Re: Eterno ritorno dell

Inviato da  invisibile il 29/1/2013 19:56:06
Citazione:

Ippia ha scritto:
Poi bisogna farsi alcune domande, come per esempio:
È meglio un vantaggio sul piano umano adesso che però alla lunga danneggia il pianeta, e quindi l'uomo stesso, oppure è meglio fare qualche rinuncia oggi, rinunciare al mito dell'onnipotenza dell'uomo, e procedere a passo di natura?

La seconda che hai detto. Ormai é una scelta obbligata.

Citazione:

Invisibile:
1- hai ragione, non si può cambiare forse.. però il sistema siamo noi e quindi cambiando le persone si cambia il sistema conseguentemente. Uscire per dare l'esempio e indicare la via, all'inizio ti seguiranno in 10, poi in 1000 e poi in 100mila; solo così si fa una rivoluzione, non certo aspettando che tutti si sveglino una mattina con il "cambiamento di coscienza" che aspettiamo da millenni

Si ma non basta. E' proprio quello che volevo dire.
E' necessario comunicare con "il mondo" contestualmente al cambio.
Bisogna creare felicità e mostrarla con lo scopo che anche gli altri dicano "anche io lo voglio."
Se ti isoli va bene, é una scelta da rispettare, ma gli altri non avranno scampo.

Citazione:

2- assolutamente.. io sto delineando un mondo in cui smettiamo di essere schiavi. Pur rimanendo schiavi del corpo, ma allora lì dobbiam prendere in considerazione pratiche come quelle del digiuno e del distacco da tutti i beni materiali e dal corpo che ci stanno anche eh, però DOPO magari..

Con il corpo bisogna fare amicizia.
La visione del corpo come se fosse una cosa é figlia del mondo malato. E' un essere vivente con una sua intelligenza e sapienza. Va rispettato e amato, come tutte le parti di noi.
Noi viviamo il corpo come un impedimento, come una cosa. Non lo é.
Il discorso sull'ascetismo, in un ottica di comunità, non é pertinente. L'ascetismo é una scelta individuale. Secondo me non c'entra con quello di cui stiamo parlando. Come dici giustamente, magari dopo...

Citazione:

3- Guarda che il mondo in cui viviamo è figlio della deregolarizzazione e del voler prima camminare e dopo pensare! Dai è lampante.. pensa ai disastri ambientali che continuiamo a perpetrare, CIECHI di fronte alla natura!
Quindi prima si pensa e dopo si fa. Per questo bisogna ragionare, per non danneggiare ciò che ci circonda e che ci dà la vita..

Per Husserl bisognava rimettere la scienza al servizio della filosofia, per indagarne non i conenuti ma gli scopi!

Si e no.
Io credo che il mondo in cui viviamo é figlio di un progetto di dominio, di potere.
Pensato e messo in atto da millenni probabilmente.
Guarda che diciamo la stessa cosa ma io aggiungo che quello a cui dobbiamo pensare prima lo abbiamo già fatto: non sappiamo chi siamo.
E questo é indispensabile saperlo prima di costruire. Non si può ignorare.
La risposta non é stata trovata dai pensatori in millenni. Ci sono molte ipotesi ma nessuna é verificabile di persona solo con il pensiero. Questo é il punto. Per poter essere sicuri bisogna provarlo in prima persona.
Secondo me chi ci é andato più vicino sono le filosofie orientali e non é un caso che il percorso che indicano é sia di pensiero ma soprattutto pratico. Cioè fare. Fare con se stessi per scoprire chi siamo.
Io pratico il Tai Chi da molti anni e, grazie ad esso, ho scoperto cose su di noi che mai avrei immaginato quando ho iniziato.
Un esempio semplice. Ho scoperto che nessuno in occidente, tranne rarissime eccezioni e bambini piccoli a parte, sa camminare. Camminiamo tutti non male, malissimo. E questo causa una infinità di problemi e malattie.
Voglio dire che se non sappiamo nemmeno camminare aivoglia a pensare ad una società migliore...
Sto dicendo che condivido quello che dici ma secondo me stai andando troppo nel futuro con la mente. Mica dico che é male. Dico che secondo me non é quello il modo di iniziare a costruire.

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