Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Notturno il 30/8/2011 10:12:53
(Detto per inciso, se la chiamassimo "Legge del TALIONE" eviteremmo un errore fin troppo diffuso.)

Concordo con RedPill.

La Religione si fonda sul terrore ed è anche normale che sia così.

Qualsiasi apparato normativo fa lo stesso: uno Stato emana leggi e subito emana le punizioni per chi le vìola, così come un regolamento condominiale o un regolamento di un forum.

Lo stesso fa la Chiesa e la Religione, in generale.

Il messaggio di amore è solo una parte del messaggio religioso.

Importante, si, ma non esaurisce in sé tutto.

La cosa che proprio non capisco è questa: se io nutro una Fede (come tale irrazionale e senza prove) in un Dio o in generale in Qualcosa..... perché mi sento in diritto di imporre (non solo la Fede stessa, ma proprio) le MIE REGOLE a chi non crede?

Esempio: "Non nominare il nome di Dio invano".

E' una TUA legge (tu = credente).

Perché devo uniformarmici IO che non ci credo?

Una legge ha senso quando si fonda su elementi certi o, perlomeno, su elementi COMUNI E CONDIVISI.

Sicché, ha senso un apparato di questo tipo quando la totalità dei consociati vi si ispira (es: piccoli centri con il 100% di credenti).

Ma uno stato o, comunque, una comunità complessa come quelle in cui viviamo non può e non dovrebbe porre a fondamento di una propria legge qualcosa di non condiviso.

Il valore della vita umana è un valore condiviso al 100%, nel senso che ciascuno di noi (salve le solite eccezioni) tiene la vita (in generale, ma soprattutto la PROPRIA VITA) in gran conto.

Quindi una legge che colpisca l'omicidio ha un fondamento corretto e logico.

Ma una legge che punisce la bestemmia che senso ha?

Di fatto io che non credo in Dio già bestemmio per quel che penso, per il solo non credere!

Ma se dico "porco qui" o "porco li" ecco che scatta la sanzione.

Di fatto, questa legge non punisce la bestemmia in sé, ma il fastidio che essa provoca in chi crede.

Tant'è che la sanzione è quasi simbolica.

Più che altro è una norma di galateo rafforzata.

Vorrei che i credenti avessero lo stesso garbo anche verso chi non crede.

EDIT: dire che l'unica legge del cristianesimo è "amare il prossimo COME TE STESSO" è un pelino manchevole.

In effetti, quella è la PRIMA LEGGE (come quelle della Robotica, di asimoviana memoria), ma esiste una LEGGE ZERO, che viene prima di tutte le altre: "Ama Dio PIU' DI TE STESSO".

La prova? Sparsa ovunque nel vecchio e nel nuovo testamento.

Abramo che si dispone a sacrificare il proprio unico figlio maschio (avuto in tarda età, quando più lo desiderava e quasi non ci sperava) in olocausto a Dio.

I dieci comandamenti, in pole position, hanno il richiamo a Dio, poi al rito e gli altri otto si riassumono in ama il tuo prossimo come te stesso.

Amare il prossimo è un msg splendido.

Ma è profondamente "viziato" dalla Legge Zero.

Chiunque può pensare che, visto che il Massimo Valore è Dio, allora un uomo gli si può ben sacrificare.

Ed è esattamente quello che si pensa nelle guerre di religione.

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