, che puo' contare solo sulle proprie capacita', riconoscere come vere solo le realta' politiche e materiali.
Satana non ci invita a compiere il male, non e' da lui, fa finta di indicarci il meglio, si presenta sotto la pretesa del vero realismo.
Potere e pane -panem et circenses- come facevamo gli imperatori romani.
Di fronte al realismo di satana le cose di Dio ci appaiono "irreali".
Una delle tentazioni di satana a Gesu' stesso nel deserto, era proprio dimostrare la non esistenza di Dio padre.

X Sentiero


Citazione:

Se quasi tutti fossero ciechi, le cose viste e descritte dai pochi vedenti probabilmente verrebbero chiamate dai ciechi paranoie o fenomeni psichici.
Ma per fortuna il mondo e' diverso........ infatti i ciechi non sono realmente ciechi.... semplicemente non vogliono aprire gli occhi, e hanno ragione perche' non e' un bel




Appunto gli a-tei non vogliono aprire gli occhi perche' sotto l' influenza di satana. Sperando che gli occhi aperti su Dio non ti facciano finire direttamente in braccio a satana, ecco il "bel" vedere. A volte satana e' sottile.

x MC

Citazione:

Io non ho mai detto "idiota psicolabile" ad un credente, tu sei pregato di usare termini come "non nati" per delle nascite mai avvenute.




Aborto = assassinio.

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