Re: cos'è la legge?

Inviato da  Santaruina il 27/1/2006 18:03:15

Ma spesso è proprio la morale individuale che si trova in contrasto con le leggi positive di uno Stato.

O meglio, è proprio la morale positiva di uno stato che si trova in contrasto con la legge morale individuale.

Socrate ad esempio vi si sottomise, Antigone no, entrambi pagarono, entrambi agirono in nome di un ideale superiore.

Il vero punto da chiarire è quello a cui tu accenni:
Ora, o la morale è elastica, e si adegua a tutti i limiti imposti dalla legge, oppure ha un suo limite e si adegua solo a quello. In questo secondo caso, i problemi nascerebbero se il limite di velocità morale di qualcuno fosse di molto superiore a quello imposto dal codice della strada.

Se questa ancora vaga “legge morale” è strettamente personale, la sua autorevolezza passa in secondo piano.
Quindi bisogna chiedersi: esiste, o può esistere, una Legge Morale universale?
Il concetto di “bene” assoluto, non individuale.

Io penso di sì, il problema è definire in cosa questo consista.

Ma anche evitando di affrontare questo tema apparentemente insondabile, con quale “diritto” una entità “profana” quale lo stato acquisirebbe il diritto di proclamare la “rettitudine” attraverso le sue leggi?

Come dice Antigone in faccia al tiranno Creonte:

«Neppure pensavo i tuoi decreti avere tanta forza che tu uomo potessi calpestare le leggi degli dèi, quelle leggi non scritte e indistruttibili.
Non soltanto da oggi né da ieri, ma da sempre esse vivono, da sempre: nessuno sa da quando sono apparse».


In nome di quale “autorità” i governanti decretano cosa sia giusto e cosa sbagliato per i loro simili?
In nome della convivenza civile?
Per proteggere i loro sudditi?

E’ palese il fatto che le leggi, le costituzioni, altro non sono che strumenti attraverso cui esigue minoranze riescono ad imbrigliare le maggioranze.

Nel periodo “storico” a noi noto è sempre stato così, ed ora lo è più che mai.

La tregua di Natale del 1914 citata da Ashoka, episodio meraviglioso, episodio “umano” e per questo incredibile (giusto per ricordarci il grado di decadenza in cui ci muoviamo, in cui il comportamento “umano” sbalordisce), rappresenta quello che i sassoni chiamano “a moment of clarity”, un attimo di lucidità, in cui degli esseri umani dimentichi per un momento dell’indottrinamento subito dai loro padroni si rendono conto che si trovano di fronte ad altri uomini, e per poco riescono ad ascoltare la loro “Legge” interiore, che ricorda loro l’assurdità di uccidere degli esseri umani come loro, simili a loro, schiavi come loro di un potere superiore e di una legge iniqua.

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Fare del male ad altri, nuocere a se stesso e agli altri è male, senza giri di parole, senza giustificazioni.
e chiunque si interroghi e cerchi in profondità credo che giunga alle stesse conclusioni...la legge morale è molteplice ma unica...

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Blessed be

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