Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  incredulo il 5/6/2015 16:08:56
Sertes e altri

Citazione:
E che quindi fai fatica a sostenere che lui non sappia tradurre, perché allora dovresti sostenere che le bibbie con traduzione interlineare usate nelle università per insegnare a tradurre la bibbia dall'ebraico sbagliano così clamorosamente su una cosa così importante (il verbo riferito ad Elohim è al plurale)


Basta chiedere ad Ebrei madrelingua il perché, le grammatiche e le lingue non sono tutte uguali, in modo particolare l'Ebraico che è una lingua sacra ed antichissima, in grado di esprimere concetti difficili da riassumere in un termine solo con le lingue "moderne".

Per quello consigliavo di non avventurarsi in interpretazioni arbitrarie senza conoscere.

Comunque ho fatto una breve ricerca e penso che la spiegazione che ho trovato sia abbastanza credibile.

Il termine Elohim può essere tutte e due le cose, sia plurale, che singolare, dipende dai verbi e dal contesto in cui è inserito: se il verbo e il resto della struttura grammaticale sono al singolare allora il termine è il superlativo di Eloha e pertanto singolare; se invece la struttura è plurale allora il termine è il plurale di Eloha.
Forse potrà aiutare questo esempio a capire questo concetto: in Italiano i termini astratti Verità e realtà e sim. sono singolari e plurali, ma solo se inseriti in una frase si può identificarne il numero, esempio:
"La verità è una sola"
(verbo e articolo al singolare = "verità" è un singolare)
"Le verità sono tante"
(verbo e articolo al plurale= "verità" è un plurale"


Poi ci sono altre spiegazioni interessanti che riporto qui:

Il fatto che le traduzioni italiane traducono al singolare il motivo non è solo perchè identificano il termine come un plurale maiestatico, ma anche è soprattutto a motivo dei verbi usati. Esempio: Il testo di Gen 1:1 dice "Bereshit barà Elohim" e non "Bereshit barù haElohim". Il testo riporta Barà= creò (al singolare), non barù(al plurale) e il termine Elohim senza l'articolo determinativo. Se fosse un plurale cambierebbe tutta la struttura della frase. La grammatica è grammatica.


Il superlativo indefinito è un SINGOLARE.

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Qual è il significato del termine ELOHIM?
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Elohim è: o il plurale di Eloha o il suo superlativo. Eloha viene dalla radice alah(~giuramento) e significa Giudice. Tradurre letteralmente il suo superlativo indefinito in italiano è impossibile perchè in italiano non esiste questa forma. Per rendere un pensiero simile a quello espresso in ebraico diremo in italiano: Giudice Supremo .

Quando invece è un plurale significa semplicemente: Giudici, legislatori, governatori.

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Inoltre nel forum ci sono altre chicche:


Donato, grammaticalmente parlando non c'è assolutamente posto per interpretare la creazione biblica come svolta da una pluralità.
Chi si ostina a dire che "Elohim" è un termine plurale questo è segno che non conosce bene l'ebraico.
Ringrazio Akhenaton che ha riportato gentilmente il link ad una mia discussione, che è un copia-incolla di una vecchia corrispondenza.
Lì ho messo un elenco di termini ebraici biblici che hanno la stessa identica caratteristica del termine "Elohim", è sono tutti superlativi. Il numero in ebraico non è come nelle lingue moderne. Abbiamo anche situazioni inverse ove un termine apparentemente singolare è invece un plurale.

Shalom


Chi parla è l'amministratore Ebreo del forum.



Qui sotto invece è un moderatore sempre Ebreo del forum.

Ad una affermazione di Biglino che sostiene:

Citazione:
Biglino: “Elohim” è plurale e indica sempre una pluralità di individui.


questa affermazione di biglino, ad esempio, chiude il discorso sul nascere.

Un israeliano di prima elementare gli risponderebbe che anche "maim" (acqua), shammaim" (cielo), "haim" (vita), "zekunim" (Vecchiaia), indicano dei plurali?

E' un concetto elementare . si tratta di plurali di indefinibilità, che sono semnpre al singolare, pur terminando in im ed avendo un verdo al plurale. Oppure dei plurali di astrazione.

per non parlare delle disquisizioni dotte sul Tetragramma ****, di cui non si conosce la pronuncia che è andata perduta e che tra le possibili letture, l'unica davvero impossibile è Geova.

Ma di che parliamo? di gente che oltre "buongiorno", "buona sera" e "Shalom" non sa dire?


Ps:
con tutto il rispetto per l'ottimo Pier Tulip e per i suoi studi e le sue teorie, non vedo proprio come possa aver risolto l'imbarazzo.
la valutazione su quanto Biglino afferma può essere fatta solo da chi conosce l'ebraico per davvero e non a chiacchiere.
e conoscere l'ebraico significa in primo luogo conoscere perfettamente l'ebraico cosiddetto moderno (che non esiste perchè vi è un solo ebraico e perché il cosiddetto antico e moderno corrispondono per oltre il 90%) in quanto solo così si ha accesso alla letteratura ebraica che è indispensabile per comprendere il Tanach.
Altrimenti si capisce solo ciò che i masoreti hanno voluto che i gentili sprovveduti comprendessero. e tra questi troneggiano Biglino e Valla


עם ישראל חי

גם זה יעבור



Spero sia utile al forum per ampliare gli orizzonti di comprensione.

E tu Decalagon sostieni che questi soggetti Ebrei d.o.c. di "Consulenza Ebraica" abbiano successivamente confermato le teorie di Biglino in toto come hai dichiarato prima?

Una affermazione che vedo dura da provare, amico mio, ma attendo fiducioso.

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