Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Inenascio il 2/8/2011 2:04:14
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sever ha scritto:
Chi si trova in alto mare, specie quando c’è tempesta, ha bisogno di un faro sicuro per non smarrirsi e, quindi, perire. I Libri Sacri, quindi la Bibbia, sono quel faro, checché se ne dica.
Ciò che mina la credibilità della Bibbia sono le varie interpretazioni che se ne danno. I dogmi, però, non sono la Verità, sono semplicemente opinioni che distorcono il vero senso del Messaggio. Quello della Bibbia, del Corano e altri, sono di ordne spirituale: ciò viene dimostrato dalla babele di interpretazioni e, quindi, di sette religiose. Si crede di tutto e il contrario di tutto. Solo un esempio. I Testimoni di Geova, al contrario degli altri cristiani, non credono nella sopravvivenza dello spirito. E citano come prova alcuni passi dell’Ecclesiaste che vengono interpretati nella maniera opposta dagli altri. Ed è lo stesso Libro! Eppure Gesù, che assicurava di essere la Verità incarnata, parla della sopravvivenza dello spirito nella parabola di Lazzaro e del ricco Epulone. Eppure loro non credono a quanto asserisce il Signore, il quale non poteva insegnare o trarre in inganno con falsi esempi i suoi discepoli o gli ascoltatori.
Swedenborg, nel suo libro “Cielo e inferno” ediz. Mediterranee, lo dimostra chiaramente, per chi non vuole trincerarsi dietro ai pregiudizi. Dietro le parole scritte c’è una corrispondenza spirituale che è andata perduta per gli uomini moderni. Un altro libro, “Gli Eretici” edito dalla “Fermenti” di Roma, da me letto da poco, tenta di dimostrare che sono possibili altre interpretazioni, più soddisfacenti per la ragione e intelligenza umane, dei passi che sono stati dogmatizzati. I dogmi cattolici e di altre confessioni ridicolizzano il Messaggio biblico, quindi dei Vangeli, anzi lo annullano completamente. Impediscono all’uomo di comprendere quanto Dio Padre vuole farci capire. Ciò è fatto volutamente, proprio per impedire all’umanità di comprendere la Verità, perché questa rende liberi. Ma i potenti vogliono solo schiavi, di qualunque tipo.
Il linguaggio crudo del Vecchio Testamento vuole solo mettere in evidenza che l’uomo raccoglie ciò che ha seminato. Dio si serve dei profeti e di quel duro linguaggio per far comprendere che, finito il tempo della pazienza e della misericordia, dell’attesa della resipiscenza, scatta la Giustizia che diviene inesorabile, proprio perché l’uomo ha voluto rimanere sordo alle esortazioni al ravvedimento. L’uomo diviene causa del suo male, perché possiede il libero arbitrio.
Dio è Amore e questo amore si manifesta proprio con i suoi continui richiami al ravvedimento. Dio, però, è anche rispettoso del libero arbitrio dei suoi figli e li lascia liberi di scegliere. Le conseguenze delle nostre azioni ricadono sempre su noi stessi, sia le buone sia le cattive.
Non è mai troppo tardi! I Niniviti, al contrario dei Sodomiti, si pentirono alla predicazione di Giona e si salvarono. Salve a tutti.
Era da un po’ che non intervenivo. Spero di non disturbare.

Condivido in toto, senza riserve.
Qui ci metto la firma con SEVER, vedo espresso bene quanto io, da immenso ignorante nelle interpretazioni delle Sacre scritture, non avrei potuto e saputo scrivere.
Un solo mestiere che non avrei mai potuto fare, dopo il medico (per svenire alla vista del sangue) è il predicatore, attinente alla Religione.

Sto qui unicamente per discutere il FATTO GIURIDICO attinente al Diritto, degli ultimi 17 anni della mia vita (iniziata nell'anno 1939), perché chiama in causa tutto il mio prossimo, che amo più di me stesso.
Si tratta di DIMOSTRARE la Realtà o Verità di DIO (oggetto della Metafisica), inaccessibile a qualsiasi Religione, Filosofia o Scienza.
A me, pazzo (= oltre la comune ragione), 3 volte stupido e debole, DIO è divenuto accessibile. Tanto, che vivo da Dio dal 01/11/2003.
Trattasi di un ESSERE immensamente superiore a qualsiasi Dio, e quindi anche al Dio cristiano, come viene predicato.
Sia chiaro però: rappresento un solo atomo dell'infinito divino, con tutti gli attributi, eccetto la ONNISCIENZA. Al posto della quale, posseggo, fortunatamente, la ONNIGNORANZA (La dotta ignoranza del Cusano).

Felice di conoscerti SEVER, bentornato, altro che disturbare!

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