Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  Rickard il 1/7/2015 23:00:56
Ghilgamesh
Citazione:
Che le guerre, chi le vuole e le organizza, le faccia per altro, siamo d'accordo ... ma rimane il fatto che molta "carne da macello" ci crede!

Quella è propaganda, non religione (capisco che possano sembrare simili, ma non sono la stessa cosa).

Un motivo lo si trova sempre, e il “crederci davvero” importa fino a un certo punto.

Citazione:
Tu hai detto che chi crede alla versione di "Biglino" è più battagliero dei credenti, io ti ho fatto notare il contrario, che i più accesi, so i credenti.

Perché tu hai l’irrinunciabile bisogno di inquadrare tutto in una logica duale, per cui ci sono i credenti e quelli che credono alla versione di Biglino (in effetti anche i secondi sono credenti a tutti gli effetti).

Io ho fatto un discorso che certamente non era riferito a chi scrive su LC (che è una minoranza della minoranza), ma più generale, riferito alla moltitudine di “credenti” che si dichiara tale solo per tradizione e accettazione sociale, senza sapere minimamente di cosa si parla.

Citazione:
p.s. Riguardo gli dei greci, faccio notare che YHWH, vocalizzato con la A, diventa yahweh, vocalizzato con la O, diventa yohweh ... molto simile a Giove non trovi?

No.

Perché quando si cercano apposta le “coincidenze”, qualunque cosa appare come un indizio.

Curioso che tale approccio sia ampiamente (e giustamente) criticato nei no-planers, ma qui diventi pratica giusta e sana.

polaris

Poni dei temi interessanti.

Citazione:
Nel corso degli anni '90 abbiamo assistito a una vera e propria escalation popolare del complottismo, le carte degli Illuminati di Steve Jackson, che predicono alcuni eventi futuri, i giochi di ruolo della White Wolf, con i loro vampiri cospiratori, i lupi mannari in lotta contro le multinazionali per salvare Gaia, i maghi in guerra contro i tecnocrati (una fazione dei tecnocrati si chiamava "Il Nuovo Ordine Mondiale"), la trilogia letteraria "Illuminatus!" di Wilson, le serie televisive come Twin Peaks e, intronizzata, X-Files, vera regina di quegli anni, per poi proseguire con film come "Ipotesi di Complotto" fino a giungere ai primi anni 2000 con videogiochi come Deus Ex, dove all'inizio si viene a sapere che le Twin Towers e la statua della libertà sono stati distrutti in un attentato...

Insomma c'è stato un vero e proprio sdoganamento del complottismo che prima era appannaggio della cultura underground o di persone erudite come, ad esempio, Umberto Eco, il cui libro "Il pendolo di Focault", nonostante le intenzioni dell'autore ha impresso una spinta decisiva a questa linea di pensiero.

La mia domanda è: se questo è lo spirito del tempo, da dove proviene?

Tutto ciò che è monetizzabile viene monetizzato. Se da un certo ambiente c’è da cavare soldi perché sembra esserci un pubblico ricettivo a certi temi, quei temi saranno monetizzati.

Come ho denunciato diverse volte, la ricerca indipendente è stata lentamente trasformata in complottismo, cioè in un brand, a cui rivolgere le sue trasmissioni dedicate e i suoi gadget.

Contemporaneamente, far diventare mainstream qualcosa è un ottimo modo per banalizzarla, estremizzandone le componenti peggiori e sostanzialmente svuotandola di significato. Non si può più parlare “seriamente” e soprattutto serenamente di qualcosa, ma si può solo “urlare” a favore della propria squadra.

Il movimento nascente (e pericoloso per il Potere costituito) dei ricercatori indipendenti è così stato sostituito dai complottisti, individui che tendono verso un certo brand, che consumano una certa fascia di prodotti.

Il complottista, a differenza del ricercatore indipendente, non è veramente interessato alla ricerca della verità, ma alla ricerca del complotto, della “storia dietro la storia”. È colui che parte dal presupposto del complotto.

Tutti i vari libri e materiali dei guru di riferimento sono le espressioni concrete dei prodotti destinati al brand dei complottisti.

Nella fattispecie, la reinterpretazione in chiave aliena/tecnologica delle religioni è frutto dell'incrocio fra la tendenza scientista (l’unica religione veramente presente e potente attualmente) e la monetizzazione del brand complottista.

Perché la fusione dello sci-fi all’immortale tema della religione affascina. Perché è avventuroso, perché è in accordo con lo spirito scientista del tempo che stiamo vivendo. Niente più dei e miracoli, ma alieni e tecnologia. Non per nulla, Scientology e i Raeliani sono nati entrambe nel XX Secolo, cioè nell’epoca dove la tecnologia rende tutto possibile. Nell’epoca in cui il concetto dell’alieno è entrato nella cultura di massa.

E così, esistono prodotti per complottisti, che cioè si riferiscono ad una specifica fascia di pubblico. Fra questi prodotti, non potrebbe mancare un ampio alveo dedicato agli antichi astronauti, ai Grigi e agli alieni in generale. D’altra parte, c’è una “parola chiave” che identifica perfettamente questo spirito e tutto il mondo che le gravita attorno: UFO.

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