Re: Certezza di Dio ed eternità dell’anima

Inviato da  RedPill il 22/1/2013 9:00:43
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Il significato di «esistere» diventa semplicemente «corrispondere a una definizione» (soddisfare un predicato), la qual cosa ha delle ricadute interessanti anche / soprattutto su ciò che si intende comunemente con «esistere realmente / fisicamente».


Credo che il problema fondamentale sia che ndalfonso è partito da un presupposto che è difficilmente condivisibile.
Afferma sostanzialmente che la percezione, il pensiero, l'espressione di un entità ne determinino l'esistenza.
Ovvero che l'esistenza del concetto sia essa stessa esistenza.

Questo presupposto non può portare a nulla, poichè da questa base si può dimostrare l'esistenza di qualsiasi cosa.
Che l'esistenza sia tutto, e che ogni entità sia un sottoinsieme dell'esistenza non ci piove.
Ma che questo comporti qualche conseguenza logica... boh.

Ripeto, ogni entità che esiste è parte dell'esistenza.
Ma il problema è proprio definire come può essere definita l'esistenza di un'entità.

Cioè quando si può affermare con certezza se un entità esiste o meno?
Qual'è la verifica sperimentale dell'esistenza?

Se mi do un pizzicotto e mi sveglio significa che stavo sognando.
Qual'è il relativo test per verificare l'esistenza o meno? Qual'è il pizzicotto esistenziale?


Peace
RedPill

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