Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  sever il 29/8/2011 15:21:39
LEGGE DEL TAGLIONE
Occhio per occhio, dente per dente

Questa legge, secondo espressa volontà di Dio, il quale è anche giustizia, doveva essere applicata con la massima equità e con il massimo rigore. Bisognava rendere ad ognuno secondo le proprie azioni. Tant’è vero che Dio raccomandava ai giudici e, quindi, agli esecutori delle sentenze, di non tremare, di non vacillare, di non titubare.

I giudici umani erano, in sostanza, ministri di Dio, perché amministratori della sua Legge, quindi erano rappresentanti di Dio in terra. I giudici, in pratica, sostituivano Dio, come l’angelo che precedeva gli Ebrei verso la terra promessa. Quindi, sia i giudici sia l’angelo, erano personificazioni di Dio.

Fino a quando costoro, sia i giudici sia l’angelo, conservavano le loro prerogative, i loro poteri? Evidentemente fino a quando restavano fedeli a Dio, alla Legge. Al primo sgarro, alla prima infedeltà, venivano esautorati.

Cosa succedeva? Se uno aveva tagliato il dito al proprio simile, veniva condannato al taglio del suo dito. Il colpevole sapeva perché, i suoi congiunti sapevano perché, la comunità sapeva perché. Se uno aveva cavato un occhio al proprio simile, veniva condannato alla medesima pena: gli veniva cavato l’occhio. Il colpevole sapeva perché, i suoi congiunti sapevano perché, la comunità sapeva perché. Chi uccideva il suo simile veniva condannato a morte: il colpevole sapeva perché, i suoi congiunti anche e la comunità pure.

Nessuno, insomma, aveva da recriminare, nessuno di che lamentarsi, nessuno aveva da maledire nessuno, perché tutti sapevano, conoscevano la causa, il motivo della condanna.

Il tempo passò, i giudici si corruppero -i motivi possono essere tanti- e, sovvertendo il diritto, arrivarono a condannare gli innocenti invece dei colpevoli. Terribile potere nelle loro mani. E’ la solita storia. Corsi e ricorsi storici.

Gesù venne e, tra le altre cose che fece, ci fu l’abolizione della legge del taglione. La non condanna alla lapidazione dell’adultera colta in flagranza di reato ne è la prova. Ma che fosse venuto anche ad abolire il diritto alla vendetta viene dimostrato quando esortava a porgere l’altra guancia, a dare anche la tunica a chi voleva prendere il mantello ecc.

La corruzione dei giudici e, quindi, lo stravolgimento delle leggi che dovevano garantire il vivere civile, la giustizia sociale, la tranquillità, la pace, la sicurezza di ogni cittadino, furono le cause che indussero Dio a togliere ai giudici, ormai indegni di rappresentarlo, il potere di applicare la legge del taglione.

I credenti in Gesù non potevano più applicare tale legge. Tant’è vero che viene raccomandato spesso di non vendicarsi, ma di lasciare a Dio la prerogativa di rendere a ciascuno secondo le proprie opere, azioni. Si evince, quindi, che cessa per l’uomo il potere dell’applicazione della legge del taglione, ma si evince, altresì, che Dio si è riservato il diritto di applicarla. Dio, giustizia perfetta, è il solo che può farlo, dato il degrado morale imperante.

Comunque, quale conseguenza ha avuto l’abrogazione delle legge del taglione sul piano umano? Continua…

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