Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia

Inviato da  Notturno il 11/9/2011 11:35:43
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Pispax ha scritto:
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Notturno ha scritto:
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Personalmente trovo marginale se una parrocchia affitta le stanze del catechismo a una famiglia che vuol fare una festicciola per il compleanno del figlio. O se un prete mette i suoi parrocchiani a friggere frittelle nei fondi della chiesa per finanziare il restauro della chiesina in montagna.


Una festicciola, ieri, è costata 150 euro di SIAE.

Se chiunque affitta uno stanzone per una festicciola, paga Siae e tasse, allora perché il parroco no?


1) la SIAE non è una tassa. Quei soldi vanno agli "aventi diritto", non allo Stato. Sul perché gli "aventi diritto" siano aventi diritto, ci sarebbe da aprire un discorso a parte. Lungo.
In ogni caso il pagamento dell'ICI di quella stanza non è un problema tuo. Se l'affitti in un normale albergo, stai sicuro che l'ICI ce l'hanno pagata per tutto l'anno. Questa roba si riflette su di te con una decina di euro d'aumento sull'affitto.


1) avevo scritto: "paga SIAE E tasse", infatti.
2) quel che la SIAE incassa è in gran parte quel che tu effettivamente dici. Ma ci sono anche diritti erariali, incassati dalla SIAE per conto della PA e quelli, però, sono TASSE a tutti gli effetti.

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2) Anche il parroco che fa una festicciola è tenuto a pagare la SIAE. Gli "aventi diritto" non concedono esenzioni.
Se lo ritiene opportuno può decidere di evaderla: ma in questo caso non fa niente di diverso da quello che facciamo noi quando invitiamo un po' di gente nel terrazzo condominiale e mettiamo su un po' di musica.


E dipende! Mica sempre!

Se fa una festicciola RELIGIOSA, allora no, non la paga la SIAE.

E' questo il punto: perché?

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3) Qui non si sta parlando del carico fiscale generale, sul quale si potrebbe aprire un discorso anche controverso. Si sta parlando di un particolare supporto che lo Stato concede ad alcune religioni (e a parte dell'associazionismo) esentandolo da alcune tasse locali.
Dovresti saperlo, visto che questo aspetto della discussione lo hai aperto proprio tu.


Qui si parla di quel che più ci aggrada. Non è che ci si sia incatenati sinapsi e polpastrelli a un "immutabile principio", eh? :)

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Chiaramente qui si entra nel campo della politica, ovvero delle opinioni.
In ogni caso se si ritiene legittimo sostenere alcune attività, tipo l'attività religiosa, esentandole da alcune imposte, allora credo che la cosa importante da verificare sia che queste attività che godono dell'esenzione facciano effettivamente quello che si suppone che facciano.
Nel caso della Chiesa, che facciano attività religiosa.


Enno'!

PRIMA di fare questo passaggio, carissimo amico mio, io ne sto facendo un altro: perché prevedere l'esenzione a beneficio della Chiesa?

Qual è il motivo, il principio, la ratio legis?

Come si fa a concedere soldi a qualcuno di cui nemmeno puoi controllare e verificare l'attività?

Perché quel fiume di denaro verso la Chiesa, che poi lo gestisce come caxxo le pare a lei e si indigna se qualcuno chiede qualcosa in merito?

Perché fa l'elemosina ai poveri?

A parte che uno Stato potrebbe egregiamente cavarsela da solo in questa incombenza e appare quantomeno "inefficiente" uno stato che deleghi questa funzione a terzi, ma poi c'è altro:

possiamo vedere quanta elemosina fa la Chiesa e quanti dei NOSTRI soldi destina ai poveri?

Possiamo sapere che fine fanno i soldini (EVENTUALMENTE) non dati ai poveri?

No.

Non possiamo.

E allora, porca vacca, con che logica si elargiscono soldi, sulla base di un loro utilizzo, se poi nemmeno puoi fare un riscontro?

Glie li diamo "sulla fiducia"?????????

scusa se sto scrivendo male, ma hodifficoltà a svrivere mentre rido....


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