Re: Il crollo della mente bicamerale

Inviato da  Santaruina il 10/1/2006 17:24:04
Non solo approssima il concetto di "voci" interiori, cosa di per se' indimostrabile. In base alle proprie convinzioni, non si sa come, e non si sa perche', le individuerebbe anche come "guide"... eddai, su!

Ciao Mc

dovresti tenere conto innanzitutto del fatto che Jaynes potrebbe essere anche un tuo buon alleato.
Secondo lui infatti il sentimento religioso attuale non sarebbe altro che una lontana eco dell’epoca arcaica, in cui l’umanità sentendo le “voci” aveva una guida sicura per il proprio comportamento, e perdendola ha dovuto sviluppare la coscienza, come dice il titolo del suo libro, per poter decidere cosa sia “giusto” o “sbagliato” partendo questa volta da una riflessione personale.

Per Jaynes queste guide sono qualcosa di molto simile agli aspetti che determinano il comportamento degli altri mammiferi, che sanno come comportarsi nella vita sociale con i propri simili senza che sia intervenuta l’esperienza ad insegnarlo loro, ma sanno cosa fare “per istinto”.

Per l’autore quindi questo “istinto”, che apparterebbe ad un fase primordiale nell’evoluzione degli animali, nei nostri avi veniva colto come “voce” che suggerisce i comportamenti, mentre non sappiamo come agisca sugli animali.

Jaynes è ateo ed anche evoluzionista, infatti crede che la nascita della coscienza personale sviluppata dagli umani sia un salto evolutivo che ci distingue dagli altri mammiferi, che si comportano in determinate situazioni come “automi” guidati da istinti primordiali, come gli eroi dell’Iliade agivano seguendo le “direttive” degli dei, senza rifletterci sopra.

Quello che ti ha tratto in inganno forse è stato il fatto che sia stato io a citarlo, ma guarda che Jaynes sta dalla tua parte…

Detto questo, la mia opinione a proposito la sai già, io credo che un Essere superiore esista veramente, e credo anche che innumerevoli sue “emanazioni” facciano parte di questo mondo, e penso che l’umanità di oggi, a differenza di quella del passato, non sia più in grado di comunicare con loro.

Le religioni per come le conosciamo sono una “degenerazione” di quel sentimento religioso arcaico ed autentico, e nella umanità attuale difficilmente possono assolvere al loro antico compito, ovvero “unire” gli uomini con Dio, da cui traggono origine.
In questo quadro, le religioni diventano essenzialmente un insieme di regole e dogmi che non vengono più compresi, mantenendo solo il loro aspetto più superficiale, che è essenzialmente quello che tu critichi.

Blessed be

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=553&post_id=6242