Re: Uno, Coscienza e Singolarità

Inviato da  music-band il 5/8/2007 11:56:36
Citazione:
mi sembrava di essere stato chiaro, ma evidentemente non è così


No no, sei stato chiarissimo... Il problema sta soltanto in una visione diversa che abbiamo di queste figure.

Siamo daccordo su un concetto di fondo che si potrebbe riassumere così:
Citazione:
non ho mai detto che una persona segue il maestro perchè questo gli dirà la <verità> e men che meno cosa fare per raggiungerla


Ciò su cui non concordiamo invece, è nel modo di rappresentare "il maestro"

tu lo vedi così:
Citazione:
un illuminato (o maestro), per quanto ne so da personale esperienza, è andato oltre la nostra comprensione e non cerca più, non ne ha bisogno, perchè sa che ogni nuova cosa gli arriverà


E da come ne parli vedi in queste figure uno scopo raggiunto, al punto che non reputi ad esempio possibile che i Ninjos tiranos possano essere maestri di vita. (Ha capito bene fiammifero le parole di Castaneda)

Io come te, sono certo che alcune persone illuminate siano arrivate ad una comprensione superiore che sfugge ai più. Ma dico anche che quella consapevolezza non è il traguardo.

Trovo invece interessante nella filosofia buddista tibetana il concetto che questo mondo sia una classe scolastica, una sorta di "prima elementare" con un'alta percentuale di bocciati. I loro monaci infatti sono proiettati nella ricerca per conseguire lo scopo di rompere la catena delle reincarnazioni dettata dalla legge del Karma.
In breve, se vieni promosso, non torni più sulla terra ma ti aspetta una classe superiore. Per alcune culture asiatiche questa scuola si divide in 7 livelli di cui il nostro è ovviamente il più basso.

Un'altra cosa che trovo interessante è il concetto che questo mondo sia "Maya", un'illusione creata da noi stessi. Non ti sto a citare tutta la letteratura sul fatto che la vita sia un sogno perchè è sterminata e certamente la conosci, ma questo mi porta ad un'altra riflessione: Se abbiamo creato questa gigantesca illusione, sicuramente abbiamo anche i mezzi per uscirne, ma ammesso che uno riesca a sollevare il velo, ciò che l'aspetta è la verità? O soltanto un tassello in più?

In fondo non dobbiamo fare l'errore di alcuni scienziati che hanno l'arroganza di aver capito tutte le leggi che regolamentano il cosmo quando siamo riusciti a malapena a capirne alcune che ci permettono di comprendere soltanto in parte il nostro mondo... C'è un'universo sterminato la fuori. E le gigantesche conquiste fatte nella comprensione dell'universo in cui viviamo rappresentano davanti alla sua immensità soltanto un piccolo passo.

Nelle mie esperienze personali comunque, posso dirti che le parole di Castaneda sono molto sagge. A me, i Ninjos tiranos continuano ad insegnare molte cose.
Mi piacerebbe come ha chiesto sentiero, sapere anche che tipo di filosofia segui perchè onestamente non ne ho mai conosciuta una (a meno che non si trattasse di una dottrina dogmatica) che vanta un raggiungimento di verità assoluto e che addirittura contempli la cessazione della ricerca.

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