Re: Eterno ritorno dell

Inviato da  etrnlchild il 28/1/2013 23:57:55
Citazione:

Manfred ha scritto:
Non c'è nulla di nuovo in quello che dici.


E' vero. Solo che adesso c'e' il sonoro...

Ippia non ti far scoraggiare, io sono con te e con chiunque abbia voglia di movimento.
Scusate se mi permetto di fare una sintesi delle posizioni. Se sbaglio correggetemi.

Qui la questione, nella sua complessita', e' semplice: qualcuno crede che il mondo sta per cambiare perche' sono cambiate per la prima volta le condizioni al contorno. Condizioni che non si sono mai verificate nella storia dell'umanita' fino ad ora. La tecnologia e' quella cosa che ha avuto nel corso della storia il maggior impatto sulle civilta', piu' delle guerre, piu' delle carestie e pestilenze.

Stiamo vivendo in un momento storico che non ha precedenti, ci stiamo avvicinando ad una "singolarita'" (intorno al 2030) di tipo tecnologico i cui esiti sono imprevedibili. Questo avverra' non nel giro di qualche secolo, ma tra qualche decennio al massimo.
Credo che la maggir parte di noi sara' completamente impreparata.

Poiche' l'andamento di questo processo e' esponenziale, andamento che noi umani con tutto l'intuito o ragione che ci ritroviamo non siamo in grado di valutare, essendo abituati a ragionare in maniera lineare, tanto mi da' tanto.
Quindi Ippia non ti preoccupare, qualcosa dovra' succedere. Io sono d'accordo con te.

Altri invece credono che le cose non potranno cambiare perche', come dice Calvero, il potere e' sempre avanti. Utilizzera' la tecnologia per imbrigliare ancor di piu' le genti. Insomma, nuovi schiavi tecnologici. Puo' darsi, ma secondo me le chances sono 50/50, proprio per il fatto che una "singolarita'" puo' dare risultati non prevedibili.

Manfred mi pare sia un nostalgico. Nostalgico della "vecchia" piazza del '68.
Il "sessantottino" del terzo millennio, dunque, risulta essere una vergogna, uno smidollato virtuale, senza sangue in faccia o sulle mani. Vergogna!
Ahh il buon vecchio '68, come il vino piu' invecchia piu' e buono. Quelle si' che sono state conquiste...infatti una parte ce li siamo ritrovati in parlamento.
Gli stessi che oggi ci rifrantumano i coglioni con il teatrino destra/sinistra con in mezzo il Monti che fa da jolly.
Qualunque sia stato il risultato di quella piazza non e' durato molto. Immagino che prenderne coscienza non debba essere piacevole.
Ma e' stato necessario. Tutto e' necessario.
La globalizzazione non si poteva e non si potra' fermare, non si potra' tornare indietro. Ma ancora una volta e in perfetta sintonia con il pensiero Zen, nel problema c'e' anche la soluzione. Quindi rilassiamoci e, per chi puo', godiamoci lo spettacolo dell'esistenza che e' come la polvere: tu cerchi di eliminarla, cerchi di cambiarne il corso, di impedirne la caduta, ma lei si ripresentera', puntuale, inesorabile.

Per quanto riguarda l'Amore e la solidarieta' da tutti auspicate come soluzioni ma ancora lontane e utopiche, impossibili da realizzare. O sei un missionario, o pensi a modificare te stesso. Al riguardo ho un'idea precisa. Manfred ha ragione quando dice che non si puo' amare un altro individuo cosi', per grazia divina, per cui se ci riesci sei evidentemente un missionario, o qualcuno che ha bisogno di una qualche motivazione trascendente, magari un posto in paradiso.

Io dico che non e' necessario.

La solidarieta' verso l'altro dovra' diventare Legge di Natura. Come la gravita' e' legge di natura, non un comandamento. Le uniche leggi a cui l'uomo deve sottostare: quelle di natura.

Io devo essere solidale non perche' l'altro (ambiente compreso) mi deve stare simpatico, non perche' lo devo amare (che non ha alcun senso), non perche' condivido le sue idee, ma perche' risulta essere necessario per la mia sopravvivenza, per il mio benessere, per il mio "fottuto" vantaggio personale. Le idee diverse servono a migliorare il progetto finale, che poi non e' finale ma in continuo mutamento, in continuo miglioramento, in un susseguirsi continuo di prove ed errori. Esattamente come immagino vada avanti l'Universo. Nel Tutto non esistono ragione ed intuito come enti separati, non esiste fisica e filosofia. Tutto e' unito in una sinfonia cosmica. La Musica e' una ed una sola.

Insomma, per sintetizzare al massimo e per rendere l'dea: Manfred, (dico Manfred per dire un nome a caso) non devo accettare te o le tue idee, ma sono costretto a fare il tuo interesse per tutelare il mio, il tuo benessere diventa il mio benessere, devo fare in modo che tu possa esprimere al meglio il tuo talento, perche' io ne ricavi un vantaggio concreto per me, anche se, come e' normale che sia, tu mi risultassi a pelle antipatico.
Sono sicuro che alla lunga tutto questo possa anche trasformarsi in Amore.

Un solidarieta' iperinteressata dunque. Che ne dite? E' meno utopico che l'Amore universale?

Se si entra in questo ordine di idee essere solidali non solo diventa facile ma, soprattutto, indispensabile, necessario.
Non abbiamo bisogno di nessuna ricompensa postuma. Ce la possiamo prendere ora, senza sangue. Quest'ultimo lasciamolo al passato, non era, non e' stato il mezzo migliore per le conquiste raggiunte, (non nel lungo termine), ma all'epoca non avevano altra scelta. Qui non si tratta di democrazia e maggioranza, ma di unanimita', 100% perche' NON dobbiamo andare tutti d'amore e d'accordo, cosa effettivamente utopica (almeno nell'immediato), ma tutti essere convinti che questa e' l'unica via realmente sostenibile per tutti. Puro egoismo al 100%. Oggi non siamo realmente egoisti. Crediamo che la gente lo sia, ma non lo e' realmente. Credono di fottere gli altri perche' cosi' godono loro, e non sanno che si stanno dando la zappa sui piedi.


Ps: oggi siamo ad una potenza di calcolo di 20 petaflops, 20 milioni di miliardi di operazioni al secondo. I cinesi vogliono arrivare a 100 nel 2015 e 1000 nel 2018...
Come scrivo sono gia' preistoria.
Coi cinesi finiremo per giocare a briscola...

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