Re: Certezza di Dio ed eternità dell’anima

Inviato da  ndalfonso il 20/1/2013 14:39:36
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
L'esistenza è in logica il quantificatore che esprime l'effettività di un predicato per almeno un elemento (ovvero quantifica, appunto, il predicato).

http://it.wikipedia.org/wiki/Quantificatore

Prima della sistemazione formale della logica parecchia gente era convinta che l'esistenza fosse una proprietà (e potesse quindi essere inclusa nella definizione). Sant'Anselmo ci ha costruito sopra la cosiddetta prova ontologica.
Poi Kant ha intuito che non fosse proprio una cosa astutissima (con l'esempio dei cento talleri in tasca), e il malinteso è stato definitivamente risolto con la svolta insiemistica della Matematica (nonostante i tentativi dello stesso Godel di dimostrare l'esistenza di Dio) che ha fatto chiarezza tra gli elementi del discorso e ora non si può più considerare l'esistenza come predicato, né tanto meno come oggetto in sé.

Naturalmente la si può pensare diversamente ma, ecco, diciamo che la vedo difficile.


Nel video parlo di esistenza senza definirla sia perché il video vuole essere divulgativo, sia perché i termini da me usati possono benissimo essere intesi nel loro significato intuitivo. E così è per l'esistenza.

In sostanza ai fini richiesti dalla mia dimostrazione, l'esistenza può essere definita semplicemente come la capacità che permette a qualcosa di essere riconosciuto come presente dalla nostra mente.

Ad esempio se ho un tavolo di fronte a me: l'esistenza è la capacità che gli permette di mostrare la sua presenza alla mia mente.

Ne consegue che ciò che io definisco come esistenza (che come si vede è affine alla nozione intuitiva che ne abbiamo tutti noi) non va confuso con ciò che si intende per esistenza nella logica o nella matematica.

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