Re: Sul perché non è Giusto mangiare la carne.

Inviato da  Pispax il 3/11/2012 0:42:01
Calvero
Citazione:
SUL PERCHE' NON E' GIUSTO UCCIDERE GLI UOMINI



incredulo
Citazione:

Tu ammazzi le persone Pispax?

Se non lo fai mi sapresti dire Perchè non è giusto uccidere le persone?

Non dire che non c'entra, vorrei che tu me lo spiegassi visto che NESSUNO ha risposta quando questo quesito è stato proposto.

Perchè hai rotto il cazzo .

Grazie


Minchia, ma stavate parlando SUL SERIO?
Cioè, SUL SERIO non lo sapete?

Allora chiedo scusa. Ho fatto una gaffe.
Io non è che sono troppo evoluto cultuiralmente, ma questa è proprio antropologia da sussidiario. Sul serio.
Credevo davvero che fosse solo un espediente retorico del cazzo per provare a spingere tesi inconsistenti.
Ma ero io che mi sbagliavo.


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Iniziamo col dire che la frase "non è giusto uccidere le persone" è una clamorosa CAZZATA.
Anche se è da tanto che viene predicato, questa roba ANCORA OGGI sta facendo una fatica terribile per trovare una qualunque dignità. Non è per niente un concetto così universalmete riconosciuto come si vuol assurdamente pretendere.

La frase corretta è "non è giusto uccidere le persone che fanno parte della tua tribù".

E qual è la "tua tribù"?
Bella domanda.
Anche qui, COME SEMPRE, è un problema di dove si stabiscono ARBITRARIAMENTE i confini.
Se la tua tribù è la tua Fede allora è più che legittimo massacrare i miscredenti e scatenare le Guerre Sante (ogni religione ha le sue). Se la tua tribù è il Benessere del Mondo Occidentale allora è legittimo bombardare i barconi degli immigranti. Se la tua tribù sono gli Ariani o gli Italici o i Francesi o gli Anglosassoni allora non ci sono troppi problemi se a morire o a soffrire sono gli altri (tipicamente negri, ebrei e zingari). Se la tua tribù sono glo Israeliani allora i morti palestinesi "contano meno"; se la tua tribù sono i Palestinesi allora sono i morti israeliani quelli che, a loro volta "contano meno". Se sei Indiano te ne sbatti delle morti Pakistane, e se sei Pakistano ricambi la cortesia.

Vero: ci sono molti idealisti che sostengono che i confini di questo insieme dovrebbero riguardare l'intera Razza Umana. E perlopiù vengono presi per il culo, e tacciato proprio come "idealisti".


Già questa banale constatazione dovrebbe spiegare molto bene la completa imbecillità di tesi tipo "non uccidere gli animali è propedeutico al non uccidere gli Uomini".
Bella cazzata.
Inizia col fare in modo che non vengano uccisi gli Uomini, allora, se l'obiettivo è quello.


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Questo comunque non risponde alla domanda. E' solo una definizione migliore.

E allora: perché "non è giusto uccidere le persone che fanno parte della tua tribù"?
Qui i confini della tribù sono indifferenti. La risposta è semrpe la stessa: per convenienza.
Io non uccido i membri della mia tribù perché questo mi dà un vantaggio concrreto.


Prima Calvero utilizzava una parola priva di significato a questo proposito, e la definiva una "suggestione".
L'intento retorico è chiarissimo, visto che la parte "suggestione" è presente, ma in modo estremamente ridotto.
La realtà è più semplice: non è una suggestione, è una convenzione.

Talmente tanto radicata e profonda da essersi trasformata in una valore morale vero e proprio.
Insomma: a un certo punto è arrivato il Bersani di turno e ha detto una roba tipo "Ue, ragassi, siam mica qui a pestare le merde del toro. Se zi uccidiamo ancora fra di noi, poi vengono quelli della tribù delle colline e zi fanno il culo a strissie! E se anche non vengono loro, se siamo in tanti poi a mietere il grano e a badare le pecore zi mettiamo un attimo, e non abbiamo da patir la fame!".

Bastava questo discorso?
Certo che no.
Tutti quanti d'accordo in linea di principio, chiaro, ma c'era ancora da convincere il Bepi, che voleva strangolare quel ragazzotto brufoloso che gli aveva messo incinta la figlia, quel disgraziato.
E allora sono intervenuti anche i sacerdoti del Dio Stakkalaminkiaainemici, predicando solennemente che chi Uccideva i Veri Uomini (cioè gli appartenenti alla tribù. Gli altri, in modo del tutto controintuitivo, erano - e sono - uomini falsi) faceva Peccato di fronte a Dio e Reato di fronte agli Uomini, e terribili castighi si sarebbero abbatuti su di lui.
La precedenza andava al Dio, chiaro. Ma se Lui non aveva voglia di intervenire allora nessun problema: gli altri Veri Uomini non si sarebbero fatti troppo problemi a fare supplenza e a massacrarlo a colpi di mazza.

E allora anche il Bepi quasi sempre se n'è fatta una ragione.




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Le Credenze funzionano così.
Sia loro che i loro fratellini più stretti, cioè i Valori, nella pratica sono solo delle "scorciatoie" che i cervello adotta per non darsi la briga di dover analizzare TUTTO e OGNI VOLTA.


E le credenze degli Uomini, se guardiamo, sono tutte abbastanza simili. Perlopiù tutelano la Vita degli uomini, la proprietà degli uomini, la certezza della linea di discendenza degli uomini. Roba così.
Ovviamente purché facciano parte della tribù, cioè che siano Veri Uomini.
Vità, proprietà e discendenza (eccetera) degli uomini falsi non meritano tanta briga. Che cazzo me ne frega della vita di uno schiavo o di un nemico, o della certezza che i suoi figli siano davvero i suoi?
Tanto i suoi figli sono comunque i miei. E se non lo sono ancora, lo saranno presto.


Se andiamo a esaminare il sistema di credenze umano, fatti salvi questi necessari distinguo sui confini di applicazione, troviamo che rispondono tutti quanti a un requisito comune: i criteri hanno una base molto razionale, e questa base è data dal maggior vantaggio.
Vantaggio sia per gli individui che per la collettività (dove, giusto per puntualizzare, quasi sempre "collettività">"individuo")
Vale per il rispetto per la vita, per la proprietà, per norme anche assurde volte a garantire la certezza della discendenza. Ma vale anche per cose come l'incesto e il cannibalismo.
Sicuramente queste non sono le uniche credenze morali nate nel corso dei secoli. Per esempio Pitagora, giusto per restare sul tema dell'alimentazione, aveva una profonda avversione per le uova sode e imponeva ai suoi discepoli l'obbligo di non mangiarle, motivandolo in vari modi.
Però queste sono le uniche che hanno resistito, perché tutti quanti ne riconsocevano il valore oggettivo. Ovvero che erano precetti che garantivano SEMPRE un vantaggio o per l'individuo o per la collettività.


Quindi è facile dire perché "non è giusto uccidere l'Uomo".
Questo valore morale è nato, come quasi tutti gli altri, dal fatto che in linea di massima è SVANTAGGIOSO farlo.
Poi si può opinare se al giorno d'oggi questo sistema di credenze sia ancora attuale, certo. Se valga ancora la pena di continuare a portarlo avanti.
Resta inteso che una credenza si abbandona quando si vede che non porta più nessun VANTAGGIO (Marx, a torto o a ragione, agiva in questa direzione per la proprietà privata, per esempio), ed è plausibile sostituirla con un'altra credenza solo a condizione che la nuova credenza a sua volta sia una credenza VANTAGGIOSA.




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Il problema che si pone è che il vegetarianesimo vantaggioso non lo è per un piffero.
Si limita a ridurre le possibilità di sostentamento. In qusto senso ha ragione chi dice che è una filosofia per persone ricche. La cosa certissima è che è una filosofia per persone che non hanno mai conosciuto la fame.

CONTADINO: "Sono 6 mesi che non piove e l'unica cosa che c'è nei campi sono erbe bruciate dal sole. Meno male che ho queste tre galline, e stasera posso farmi un brodino e una frittatina"

VEGETARIANO: "COME OSI! Tu, maledetto OMICIDA e SCHIAVISTA! ASSASSINO! Non provarti nemmeno a guardarle storte! Lascia stare LOrO e le LORO UOVA!"

CONTADINO: "E allora io che mangio?



Quindi, come dire, trovo... ehm... lodevole il tentativo. Ma questa è una domanda che non può essere ribaltata.
Ci sono motivi che stanno alla base del valore morale che dice che "non è giusto uccidere l'Uomo".
E sono motivi del tutto razionali.

Al contrario non esistono motivi razionali alla base della scelta vegetariana.
Nei fatti viene chiesto di abbandonare una credenza morale vantaggiosa in favore di una credenza morale svantaggiosa.



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Può starmi anche bene, ci mancherebbe. Non dico che non vada bene.
Ma sulla base di che?

E allora, di nuovo, perché non è giusto mangiare carne?

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