Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Polipol il 2/2/2012 16:00:52
Citazione:

Giano ha scritto:
@Polipol
Ciao, se ce l’hai a disposizione, puoi postare un link? Grazie.

Ciao Giano, ho googolato un po'.
Lo studio in questione si chiama "Qumran le rovine della luna. Il monastero e gli esseni, una certezza o un'ipotesi?"
cmq, per farsi un'idea qui un commento
e qui un altro più approssimativo e sensazionalistico diciamo.

Ho trovato anche un estratto dal libro:

"In Qumran si riscontrano infatti chiare tracce di una produzione industriale di beni di consumo, così come di manufatti destinati al commercio, che testimoniano come gli abitanti di Qumran non siano stati membri di un gruppo dalle tendenze eremitiche, ma abbiano trattenuto rapporti commerciali con il mondo esterno. Inoltre mancano indizi definitivi e assoluti di una condotta di vita ascetica da parte degli abitanti dell’insediamento. Reperti che testimoniano un certo grado di benessere sono decisamente in contraddizione con l’immagine della comunità pseudo-monastica dedita all’attività di copiatura dei manoscritti che de Vaux aveva così coloritamente presentato. Oltre a questi argomenti può essere compilata una lunga lista di osservazioni che contrastano decisamente con l’impostazione dell’ipotesi standard.
Nessuno dei testi ritrovati nelle grotte del Mar Morto può essere messo in relazione diretta con l’insediamento di Qumran.
Il nome dell’insediamento dove gli scritti sarebbero stati composti, come anche dettagli sulla sua storia o sul gruppo dei suoi abitanti, non ritornano in nessuno dei manoscritti.
Il termine “esseno” non viene mai usato all’interno dei manoscritti.
Anche se in Qumran si sono conservati a motivo del clima secco della zona desertica moltissimi reperti di materiale organico – cordame, legname, cuoio, ossa ecc. – non si è ritrovato all’interno dell’insediamento nemmeno un frammento di pergamena o di papiro. Questo a differenza ad esempio di Masada, anch’essa conquistata dai romani, dove invece sono stati ritrovati diversi manoscritti di pergamena.
Se le grotte fossero state un normale luogo di deposito per i manoscritti utilizzati quotidianamente dagli abitanti di Qumran, le analisi archeologiche avrebbero dovuto identificare i resti di una rete di sentieri che conducevano dall’insediamento alle grotte (…).
Non è spiegabile come mai gli abitanti di Qumran avessero depositato scritti per loro sacri in luoghi che la loro legge impediva di raggiungere nel giorno sacro del sabato (…).
L’analisi della grafia dei manoscritti ha chiaramente mostrato che molto raramente – solo in 9 casi – uno scriba ha copiato più di un documento. Se Qumran fosse davvero stato un centro per la produzione di manoscritti, il risultato dell’analisi avrebbe dovuto essere totalmente differente. Scribi esperti, infatti, passavano la loro vita a copiare manoscritti, è inspiegabile che la loro attività a Qumran si sia ridotta al copiare un unico testo (…)"

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