Breve saggio sulla religione

Inviato da  Rickard il 10/9/2007 16:03:01
La religione contribuisce in larga parte a rendere infelice e triste la vita dell’uomo, ciò vale per ogni tipo di credo, in quanto qualsiasi dottrina ha come principale scopo rendere l’individuo schiavo ed incapace di pensare con la propria testa.
L’umanità ha creato i suoi dei, come anelito verso entità astratte superiori che le assicurino rifugio ed aiuto per vincere gli ancestrali timori dell’ignoto e della morte.
Come i fondamenti della fede sono assolutamente irrazionali, così i suoi principi si basano sul dogmatismo ed esistono proprio in virtù della superstizione e dell’ignoranza; tutto ciò che è illogico risulta quindi fondamentale in ogni confessione.
Il cristianesimo predica la pietà e la carità e poi condanna senza appello all’inferno, vale a dire ad un tormento eterno, senza concedere ai peccatori alcuna possibilità di salvezza e di redenzione; allo stesso tempo osanna la sofferenza e la penitenza e disapprova più o meno apertamente il piacere e la felicità.
La scienza è sempre stata malvista ed osteggiata, in quanto è più facile governare persone incolte piuttosto che istruite e capaci di ragionare criticamente.
La chiesa ritiene il sesso una cosa sporca e peccaminosa, lo giudica un male necessario ed ha quindi creato molti relativi tabù, che ostacolano il raggiungimento di una soddisfacente vita affettiva e cercano di inculcare nella mente della gente i più retrivi e dannosi sensi di colpa.
Il cattolicesimo giudica la donna come causa principale dei peccati di lussuria ed anche se attualmente è lontano dalle posizioni del medioevo, in cui riteneva che addirittura non avesse l’anima, tuttavia la considera ancora subordinata all’uomo, basta pensare che continua a non permetterle l’accesso al sacerdozio.
La femmina viene valutata con criterio integralmente manicheo, o come angelo della casa e portatrice di purezza per la famiglia, o come essere sordido e vizioso, che con il suo corpo conduce alla rovina ed alla perdizione.
La maggior parte dei problemi e dei traumi che affliggono l’uomo in materia sessuale derivano dalle concezioni dogmatiche del cristianesimo, che continua a porre anacronistici divieti sui metodi di limitazione delle nascite, mentre in un pianeta sempre più sovrappopolato e carente di risorse sarebbe auspicabile una grande diffusione degli anticoncezionali.
Stessa ferma condanna per l’aborto, considerato un gravissimo peccato ed un attentato alla vita, ma non è forse una colpa ancora più grave mettere al mondo dei figli quando non si hanno mezzi sufficienti, senso di responsabilità e non è possibile assicurare loro altro che un’esistenza piena di stenti e di miserie?
La religione si basa su principi inadeguati ed ha l’arroganza di credere di essere la sola depositaria della verità assoluta ed il giudice inappellabile delle azioni dell’umanità su questa terra.
Con riferimento all’islamismo, si deve considerare che tale culto, nelle forme più ortodosse ed integraliste, risulta essere estremamente pericoloso, in quanto pervade gli stati in cui è praticato di un fanatismo ottuso e sanguinario ed indirizza la condotta dei fedeli al rispetto assoluto dei suoi assurdi insegnamenti.
In parecchi paesi questo credo non ha portato che morte, distruzione ed intolleranza a tali livelli che nemmeno la chiesa cattolica aveva mai raggiunto nel periodo più buio del medioevo.
Mentre nell’occidente molte nazioni hanno raggiunto un accettabile grado di democrazia e libertà, in molti territori musulmani qualunque aspetto dell’esistenza viene adeguato rigidamente ai precetti del corano, con la diretta conseguenza di favorire eccessi di violenza e brutalità.
La religione con la promessa di assicurare, dopo la morte, la vita eterna ed il paradiso rende l’uomo succube di anacronistiche superstizioni ed incapace di un comportamento autonomo e responsabile.

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