Noi siamo esseri coscienti, ma il nostro modo di ragionare sulle cose è "monco". È come se chiedessimo a una retta di diventare un cubo. La nostra mente ha un "difetto" di fabbricazione (il virgolettato sta a indicare che può darsi che tale difetto sia voluto) e a causa di ciò riusciamo a comprendere le cose sempre a metà, cioè la metà duale: prima/dopo; buono/cattivo; eterno/mortale; divino/umano.
Se riuscissimo a ragionare senza utilizzare processi duali, potremmo "evolvere" su piani di comprensione più ampi.
Credo che al momento sia difficile argomentare su dio perchè, per farlo, dovremmo prima di tutto saper concepire un approccio non duale della realtà. Purtroppo, in questo senso, un altro nostro limite è il codice linguistico che utilizziamo. Io stessa in questa frase che ho appena scritto:
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