Molto “democristiano”, come atteggiamento, nel senso di un piede qua e uno là. Lui non si occupa di religioni, ma di un libro che è quello adottato da una delle religioni più diffuse al mondo. Lui si occupa solo di quel libro, che per sua stessa ammissioni è molto manipolato, perché è quello che la chiesa utilizza, ma lui non si occupa di “dare contro” alla chiesa o di toglierle fedeli. Lui non è interessato alla verità (che è impossibile da raggiungere), ma si sostiene che la sua traduzione letterale sia più giusta di quella offerta da altri.
Possiamo almeno non fare gli “offesi”, se qualcuno ritiene che tale atteggiamento sia un po’ paraculo?
È come la questione degli alieni: lui “ammicca” molto in quella direzione, ma non lo dice mai apertamente. E anche qui, lui usa quello della chiesa, ma non ha nulla contro la chiesa e non si occupa di religioni e non vuole rubare fedeli a nessuno.
Pertanto, l’idea che una traduzione completamente letteraria (di un testo inquinato) sia più fedele all’originale significa rinnegare tale esperienza, per una scelta personale, che però non ha elementi a suo favore.
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