Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  Decalagon il 26/9/2015 22:54:21
@invisibile

Visto che mi accusi senza mezzi termini di averti ignorato volutamente, ora correggo le basi su cui poggia tutta la fuffa che vai scrivendo da giorni. Così dopo non puoi dirmi che non ti cago, contento?

Tu dici:

Citazione:
-Si vuole dimostrare che nell'antico testamento (leningrado-masoretico) non si parla di Dio

-Si vuole fare una traduzione letterale

-Si dichiara che non si è interessati agli aspetti religiosi e teologici

Poi c'è l'aspetto della metodologia scientifica, che ho levato di comune accordo perché è diventato evidente che con i testi in questione, anche se si usasse la versione non vocalizzata, non è possibile applicarla.


Sei stato un po' troppo sintetico nel riportare questi punti, per cui hai distorto il loro reale significato per giungere alle tue personali conclusioni pregiudizievoli secondo le quali "biglino sarebbe incoerente perché è lui a decidere quale bibbia tradurre, in questo caso la più taroccata di tutte".

Bon, partiamo.

Punto uno: Si vuole dimostrare che nell'antico testamento (leningrado-masoretico) non si parla di Dio, e nel farlo Biglino utilizza il testo ufficiale usato da secoli dalla Chiesa Cattolica. La scelta quindi non è stata sua, ma della Chiesa Cattolica. Se la Chiesa Cattolica avesse scelto la Bibbia Samaritana, o quella dei Settanta, lui avrebbe usato quella.

Per dimostrare che nell'Antico Testamento non si parla di Dio, viene fatta una traduzione letterale dei codici ebraici semplicemente leggendo quello che c'è scritto nella maniera più laica possibile, senza veli di mistero, interpretazioni allegoriche o altro, facendo finta che quello che è scritto lì sia vero.

Punto due: Si vuole fare una traduzione il più letterale possibile del testo ufficiale in uso dalla Chiesa Cattolica per dimostrare che QUEL LIBRO non parla di Dio. Vedi punto uno.

Punto tre: Si dichiara che non si è interessati agli aspetti religiosi e teologici perché Biglino si occupa solo ed esclusivamente di quello che c'è scritto in quel libro. SOLO DI QUEL LIBRO, quindi.

Il motivo è semplice: Biglino afferma di non sapere nulla di Dio e di mondi spirituali, in quanto nessuno li ha mai visti.

E' stata la teologia ad elaborare la figura (o le figure) di Dio, per poi studiare quelle stesse figure che ha elaborato. In altre parole, la teologia studia se stessa e ciò che lei stessa elabora: Dio in sé non risulta essere “studiabile” sotto nessun punto di vista.

Per questo lui non si occupa di Dio, religione e mondi spirituali.

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Bom, direi che ci siamo. Magari ho tralasciato qualcosa, ma al limite aggiungo strada facendo. Tanto già lo so che non sarai contento delle mie correzioni.

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