Re: La seconda venuta di Gesù Cristo

Inviato da  benitoche il 2/2/2011 12:59:04
Citazione:

cagliostro ha scritto:
Leggiamo cosa aveva da dire Rudolf Steiner sulla morte seconda e sulla morte prima.

Osserviamo questo "semplice" schema, dal quale si intuisce la "leggerezza" della faccenda.
http://img12.imageshack.us/img12/1763/img0006ew.jpg


Re: Il Cristianesimo tra Legge, Karma, Reincarnazione
Flaviodagate il Dom Ott 03, 2010 11:34 pm

.Punto 2. Concetto cristiano di reincarnazione e sua diversità da quelli soliti. Cristo ha "preso su di sé i nostri peccati" non materialisticamente, ma come "Signore del Karma"

Visione escatologica della reincarnazione

Il Cristo dunque parla di reincarnazione: ma attenzione, nel messaggio del Cristo le reincarnazioni non sono illimitate bensì limitate dal Giudizio. Rudolf Steiner parla di questa presenza del Giudizio finale nelle conferenze sull'Apocalisse di Giovanni. La ciclicità è una parte dell'escatologia universale: Le reincarnazioni stanno al Giudizio nel Piano di Dio come il giro della Terra su se stessa sta al suo girare intorno al Sole.

Del Giudizio finale. Dei quattro Giudizi e delle tre Terre future

Il Giudizio ci sarà. Esso avverrà quando non ci sarà più una sola anima che non sia o definitivamente meritevole della Ricompensa suprema, o definitivamente destinata alla Condanna suprema.
Chi merita la Ricompensa suprema? Chi estingue ogni egoismo (Matteo 16:24, segg.) e ricevendo la Forza di Dio rivive su di sé la Passione del Cristo ("Voi certo berrete il Mio calice", Matteo, 20:25), unendosi infine al sentire di tutte le altre anime in una partecipazione totale. Costui è libero dall’egoismo. Chi ci riuscirà prima del Giudizio, camminerà ancora in mezzo ad altri bisognosi d'aiuto, ma in libertà non in costrizione: e senza perdersi nemmeno una delizia del Paradiso, da allora in poi. A quel Livello non pesa, perché in un certo senso si lavora e contemporaneamente si sta in un'interminabile vacanza. Ci si muoverà in diversi corpi, non solo in uno solo: corpi che vivono sulla Terra e corpi in Cielo, di materia i primi, di Luce phantomica i secondi.
Chi merita la Condanna suprema? Chi cedendo vita dopo vita alle tentazioni sempre più grandi del Massimo Ostacolatore, l'Anticristo (che non è Arimane, né Lucifero, bensì un Terzo vero e proprio), avrà seguito la Via Nera fino alla sua culminazione che consiste nel rifiutare di prendere su di sé quella parte di dolore personalmente e indirettamente inflitta al Cristo durante la Sua Passione, scaricando su un altro quella nostra parte di dolore. Costui non appartiene più al Cristo ma all'Anticristo, quindi dalla fine della Terra in poi, dopo il Giudizio, l'Anticristo disporrà di lui come vorrà, cioè godendo del loro dolore, accendendo ogni genere di dolore e situazione torturante nei loro astrali, un dolore non legato a una dinamica catartica perché ci si è tagliati fuori dalla possibilità di reincarnarsi, e dal quale sarà impossibile ricavare piacere perché il Cristo non vorrà (i malvagi sadici e masochisti sono avvisati). Dio è il signore di ogni anima: sta a lui permettere all'anima di sentire piacere nel dolore, ai fini della tentazione anticristica terrena, o no.
L’Anticristo stesso soffrirà tormenti infernali da parte di Dio, ma in quel tormento intollerabile e per nulla piacevole gli sarà concesso di suscitare ogni genere di tormento nelle anime dei “suoi”.

L'evoluzione allora continuerà, nel senso che toccherà agli attuali animali essere uomini fino al loro Giudizio, poi toccherà alle attuali piante e ancora dopo agli attuali minerali (Romani 8:21; Matteo 3:9). Ci saranno quindi ancora tre Terre e quattro Giudizi prima della fine della Creazione. Allora il Cristo deciderà cosa fare dell'Anticristo e di chi gli appartiene. Nel frattempo, tutti quelli che ad ogni Giudizio cadranno nell'Abisso rimarranno lì nelle mani del Terzo Ostacolatore, senza possibilità di partecipare al ciclo successivo: e ogni ciclo dura milioni di anni solari.

Della formazione del karma attraverso la vicenda delle vite terrene e delle pause celesti

Inferno

Prima del Giudizio, dopo ogni morte c'è un "Inferno" transitorio. Non è esattamente un Purgatorio (quello viene dopo) perché in esso l’anima ha la sensazione di essere perduta per sempre: anche se poi la situazione cambia. Steiner lo chiama Kamaloka, "luogo delle brame", La Bibbia lo chiama Gheenna. E' per quelli che sono morti portandosi dietro desideri che possono essere soddisfatti solo sulla Terra. Costoro desiderano a tal punto di soddisfare tali desideri che il desiderio ne avviluppa le anime in un vero e proprio fuoco spirituale che le brucia vive fino a estinzione del desiderio (cfr. Rudolf Steiner, La Scienza Occulta, cap.III, Sonno e Morte). In genere ci vogliono anni, alcune volte persino decenni per le anime più ostinate.
La sensazione che provano queste anime è quindi spaventevole, immerse in quel rogo (per loro intenso come fuoco fisico, anzi, di più). In quello stato di dolore intensissimo e continuo la sensazione del tempo di dilata all’infinito, dando la sensazione di essere in uno stato di totale perdizione e di non poterne uscire mai più. Un Inferno per l’appunto, anche se temporaneo (dura però anni).
Il dolore emesso dall'impossibilità di esaudire i desideri che causano quel rogo attira poi la presenza di entità orribili, i cosiddetti "demoni", tanto brutti da essere "dolorosi alla vista spirituale" dice Steiner. Siffatti esseri si nutrono del dolore e della paura di quelle anime come lupi affamati che si nutrono di un animale ferito avventandosi su di lui come un formicaio inferocito.
In genere questo inferno dura un terzo della vita terrena trascorsa, quindi anche una ventina o una trentina d'anni, come un ergastolo: un ergastolo infernale del quale non si sente affatto l’entità purgatoriale, perché non si ha il tempo di essere lucidi in tutto quel dolore e orrore. E' la Gheenna del Vangelo, il luogo dove si brucia l'immondizia animica accumulata in vita prima di incamminarsi verso una pausa celeste e una successiva nuova esperienza terrena.
Quindi chiunque non si comporta come dice il Vangelo e la Bibbia dopo la morte si fa di solito trent'anni (o venti) in quel modo: e non si scampa, perché è una cosa transitoria quindi non c'è nulla che motivi il Divino a risparmiarlo a chi se l'è meritato. Quella Gheenna è reale.

Purgatorio

Quando l'anima disincarnata capisce che è inutile desiderare cose terrene cambia condizione: passa per espiazioni molto meno severe (Purgatorio) riferite alle sue brame materiali più delicate (ad esempio, il desiderio di vedere bei paesaggi naturali fisici). Steiner espone questo aspetto in Teosofia-Introduzione alla conoscenza del mondo e del destino umano, in merito al "mondo animico".

Paradiso ed Empireo: ascesa e discesa, la Scala di Giacobbe

Poi dopo di questo, viene elevata di Cielo in Cielo, di Sfera planetaria in Sfera planetaria. L’anima vede allora che le Sfere sono distinte dalle orbite dei pianeti corrispondenti: questi girano intorno al Sole, Terra compresa, quelle sono tutte concentriche intorno alla Terra, compresa quella Solare, in gusci via via sempre più grandi, nell’ordine: Luna, Venere (che l’esoterismo chiama Mercurio), Mercurio (che l’esoterismo chiama Venere), Sole, Marte, Giove, Saturno, e la Sfera Zodiacale (cfr. Rudolf Steiner in Gerarchie Spirituali e loro riflesso nel mondo fisico). Gli altri pianeti non appartengono al nostro ordine cosmico, infatti non sono mai stati avvistati prima di due secoli fa, probabile segno che prima non c’erano. Hanno la loro funzione, ma non compete a noi saperla.
Oltre la Sfera Zodiacale si estende spiritualmente l'Empireo, il sommo Livello di Dio e dei futuri Spiriti della Libertà e dell'Amore, il Mondo che è oltre la Soglia custodita dal Grande Guardiano. Si può dire che quello, più che un mondo spaziale, è "situazionale": è una varietà multiforme di spazi multiformi e metamorfici che si compenetrano l'un l'altro e si trasformano secondo la volontà del Cristo in linea con chi li vive come esperienza sensoria sublime, recante ogni perfezione e assolutezza, che il Cristo accende nell'anima che l'ha meritata. In realtà ciò che è oltre la Sfera Zodiacale è Dio, e Dio in sé fa vivere alla anime che a Lui ascendono tutte le meraviglie possibili in tutti i modi a Lui possibili a seconda di come Lui vuole volta per volta, per sempre.
I Sette Cieli e il resto del Cosmo fino alla Sfera Zodiacale nel loro aspetto spirituale sono il Paradiso Celeste. Anch’esso è temporaneo. In genere dura oltre mille anni, ma l'anima ne è cosciente solo per qualche secolo prima che perda coscienza di sé ascendendo ai Cieli più alti, da Marte in su, perché bisogna conquistarsi in terra il diritto di rimanere desti in quei Cieli. In ogni Cielo ella incontra (in stato di coscienza o d’incoscienza) le Potenze che sulla base dei dati offerti dalla traccia lasciata in lei dalle sue azioni della vita precedente, costruiranno le parti del corpo che userà nella nuova vita, nonché gli eventi in cui si troverà quel corpo. Nei Cieli più bassi incontra anche i cari defunti e le anime di coloro con i quali stringerà nuovi legami nella vita successiva. In genere gli ex-parenti decidono di rinascere come amici, e gli amici decidono di rinascere come parenti l’uno dell’altro (questa cosa l'ho appresa oralmente).
Quello è il Mondo Celeste: ma non è nulla in confronto al Livello Sommo (l’Empireo, oltre la Sfera Zodiacale), verso il quale l'anima corre e che si scoprirà impossibilitata a raggiungere a causa del male fatto in vita: da ciò supplicherà di tornare sulla Terra per estinguere su di sé quel male. Allora finché rimane cosciente contratterà con le Potenze tutto ciò che gli serve per estinguere quel male, poi discende finché non riprende coscienza, e poi ancora giù fino al cielo della Luna, finché non si reincarna.
L'intero processo, tra ascensione e discensione (la Scala di Giacobbe) dura diversi secoli. Ella è libera di stare lì quanto vuole, ma l'anima dopo un po' si "stufa" perché non vive di vera felicità, perché solo al Livello Sommo dell’Empireo Dio fa vivere la vera felicità perfetta, quindi cerca di reincarnarsi il prima possibile. Ella spera così che nella vita che vivrà risolverà tutti i debiti per poi salire all’Empireo: salvo il caso di eventuali nuovi debiti contratti a causa del suo arbitrio. Così va avanti la vicenda, fino alla situazione di “saturazione” definitiva che darà il via al Giudizio.

Il Giudizio è dunque il termine delle reincarnazioni. Le reincarnazioni ci sono, ma avranno fine: quindi hanno avuto anche un inizio. Così come esse termineranno, così sono iniziate: non ci si reincarna da sempre, né ci si reincarnerà per sempre.

Senza l'Evento del Golgotha non avremmo potuto continuare a reincarnarci

Anzi, non avremmo potuto neanche continuare a reincarnarci se il Cristo non avesse preso su di sé le conseguenze collettive delle nostre malefatte: i peccati del “mondo” (non dei singoli quindi) che l’Agnello di Dio veniva a togliere secondo lo sguardo divino dell’Entità che si nascondeva dietro le spoglie del Battista. Se il Cristo non l'avesse fatto (e si tratta di un dolore molto maggiore a quello dei singoli debiti karmici individuali messi insieme) saremmo andati incontro ad una specie di morte animica eterna e irreversibile, e già da tempo saremmo in tal senso morti per sempre, se Lui non ci avesse salvati da quella terribile fine. Steiner ne parla in Cristo e l'anima umana: le nostre malefatte avevano prodotto conseguenze spirituali che avevano saturato l'atmosfera spirituale della Terra di tanta di quella energia demoniaca da far vivere ogni anima dopo la morte in una specie di tenebra spirituale desolata e impenetrabile, non evadibile, animicamente irrespirabile, che avrebbe spiritualmente ucciso le anime raggiunto il culmine di concentrazione.
Il Cristo ha preso su di sé il dolore necessario a estinguere quella tenebra spirituale planetaria e da allora siamo stati salvati, nel senso che l'anima può avere il giusto tragitto dopo la morte e la giusta pausa celeste prima di tornare sulla Terra a rimediare ai suo singolo debito karmico. Non fosse stato per Lui a quest'ora non esisteremmo più. Egli ha tolto i peccati "del mondo", non dei singoli. Ha preso su di sé quel che non potevamo soffrire, lasciandoci quel che secondo Lui possiamo estinguere. In ciò la sua Giustizia.

Il Cristo come Signore del Karma: Legge del Karma e Amore del Cristo

Il Cristo "ha preso su di sé i nostri peccati" non nel senso che si è caricato materialisticamente dei nostri peccati individuali, ma nel senso che ha preso su di sé l'amministrazione direttrice dei debiti karmici individuali, affinchè seguano una direzione privilegiata di estinzione e non di peggioramento.
Prima di lui i karma negativi non facevano che peggiorare di vita in vita: La Legge del Karma, o Legge del Taglione (applicabile solo da Dio, mai dall'uomo, neanche da quelli che Lo rappresentano), era diventata una ruota che schiacciava tutti ad ogni giro. Dopo il Suo Sacrificio, un Amore superiore ha portato tutti in cima alla ruota della Legge, così che ne siano trasportati e non schiacciati. In questo senso Paolo dice che la Legge è stata superata dall'Amore: la Legge del Karma è stata superata dall'Amore del Cristo (cfr. Massimo Scaligero, Manuale Pratico della Meditazione, ed. Tilopa, Roma, paragrafo "Karma").
Il Cristo ha dunque preso su di Sé i nostri peccati nel senso che dopo il Mistero del Golgotha è divenuto il Signore del Karma, come disse di lui Christian Rosenkreutz.
Allora vale esattamente quello che dice Paolo: il Cristo ha compiuto per tutti l'atto della salvezza ma spetta ad ognuno rendere la salvezza efficace, accettando il Cristo e dandosi a comportamenti che scaturiscano dalla conoscenza più completa dell'Entità del Cristo e del Suo progetto.

Gli uomini non devono diventare dei Buddha, ma degli Spiriti della Libertà e dell'Amore

In tal senso il concetto cristiano di reincarnazione è superiore anche al concetto che ne ha il buddhismo perché il buddhismo implica che l'uomo possa realizzare la perfezione senza aiuti esterni. In realtà questo fu possibile prima del Cristo solo per esseri come il Buddha, che non erano esattamente umani ma Entità delle Gerarchie che hanno fatto l'esperienza umana per aiutare gli uomini a smorzare l'azione di Lucifero nel tempo in cui il Cristo non poteva ancora incarnarsi. Steiner ne parla nelle conferenze sui Bodhisattva, ad esempio La Saggezza dei Rosacroce, o anche in Gerarchie Spirituali.
In realtà "Buddha" è un titolo riservato non a un uomo ma a un'Entità delle Gerarchie che conclude il compito che Dio gli aveva affidato verso gli uomini e quindi torna nel suo cerchio gerarchico senza più ritornare, arricchito di forze umane di cui potranno giovare tutti gli altri esseri della sua Gerarchia il giorno in cui tutte le Gerarchie saranno chiamate ad essere elevate nell’Empireo dell’Uomo.
Gli uomini non possono diventare dei Buddha, non devono: infatti non devono separarsi dagli altri uomini, ma anzi unirsi tanto all’anima di ognuno da sentire ognuno reciprocamente tutto quello che sentono tutti gli altri, contemporaneamente e in ogni istante: quello è l'annientamento di ogni egoismo e fa meritare di essere elevati nel Paradiso supremo, l'Empireo, e di viverne tutte le delizie. Permette anche contemporaneamente di continuare ad aiutare gli altri sulla Terra, muovendo corpi terreni come propri (senza con ciò perdere neanche una delle delizie del Paradiso, muovendo diversi corpi paradisiaci come propri, non infiniti ma tutti quelli che il Cristo reputerà giusti) perché come dice il Cristo "la messe è molta ma gli operai sono pochi".
I Buddha erano Dei delle Schiere celesti che servivano a "tamponare" l'influenza di Lucifero sull'uomo nel tempo in cui il Cristo non poteva ancora sorgere per loro: ma senza il Cristo l'umanità oggi non esisterebbe più. I comuni esseri umani non avrebbero mai potuto continuare a reincarnarsi senza la salvezza da morte certa apportata a tutti dal Cristo.
Così il concetto cristiano di reincarnazione supera quello buddhista.

Il concetto cristiano di reincarnazione è parimenti superiore anche a quello orfico-platonico-indoeuropeo per il fatto che quest'ultimo è solo una serie di immagini simboliche oniriche, l'altro è invece la messa a nudo della verità celata dietro a quelle immagini.
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Citazione:


Anche chi ritenesse quelle di Steiner un mucchio di fesserie dovrebbe ammettere che se non altro queste fesserie Steiner, a differenza di lor signori, le inventava proprio bene, dimostrando se non altro una fantasia fervida, unica nel suo genere, a differenza di lor signori, che non incanterebbero un bambino dell'asilo.


hahah,anch'io utilizzo spesso questa logica,m non ha molta presa

Citazione:
Ora veniamo al dunque della morte prima e della morte seconda.


Re: Il Cristianesimo tra Legge, Karma, Reincarnazione
Flaviodagate il Lun Gen 31, 2011 3:18 pm


nel Nuovo Testamento sono presenti tre verbi, tutti e tre tradotti erroneamente a torto (forse dai tempi di Girolamo) con "resurrezione".
Eigheiero: risveglio dai morti. Corrisponde all'acquisizione permanente della visione spirituale e del Pensiero di Vita-Luce. I "morti" sono quelli che non hanno sviluppato il tessuto eterico-cristico della Vita cosmica.
Apokatastasis: reintegrazione. Il significato giuridico del termine ("riappropriazione di un qualcosa di proprio") suggerisce il concetto di "reincarnazione".
Anastasis: Resurrezione. L'apice dell'Iniziazione cristiana, il Settimo Gradino.

Giovanni parla di Prima Morte e Seconda Morte: la prima avverrà nell'ultima vita concessaci, la seconda dopo quella prima.
Quando Paolo dice: "Si vive una sola volta", intende che non si può vivere due volte una stessa reincarnazione..
Flaviodagate






Citazione:

Esistono davvero esseri umani che rimarranno indietro nell'evoluzione ? E chi sarebbero ? E quando accadrebbe questo ?

Secondo Rudolf Steiner, gli unici a subire questa sorta di destino cosmico in un periodo temporalmente incollocabile dalla nostra mente umana a causa dell'entità siderale della tempistica, saranno coloro che lui definisce maghi neri, mentre tutti gli altri esseri umani, nonostante tutto, seguiranno il loro percorso evolutivo, ecco un breve accenno alla magia nera cui seguiranno le argomentazioni sulla morte prima e seconda (vi ho sottolineata le parti principali):


Vero,come sopra,quoto

Citazione:
Scusa Calvero, tu che sei addentro a tali questioni, pensi che la pubblicazione di questi frammenti di conferenze steineriane possano violare il copyright ? Sarebbe meglio che le rimuovessi ?


Steiner non voleva diritti di copyright
Quindi che ti frega?
ahahahaha

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