Re: Eterno ritorno dell

Inviato da  Lord9600XT il 25/1/2013 15:49:30
Citazione:

Quest'ultima affermazione già ci dice una cosa importante che avevo scritto qualche post sopra e che ribadisco: la materia tende ad aggregarsi secondo regole stabili. Giusto, lord?


Si, da quanto ne sappiamo noi le leggi che stabiliscono le interazioni tra due elettroni sulla Terra sono uguali a quelle tra due elettroni su Alpha Centauri (anche includendo eventuali interazioni che non conosciamo o estremamente deboli che non possiamo conoscere per limiti tecnologici).

Citazione:

Puntiforme=adimensionale? Azzarderei di no. Quindi abbiam già un puntiforme che per il punto ente geometrico vale adimensionale mentre per l'elettrone vale come "è simile al punto" ma nel senso che è concentrato in uno spazio infimamente piccolo (piccolo ma non "inesistente", giusto?)


Allora, da un punto di vista delle equazioni matematiche che supportano la teoria, puntiforme e' sinonimo di adimensionale. E il problema e' che con un esperimento non si riesce a discernere tra: elettrone puntiforme e adimensionale o elettrone molto molto piccolo e simile a puntino.

Tuttavia, nulla vieta a un qualcosa di adimensionale di essere consistente, almeno da un punto di vista matematico. Un qualcosa di adimensionale, occupa un volume nullo. Tuttavia, se in questo volume nullo concentri una quantita' infinitamente densa di carica elettrica, ottieni un oggetto avente carica elettrica finita.

Quindi, le dimensioni dell'elettrone sono un problema tutt'ora irrisolto. Ai fini pratici (per quanto riguarda un conto o un esperimento tra particelle), l'elettrone si considera puntiforme e adimensionale.

Citazione:

Ok stai dicendo che non è importante se quark e bosoni di Higgs sono privi di massa perché tanto vanno a formare composti dotati di massa e in "natura" essi non se ne stanno da soli come dei pali a farsi i fatti loro, ma interagiscono! Right?



In realta' non mi riferivo alle masse, ma alle dimensioni (sia i quark che il bosone di Higgs sono massivi, ma ritenuti puntiformi). Quindi, se alla parola "massa" sostituisci "volume", hai ben compreso.

Citazione:

Io intendo dire: se domani si ricreasse un universo nuovo, soggetto alle stesse leggi della fisica che regolano la nostra dimensione, è corretto dire che è molto probabile (se non certo) che la materia si aggregherà in maniera del tutto simile al nostro? E questo detto in altro modo sarebbe: è corretto dire che oltre ad un certo numero finito di configurazioni la materia non può assumerne altre nuove, inventate, create?
Ancora in un altro modo: è possibile che domani o dopo esca fuori dal cilindro l'atomo 115 (per dirne uno) stabile al di fuori di un laboratorio? e il giorno dopo compaia stabilmente anche il 116 e cosi via all'infinito? non è affatto plausibile, dico bene? quindi i modi in cui la materia si attua sono finiti!


A questo punto rispondo dopo, visto che ho intenzione di ricollegarmi ad una delle domande da te poste.

Per quanto riguarda gli atomi, mi pare che ci sia un limite (teorico) massimo di protoni inseribili in un nucleo oltre il quale non si hanno stati legati (ovvero, stabilita' energetica). Tuttavia, non so se e' possibile magari creare delle risonanze (ovvero, atomi che vivono per un tempo talmente piccolo che si fa fatica a chiamarli atomi, bensi' si considerano stati metastabili di brevissima durata) avente numero atomico superiore a quello limite.

Cmq, il concetto generale (che vale anche per le particelle composte da altre particelle elementari) e' il seguente: se fornisci sufficiente energia alle particelle, qualcosa si riesce a creare (a meno di evidenti violazioni di leggi conservazione "sacre"), anche se vive per molto poco.

Cosi' come vale anche questo fatto: piu' energetici (massivi) consideri gli oggetti e piu' difficilmente sono stabili.

Lo so che non ti ho fornito una vera e propria risposta, ma piuttosto che sbilanciarmi in cose che non so, preferisco fornirti mezze risposte sulla probabilita' degli eventi.

Citazione:


Due domande OT facoltative ma belle, sull'ermeneutica fisica (chissà se esiste.. se no, dovrebbero inventarla)

1-Le leggi della fisica che governano il nostro universo, secondo te, e occhio che è una domanda tosta, sono necessarie o contingenti? Cioè, in un universo parallello potrebbero esserci tranquillamente altre leggi strane che magari negano i principi della nostra fisica oppure le nostre leggi, in quanto necessarie, saranno per necessità anche quelle degli altri universi possibili? e nel caso siano necessarie, perché lo sono? (oh non mi devi rispondere per forza )
2-Dato che parliamo di enti incorporei, addirittura privi di massa e puramente energetici, è possibile che l'osservatore influisca (come nel caso dell'elettrone) maggiormente che in tutti gli altri esperimenti della fisica classica e che quindi tutti gli esperimenti di fisica quantistica risultino ineluttabilmente falsati dagli scienziati che li effettuano? (in modo involontario, ovvio, per il semplice fatto di osservarli intendo)

Ps. grazie per lo sbattito che ti sei preso


1) Inizio riprendendo il discorso precedente. Se un Universo avesse le stesse identiche leggi fisiche del nostro Universo, non e' assolutamente detto che esso sia identico al nostro, nemmeno nei costituenti presenti. Cio' che potrebbero essere profondamente diversi sarebbero gli accoppiamenti delle interazioni, ovvero potrebbero essere diverse le costanti che definiscono l'intensita' di un'interazione. Se cambi le costanti, puoi cambiare drasticamente il risultato finale anche a parita' di leggi fisiche. Ad esempio, se il neutrone non avesse avuto un tempo di vita cosi' lungo (900 secondi), ma se fosse decaduto in fretta, agli albori non ci sarebbe stato il tempo necessario per la formazione dei primi nuclei atomici (ad esempio, il deutone). Quindi, se tra tutte le interazioni, l'interazione debole fosse un po' meno debole (che e' quella che governa il decadimento del neutrone), avremmo un mondo molto diverso da quello in cui viviamo. Forse non ci saremmo nemmeno noi a parlare qua di 'ste cose.

E questo e' solo un piccolo esempio. Ovviamente, ne puoi costruire quanti te ne pare.

Sono state formulate ipotesi del genere da vari fisici teorici, e puoi trovare un sunto qua: http://en.wikipedia.org/wiki/Multiverse#Tegmark.27s_classification (non me ne vogliano i cagacazzi, ma la pagina in questo caso e' ben fatta).

Veniamo alla domanda vera e propria: le nostre leggi sono contingenti o necessarie? Sono assolutamente contigenti. Per quanto ne sappiamo, non vi e' alcun motivo per cui esse siano cosi, e non vi e' pertanto alcuna necessarieta'.

Tuttavia, supponendo che un Universo diverso dal nostro, benche' dotato della nostra identica struttura matematica (vedi Level IV del link precedente per capire meglio a cosa mi sto riferendo), abbia leggi fisiche differenti, vi sono alcune peculiarita' delle nostre leggi fisiche per cui necessariamente devono essere cosi' per ottenere qualcosa di energeticamente stabile.

Continuo la risposta piu' avanti perche' qua a Pisa c'e' appena stato un terremoto e preferisco andare all'aria aperta.

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