Re: Sul perché non è Giusto mangiare la carne.

Inviato da  Giano il 30/10/2012 18:23:51
Due motivi principali:
motivo etico morale: rispetto per tutte le forme di vita
motivo salutistico: teoria che la carne fa male.

-Ritengo che il rispetto per tutte le forme di vita (nel limite delle possibilità umane, quindi escludo il calpestamento dei microbi e simili) sia un comportamento ammirevole, degno di essere lodato e tale da esser preso come esempio. In sostanza l'evitare sofferenze e il non uccidere, così come per l' uomo con l'uomo, può essere messo in pratica dall' uomo verso gli altri abitanti del pianeta e non credo che abbia necessità di essere spiegato.

-Prendendo per buono che l' alimentarsi con la carne sia nocivo per l' uomo, credo sia moralmente apprezzabile la pratica di limitare al minimo i danni al proprio fisico e quindi condivisibile sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista etico, visto che il comportamento virtuoso risulta vantaggioso anche per l' individuo e la specie.

Chi mette in pratica comportamenti di questo tipo può essere considerato, a parità di condizioni e stili di vita, moralmente superiore rispetto a chi non considera importante(o comunque degno di essere adottato) l' argomento?
Si, a mio parere.

Credo che si sia commesso un errore nel corso della discussione.
Si è cercato di far venire fuori i motivi per cui si diventa vegetariani ma più che volere delle risposte(e ne sono arrivate assai) si è andati a caccia(assassini!) di una morale da condividere, quasi si stesse cercando di farsi convincere(o impostando il discorso in maniera che sembrasse questa la volontà).
L'errore sta proprio qui. Voler rendere oggettivo un qualcosa che è soggettivo (è comunque un errore imputabile anche al vegetariano).
Chi non prova empatia o compassione per l' animale x di conseguenza ritiene insulse le motivazioni di chi è vegetariano proprio per compassione ed empatia verso gli animali tutti.
Si scontrano due visioni della vita diverse, quella che reputa tutta la vita degna di rispetto e quella che dall' alto di una evidente superiorità dell' uomo può "permettersi" di stilare una graduatoria all' intrerno del mondo animale.

Faccio fatica a pensare che ci sia qualcuno che non ritenga apprezzabile il rispetto per la vita, e infatti non credo sia questo il motivo di scontro tra le due posizioni.
Il motivo dello scontro, come visto nello svolgersi della discussione, è da ricercare nel fastidio che il carnivoro prova quando il vegetariano gli da dell'assassino. Questo al carnivoro non va proprio giù.
Anche su questo punto però riesco a capire il vegetariano.
Il mangiatore di vegetali, sia che ritenga se stesso moralmente superiore o meno, adotta lo stile di vita che crede essere eticamente il migliore(non migliore di x, ma solo il migliore),e, coerentemente con la propria etica, vorrebbe che tutti si comportassero virtuosamente come fa lui, per il bene sia dell' umanità che degli animali. Fa "solo" un po' di proselitismo.

Ritengo quindi tollerabile il vegetariano che mi frantuma SALTUARIAMENTE le palle cercando di esportare il suo stile di vita in quanto gli riconosco un' etica ammirevole e condivisibile.

Al tempo stesso non riesco a condannare il carnivoro che, vuoi per abitudine, vuoi per cultura, vuoi per il solo appagamento del gusto, non riesce, tra le tante difficoltà di questo mondo, a prendere posizione e a reimpostare la propria vita.

Come sto col piede in due scarpe?

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