Re: Sul perché non è Giusto mangiare la carne.

Inviato da  Pispax il 25/9/2012 12:50:05
Questo è quello che sono riuscito a capire fino a questo momento:

1) la scelta morale sembra essere intuitiva più che razionale.
Si basa sul "sentire".
Una cosa del tipo "amo il mio gatto quindi non mangio il pollo" (garantisco che non c'è ironia in questa affermazione).

2) in quanto basata su un sentimento più che su una visione precisa, invece di una speculazione sui confini parrebbe emergere una sorta di principio di prossimità.
Ritengo "ingiusto" mangiare la carne e/o derivati perché amo gli animali, e lo ritengo tanto più ingiusto quanto più questi animali sono prossimi all'Uomo. Sicuramente i mammiferi, quasi sicuramente gli ovipari, lievemente meno i rettili, magari un po' meno ancora i pesci e via via fino arrivare al "quasi per niente" gli insetti; e (ovvio) totalmente per niente le piante. Questo vale sia per il cibo che per l'uccisione o lo sfruttamento.

3) Una volta che si prova a sottoporre questo sentimento ai lacci della ragione, ovvero si prova a definirne razionalmente i confini su basi logiche e se ne traggono le conseguenze del caso, la scelta vegana appare inevitabile.

4) le argomentazioni sulla "maggior salubrità" della dieta vegetariana sembrano essere del tutto secondarie.
(E in effetti ogni volta che le leggo mi appaiono un po' stentate).

Cioè sono un "di più", argomentazioni solo di supporto, cose che da sole non riescono (o non riuscirebbero) a determinare di per sé la scelta della dieta.
Questo sembra essere maggiormente vero per i vegani, che a volte sono costretti addirittura ad assumere integratori alimentari o a escogitare un po' di autentiche acrobazie nutrtive (e meno male che nell'ultimo secolo ci si è accorti delle proprietà della soia)



Ci siamo fin qui o sono fuori strada?

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