Re: cos'è la legge?

Inviato da  Nero il 27/1/2006 2:23:21
A proposito delle leggi, scritte o meno, si devono distinguere le c.d. leggi morali dalle consuetudini.

La morale, come tale, non può esser da sola in grado di garantire la convivenza.
Primo, perché è personale e spesso differente tra individui; secondo, perché le norme morali non contemplano tutte le fattispecie che si manifestano nella vita sociale.
Va da sé che una società dallo spiccato senso morale, avrà forse una differente legislazione e sarà, soprattutto, più ligia nell'interpretare e nell'adempiere la normativa.

Differenti sono le norme consuetudinarie, ossia non dettate da una legge normativa, ma seguite spontaneamente da una comunità e cristallizzate nella prassi.

La legislazione giuridica è invasiva in una società complessa come la nostra, e certamente notiamo una eccessiva produzione di norme che può giustamente esser interpretata come un sintomo di decadenza o di imbarbarimento.
Ciò nonostante, non si potrebbe convivere senza le norme legali (scritte o consuetudinarie).
Pensate solo, a titolo d'esempio, a banalità quotidiane come gli stop, i semafori e la segnaletica stradale: sono tutte norme di legge.
Pensate al diritto successorio e a quale regola morale potreste applicare per risolvere le complicate problematiche ereditarie. Gli esempi potrebbero continuare.
Il vero problema è il diritto positivo che, mediando fra opposti interessi, spesso nasce tecnicamente compromesso e si deve ricorrere all'interpretazione giurisprudenziale per poterlo applicare.

Per avere meno leggi occorrono abilissimi (in senso tecnico) legislatori.
Non penso che la nostra situazione politica permetta l'emergere di tali fuoriclasse.
Non farebbe comodo a nessuno degli schieramenti.

Valete

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