Re: Il crollo della mente bicamerale

Inviato da  mc il 10/1/2006 17:56:32
Non e' di per se' errato...
...ma si, ma si... ma chissa' perche' jaynes si avventura nell'affermarle VOCI GUIDA di tipo DIVINO, e non "voci alleate".



In relazione alla mia ipotesi di schizofrenia autoindotta o indottrinata, lungo il corso della appartenenza sociale ad un "sistema", gli "alleati" risultano compatibili, perche' interpretabili come personalita' multiple piu' assimilabili alla coscienza.
E fin qui, uno puo' dire... "ok, la ascolto o non l'ascolto, e poi decido!"... se questo e' accettabile, non lo e' affatto, considerare la voce interiore come DIVINA.
SUPERIORE e, quindi, incontrastabile.

Ora siccome questa figura, piano, piano, prende consistenza e forma, grazie agli input di origne dogmatica, se ci si lascia sottoporre a tale trattamenti, assume determinate caratteristiche, anche esse, indotte.

Arrivo al punto:
...io credente...
Ascolto la mia voce interna, ok.
Faccio quello che mi dice la "mia voce Interna", perche' sono convinto sia di natura divina, ok.
La mia voce interna non e' altro che la proiezione di credenze miste alla fede individuale imposta dalla religione. Essendo una personalita', vi riscontrero' delle caratteristiche particolari. Queste caratteristiche deriveranno dalle informazioni riguardanti essa stessa (nella fattispecie, dio parla per "regole", interpretabili, ma regole fisse, quindi, trattasi un comportamento strutturato).

Chi amministra e fornisce le linee guida della parte "divina", in questione, regola le risposte dell'individuo che risponde al "credo".
Piu' saro' fedele, piu' questa personalita' avra' un peso nelle decisioni (perche' piu' ampia sara' l'influenza ricevuta, e quindi piu' standardizzata nel dogma).
Liberarsi, anzi SMASCHERARE, questa parte, perche' poi di questo si tratta in fondo, affrancherebbe la personalita' indivuale, quella conscia, dai vincoli morali
imposti dall'esterno, pur mantenendo un rapporto con l'irrazionale ed il mistero.
Mistero non e' solo dio...
Perche'? Perche' non e' piu' con un dio che mi sto confrontando ma con un uomo alla pari. Cioe' una proiezione di me stesso, e di quello che sono intimamente, nella solitudine della mia mente. Riporterebbe un equilibrio interno tra le differenze (peso decisionale... siete piu' razionali o piu' intuitivi?) tra "personalita' multiple" ...

Sbagliare e accettarne le conseguenze e' molto piu' difficile, soprattutto quando i conflitti di cui accennavo prima, creano complesse risposte di rifiuto della realta' originate dai vari rimandi tra parte incoscia e parte conscia.
Anche derivanti dall'impossibilita', di fondo, probabilmente, di capire la fede e i suoi misteri.




Citazione:
Quello che ti ha tratto in inganno forse č stato il fatto che sia stato io a citarlo, ma guarda che Jaynes sta dalla tua parte…


Ah ... non credo proprio. O hai frainteso lui, o hai frainteso me (....o ho sbagliato la citazione... ... in attesa di capirlo, continuo...).

La differenza sta nel fatto che codesto ha una coscienza da credente (se e' ateo ragiona come un credente), e usa il dogma per descrivere i suoi inutili studi... (dal punto di vista umano).
Anzi, fa di peggio, reinterpreta secondo questo assurdo punto di vista (quello del divino), delle teorie che trattano e studiano le varie zone del cervello, stravolgendole secondo i suoi intenti.
CHE SONO DIAMETRALMENTE OPPOSTI AI MIEI.

Vabbe', almeno fai finta di leggerli i miei post, santa.
Io, i tuoi li leggo.
...e mi ci incazzo...

mc(ncazzo)
eheheh


Matelda:
metafora non e' esempietto. Non serve a capire.

Non sempre.
Ma anche si. Quindi, non capisco la puntualizzazione.
Stesso vale per la bidirezionalita' del senso della metafora (da dio per la massa, dalla massa per dio). Per me e per il discorso che ho impostato, non posso e non voglio prevedere due direzioni. Perche' l'origine e' sempre il cervello, quindi, fondamentalmente la stessa sorgente.


mc


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