Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  Rickard il 28/9/2015 0:15:58
Decalagon

Grazie della risposta, intanto. In questo thread in troppi si sono fatti “prendere la mano” ed è meglio cercare di mantenere un tono più tranquillo, per disinnescare il rischio di trasformarsi in curve da stadio.

Vado ora ad analizzare la tua risposta, perché vi sono cose che credo meritino riflessione.

Quindi non esiste alcun modo per arrivare ad una "verità", qualunque essa sia, partendo da uno qualsiasi dei testi biblici. Non si può.

Questa affermazione è troppo perentoria e lapidaria per essere presa sul serio. Le fonti sono inquinate e l’autentico originale è senza dubbio perduto, ma le fonti disponibili non hanno lo stesso grado di inquinamento e manipolazione. Attraverso lo studio storico, archeologico, sociologico e filologico, si è in grado di distinguere gli elementi più inaffidabili da quelli che, pur inquinati, restano maggiormente fedeli ai testi originali.

Per questo i testi biblici non sono tutti equivalenti. Ovviamente, quelli ufficiali e adottati maggiormente dalle varie organizzazioni religiose (non solo la chiesa cattolica) sono stati maggiormente suscettibili di manipolazioni, per meglio adattarsi agli scopi di quelle organizzazioni, ma questo non significa che non esista del materiale meno toccato da tale processo manipolativo. Certamente, quel tipo di materiale ha molte più possibilità di essere vicino alla verità rispetto a versioni infinitamente masterizzate.

Poi non è lo scopo di Mauro Biglino quello di trovare "la verità". Lo scopo del suo lavoro è FARE UNA TRADUZIONE IL PIU' LETTERALE POSSIBILE per dimostrare che QUEL LIBRO non parla di dio. Lui si occupa solo DI QUEL LIBRO.

Infine, lui lavora sul testo ufficiale (non 'comunemente accettato', ma UFFICIALE) usato dalla Chiesa per diffondere la dottrina della fede, quello che viene considerato "vero" e "ispirato da dio". La scelta quindi non è stata sua, ma del Vaticano.
Se il Vaticano avesse scelto la Bibbia Samaritana, lui avrebbe lavorato su quella.


Da queste frasi (e da molte altre sparse nel thread), la questione viene posta in palese contrapposizione. Da una parte c’è Biglino e dall’altra la chiesa cattolica.

Si è abbondantemente ripetuto che Biglino ha scelto quella versione perché è quella ufficiale della chiesa cattolica, ma non si è mai spiegato perché è importante che adotti proprio quella. Se il suo scopo non è di debunkare la chiesa e smontarla. Se lui è un traduttore ed esegeta che (come è stato detto anche in questo thread) “non si occupa di religioni” ma solo del suo lavoro. Se lui (e questa è stata davvero ripetuta fino alla nausea) “non vuole dimostrare niente”, perché è importante che utilizzi proprio la versione della chiesa cattolica?

Detta così, si sta parlando di qualcuno che ha come obbiettivo quello di debunkare la “Versione Ufficiale” della bibbia.

Dato che le versioni disponibili dei testi antichi non sono tutte uguali per grado di manipolazione, da un traduttore sarebbe lecito aspettarsi che cerchi la fonte più pura per il suo lavoro. Lui non lo fa e la motivazione che tu proponi sembra molto debole, quando non assurda.

Tu dici che lui vuol fare la traduzione “più letterale possibile” di quei testi. Io dico: esattamente, che valore ha una traduzione completamente letterale, eseguita su un testo che di per sé è fra i più manipolati del suo genere? Come si distinguono le verità che Biglino porterebbe alla luce dagli elementi fuorviati a causa di quelle manipolazioni?

E poi, perché la traduzione “più letterale possibile” dovrebbe per forza essere quella più giusta? Ovviamente la chiesa ha manipolato i suoi stessi testi nel corso dei secoli, adattandoli ed usandoli per i propri scopi, ma questo non significa che la verità risieda nella interpretazione più “fondamentalista”.

Vorrei anche far notare una cosa, riguardo alla questione sulle moltitudini di persone ancora influenzate dalla bibbia e dalla chiesa: Se i lampanti crimini della chiesa non hanno “liberato” tali persone, come si può anche solo pensare che una disputa esegetica potrà riuscirci? Tranne pochissimi, nessuno avrà mai le competenze per disquisire nel merito sugli argomenti. Non basta aver letto qualche libro divulgativo o le ricerche su Google per confermare o smentire gli argomenti specifici di queste discussioni. E la gente sarebbe “liberata” sentendo delle persone che si urlano addosso, disquisendo sulle matrici linguistiche e grammaticali di parole astruse?

Il suo obbiettivo di dimostrare che quel libro non parli di dio è difficilmente raggiungibile, poiché si possono porre delle semplici questioni che fanno crollare la sua impalcatura. Nel propongo alcune.

1) Chi dice che la traduzione letterale sia la più efficacie nel tradurre quei testi? Potrebbero venir fuori degli “obbrobri” che facciano sembrare il tutto più “sospetto” di quanto in realtà non sia.

2) Perché mai la traduzione letterale dovrebbe essere presa sul serio, se fatta su una versione molto manipolata, quando altre meno inquinate esistono? Se anche la chiesa cattolica usa quella, e aggiungendo anche questo al lungo elenco dei suoi crimini, perché mai il lavoro fatto su materiale guasto dovrebbe avere valore?

3) Se è impossibile raggiungere la verità da un testo biblico perché sono tutti irrimediabilmente manipolati, che senso ha mettersi a ricercare in essi la presenza o assenza di qualcosa? Si potrà sempre rispondere che la causa delle mancanze e incongruenze sono da imputarsi agli ampi rimaneggiamenti.

Questi non sono punti messi per far polemica, è per fare degli esempi pratici di quanto sia intrinsecamente fragile il lavoro di Biglino, se fatto per gli scopi dichiarati, e questo al netto della bontà di tale lavoro.

Ti correggo: non viene data per vera. Semplicemente SI FA FINTA CHE quello che è scritto lì siano delle cronache di eventi realmente accaduti.
C'è una bella differenza.


Sarà un mio limite, ma non riesco a “farmi piacere” un metodo che si basa su “fare finta” di una quantità di cose di magnitudine enorme. Alieni, giganti ed elohim. è molto facile, strada facendo, scordarsi che si stava solo “facendo finta”. In questa discussione, come in molti altri ambienti web e non solo, è evidente come varie persone non facciano per niente finta e siano convinte della veridicità della storia narrata (fra gli altri) da Biglino sugli elohim. Oltretutto, qual è il guadagno (in termini di verità, conoscenza ecc.) del “fare finta”? Oltretutto, “fare finta” di cose piuttosto incredibili e voluminose, non di dettagli secondari.

Dunque lo scopo di Biglino, cioè di un traduttore ed esegeta, non è trovare la verità, ma sputtanare la chiesa cattolica, dimostrando che la loro bibbia non parla di dio ma di “qualcos’altro”. Su cosa sia questo “qualcos’altro”, si va avanti “facendo finta” di tante cose. E tutto questo coesiste con l’affermazione per cui è impossibile trovare la verità da uno qualunque dei testi biblici, e col fatto che Biglino non è un anticlericale e non parla di religione. I crimini della chiesa cattolica sono enormi e innumerevoli e, anche ammesso che esista un dio da qualche parte, è evidente che non sono loro ad incarnarne la volontà. Francamente, non c’era da aspettare Biglino per questo.

A me non sembra un gran ché come metodo di lavoro. Anzi, devo dire che non ho mai visto una tale opacità e ambiguità accompagnarsi a una completa buona fede di chi lavora in questo modo.

Anche alcune affermazioni degli ultimi post rafforzano questa mia impressione. Ad esempio questa: CHE NELLA BIBBIA VI SIANO RIFERIMENTI A INDIVIDUI ESTRANEI AL PIANETA TERRA E' DIVERSO DALL'AFFERMARE CHE LA BIBBIA PARLI INDISCUTIBILMENTE DI ALIENI.
Stiamo letteralmente giocando con la semantica, in questo punto. Si parla di “individui estranei al pianeta Terra”, ma non di alieni. È un po’ come il “fare finta”. A forza di fare finta non ci si ricorda più nemmeno qual era la verità, perché tutto si sovrappone e si mescola.

Massimo Mazzucco ha prodotto molto materiale col suo lavoro. Non sempre perfetto. Io stesso l’ho criticato varie volte, e credo che abbia fatto degli errori nel corso degli anni. Ma non ho mai visto nel suo modo di agire questa ambiguità. E non c’entra la differenza tra gli argomenti trattati, si tratta del modo di procedere. Non ho mai visto Mazzucco basare coscientemente il proprio lavoro su materiale inquinato da manipolazioni. Non l’ho mai visto poggiare i suoi ragionamenti e le sue conclusioni sul “fare finta”. È perfetto? No. Mi ha fatto incazzare più di una volta? Sì. Ma della sua onestà Non dubito. E se ho questa considerazione di lui è anche e soprattutto per il suo modo di agire e di comportarsi che ha esibito negli anni, non semplicemente sui risultati che ha o non ha ottenuto.

Ti ringrazio ancora per la risposta, Decalagon. Ammetto che, anche se a te tutto appare lampante e luminoso, a me appare sempre più opaco e oscuro. Non prendertela con me per questo. Non finiamo anche qui come in molti altri posti, dove se non ti allineai sei una capra, un imbecille, in malafede, non sai di cosa parli ecc.

Un’ultima cosa: in questo thread, scrivendo tutti in Italiano, ci sono state moltissime incomprensioni ed equivoci. Io non credo che ciò sia dovuto alla malafede di questo o quello, quanto piuttosto al fatto che è davvero difficile fissare il senso dei propri pensieri nelle parole scritte su una pagina. Questo è vero all’ennesima potenza per testi antichissimi, scritti da uomini antichi in lingue molto complesse. Forse, non è poi molto semplice.

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