Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  toussaint il 21/9/2015 14:41:14
Per la Kabbalah la "mandorla mistica" è la Torre di Babele che nella Bibbia è indicata col termine Migdal, da cui amigdala.
Dunque, sì, è la porta di comunicazione tra la Terra e il Cielo come lo è l'amigdala, il Terzo Occhio...

Anche nel misticismo ebraico, particolarmente nella corrente cabalistica (per esempio nei lavori dei maestri Cordovero e Luria), abbiamo riferimenti ad una positiva Torre mistica che vola nell’aria. Questa Torre ‘volante’ contiene lo spirito dell’Insegnamento proprio come quella buddhista, qui sotto l’aspetto del Sefer Torà, la ‘forma di luce’ della Legge. Talvolta essa viene identificata con la Sefirah Malkuth nel momento in cui ‘ascende’ verso il Cielo, talaltra con Yesod – il Fondamento, sede dello Zaddiq, l’Uomo Giusto, oppure addirittura con Binah, o Chokmah o Kether. Il valore della Torre fra Terra e Cielo, insomma, è rappresentato dalla Legge Mistica custodita al suo interno. Per questi motivi essa talvolta è utilizzata nell’ebraismo quale metafora del nome del Signore (Proverbi 18, 10: “Torre fortissima è il nome del Signore: il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.”) e nel cabalismo persino come una raffigurazione del Messiah, così come nel cristianesimo lo è della Madre di Dio (Turris eburnea).

· Il termine per ‘torre’ utilizzato nella Bibbia in genere e nel capitolo in questione in particolare, è ‘migdal’: la radice ‘gdl’ indica ‘crescita’, ‘aumento’; in definitiva sembra si alluda ad un processo di evoluzione, così come per lo ziggurat. Particolare interessante: la parola, di altra lingua ma praticamente identica, ‘amigdala’, in greco antico ‘mandorla’, è stata scelta per designare una zona del cervello facente parte del sistema limbico. Anche non considerando il senso mistico che spesso viene attribuito alla forma ‘a mandorla’ nelle varie tradizioni - dall’Oriente (terzo occhio) all’Occidente (mandorla mistica che, nell’iconografia cristiana circonda le figure dei santi, di Gesù o della Madonna) - presumibilmente attestante la presenza di una ‘porta dimensionale’ verso la trascendenza, la ‘seconda nascita’, l’’iniziazione’, potrebbe essere di grande interesse approfondire il significato dell’area cerebrale anzidetta. La zona limbica di cui fa parte l’amigdala, infatti, sembra - secondo le moderne ricerche sul cervello – avere fondamentale importanza nel raccordare le tre zone funzionali rappresentate dalla corteccia anteriore, posteriore e dal sistema reticolare. Questo ruolo di ‘medium’ favorente l’unione e la comunicazione (e pertanto in linea con il simbolismo del centro), potrebbe essere relazionabile all’alchemica conjunctio oppositorum, la fusione di opposte valenze, proprio come quelle di essenza e sostanza, conoscenza soggettiva e oggettiva. Ritornando alla ‘Porta di Dio’, ricordiamo che il solstizio d’inverno (momento dell’anno in cui ‘rinasce’ la luce) è considerato nelle antiche tradizioni anch’esso come una ‘porta dimensionale’, definita in Grecia ‘Porta degli Dei’, attraverso la quale si entra in contatto con le forze spirituali: appellativo sorprendentemente sovrapponibile alla nostra Bab-El e anche al significato della ‘mandorla’- amigdala – migdal – torre.

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