Re: Religiosi, atei o agnostici?

Inviato da  mc il 14/5/2008 15:24:52
Ciao Gianni,
non stiamo parlando di sensazioni conscie ma di strutture neurali attive per lo piu' subconsciamente.

Tutto cio' che trovi di ispirativo nella religione, a tuo dire, deriva dal fatto che hai accettato "speranzosamente" (fiducia... alcuni la chiamano Fede, appunto) alcune ipotesi mitologiche del quale non puoi fare a meno perche' basi del tuo modo di essere, di esistere. Questo tipo di convinzioni sono talmente radicate (sin da bambini) proprio perche' insinuate durante la formazione della struttura mentale e psicologica dell'individuo...
Un concetto come dio e' omnicomprensivo e ingloba tutto cio' che e' un suo derivato (cioe' Tutto!), come l'uomo dovrebbe essere ...ingloba e subordina a se' e alle sue ipotetiche scelte. Ma se le scelte vengono veicolate da uomini...
Riassumendo si parla di ipotesi veicolate da ipotetici amministratori di una ipotetica parola proferita da una ipotetica figura o entita' divina...
Prova a prendere una persona matura mai stata a contatto con questo tipo di ipotesi, che non ha mai subito influenze esterne o interne al proprio nucleo familiare, mai sentito nulla al riguardo, e raccontagli quello che sai della vita e delle sue origini... esponendola con i giusti dubbi del caso (non con le certezze false a cui si rifa' l'indottrinamento religioso in generale) ...


La professione religiosa consiste nel portare la voce di queste teorie ed e' fondamentelmente un amministrazione psicologica e comportamentale dei fedeli. Il ministro di dio, appunto, ha un senso solo se si accetta l'ipotesi dio... per chi si accontenta, dal mio punto di vista, di una suggestiva visione del mondo.
Un pastore di un gregge, un leader locale, una persona che "vende" una idea del mondo: Non sono, secondo te, tutti modi per sentirsi realizzati? Come un lavoro...


Mantra:
son quelle "filastrocche" ripetute ossessivamente per raggiungere la concentrazione adatta alla meditazione. Uno stato ipnotico che si avvicina molto allo sballo da stupefacente... "il rosario" si potrebbe considerare un mantra ossessivo che porta il credente in uno stato di concentrazione tale da far credere al fedele di "parlare con dio". Naturalmente e' solo un qualcosa di non definibile che per semplificazione e (per quanto riguarda le istituzioni religiose) per interesse viene definito un incontro con dio.
Elimina la fiducia in questa teoria fantasiosa su di un ipotetico creatore del tutto e vedrai quanto poco senso ha tutto cio' visto in un ottica o divina.

mc

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