Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Max_Piano il 8/1/2006 12:16:41
Citazione:

Per quanto riguarda la diatriba scienza-religione, ovvero sul come e sul perchè, io personalmente rifuggo da questa visione. Vedo il "come" ed il "perché" come la stessa cosa. Oppure, come qualcuno ha postato, il come è già il perché.




Aristotele, la cui scienza naturale ha dominato il pensiero dell'Occidente per duemila anni, era convinto che l'uomo potesse giungere a comprendere una realtà finale, ragionando sui « principi di per se stessi evidenti »

Per esempio: è un principio evidente che tutto l'universo ha il suo posto ben definito, da ciò si deduce che gli oggetti cadono al suolo perché ad esso appartengono; il fumo sale verso l'alto perché là è la sua sede. La scienza di Aristotele aveva lo scopo di spiegare « perché » avvengono i fatti.
La scienza moderna è nata quando Galileo cercò di investigare « come » avvengono, dando cosi origine al « metodo sperimentale », il quale oggi costituisce la base della ricerca scientifica.

Dalle scoperte di Galileo e da quelle di Newton, si è sviluppato nella generazione seguente un universo meccanico costituito da forze, pressioni, tensioni, oscillazioni ed onde. Sembrò che non esistesse alcun procedimento naturale il quale non potesse essere descritto in termini di comuni esperienze, illustrate da un modello concreto o addirittura predetto dalle straordinariamente precise leggi della meccanica enunciate da Newton.Ma prima della fine del secolo passato si presentarono con evidenza alcune deviazioni da queste leggi; e benché tali deviazioni fossero molto piccole, tuttavia esse erano di natura tanto fondamentale, che l'intero edificio dell'universo meccanico newtoniano cominciò a tentennare
[aggiungo: dimostrandosi solo una approssimazione macroscopica della realtà atomica e subatomica]


Addirittura


La sicurezza che la scienza possa spiegare « come » avvengono i fatti, cominciò a vacillare circa venti anni or sono. Al momento presente ci dobbiamo domandare se lo scienziato sia in qualche modo in vero contatto con la « realtà » e possa sperare che ciò avvenga in futuro.


Unire i due aspetti ( come e perchè ) crea solo pericolosi dogmatismi

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