Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  invisibile il 10/10/2015 21:09:09
@zeppelin

Vado al sodo.

Che esistesse il concetto di divinità e spiritualità nelle antiche culture è cosa certa.
Chi lo nega è solo un ignorante, nel senso che ignora.

Che questo concetto comprendesse quello che noi abbiamo, dopo millenni di filosofia, metafisica e teologie assortite basate sulla ragione-mente soprattutto negli ultimi secoli in cui il modo dii usare noi stessi è cambiato radicalmente, è ovvio che non sia così.

Anche il concetto di un Dio unico non è, a quanto mi risulta, mai stato uguale a quello attuale che proviene soprattutto proprio dalla Bibbia per "chiarirsi" definitivamente con Gesù ed i vangeli.

Ma che non ci sia stato il concetto di una "entità divina" e spirituale prima di allora, è falso.
Basti pensare al Tao, che è "il tutto ed il nulla", da cui "tutto proviene e in cui tutto esiste", che è così antico che non si sa nemmeno quanti millenni ha ben prima della bibbia.

Un vero e proprio monoteismo ante litteram.

Oppure all'induismo dove abbiamo Brahman:

« Al principio in questo universo soltanto il Brahman esisteva. Illimitato verso l'oriente, illimitato verso il mezzogiorno, illimitato verso l'occidente, illimitato verso settentrione, illimitato di sopra, illimitato da ogni parte. Esso è costituito di etere. Da questo etere esso desta questo universo. Da questo esso sorge e in esso va a finire. Di questo Brahman la forma luminosa è quella che arde nel sole lassù, nel fuoco senza fumo [e nel cuore]. Quello che è nel fuoco e quello che è nel cuore e quello che è nel sole, sono in realtà una sola cosa. Nell'unità con l'Uno va colui che così sa »
(Maitrāyaṇīa Upaniṣad VI,17)
Esso è l'Oṁ:
« LOṁ è tutto l'universo. Ecco la sua spiegazione: Passato, presente e futuro, tutto ciò è Oṁ. E anche ciò che va oltre il tempo, che è stato, è e sarà è Oṁ. Infatti ogni cosa è il Brahman. LĀtman è il Brahman »

Se è vero, come molti sostengono (me compreso) che "Ruach" è il Chi-Prana, ma che è anche lo Spirito (per il taoismo il Chi è la prima manifestazione dello Spirito e per cui sono una cosa sola), cosa che potrebbe essere confermata dalla bibbia:

Genesi 2,4-25
Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba
campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6
e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 7 allora il Signore Dio plasmò l’uomo
con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

appare molto verosimile l'interpretazione di "Ruach" con "Chi-Prana", perché è proprio il Chi che da la Vita ad ogni cosa esistente in quanto "energia vitale" proveniente dallo Spirito universale, ovvero Dio.

Quindi abbiamo si delle differenze di concezione della divinità tra i popoli antichi e noi, ma in sostanza queste differenze non sono così fondamentali se non in un ottica di elaborazione razionale.

Quindi non è affatto impossibile che "qualcuno" si sia spacciato per un dio più o meno incarnato anche al tempo degli ebrei.

Citazione:
Metti che -come è probabile- una popolazione avesse qualcosa di molto simile allo sciamanesimo, dove -tra l'altro- un "Dio simil-monoteista" non c'è, almeno non necessariamente.
Natura, animali guida, spiriti ultraterreni, "viaggi" o trance, possessioni, livelli di realtà...
Perché andare a mettersi in mezzo a cose che non li riguardavano?
Pericolose, da un certo punto di vista, perché non potevano controllare?
Né, forse, gli interessava più di tanto.
"Siamo superiori tecnologicamente, culturalmente, apparentemente immortali... Zitto e scava la buca".


Forse perché questi finti dei erano pochi e i pecorari moltissimi e se si incazzavano li facevano arrosto con gli scarichi dei loro stessi dischi volanti?

Succede esattamente la stessa cosa oggi: pochi si ergono a "dei" e tutti a cuccia

Citazione:

Un concetto di "divinità" inteso in senso "moderno" ritengo (io, io personalmente) che necessiti di:
- identificazione di un legame dell'uomo con il celeste (es. anima)
- comunicazione con la divinità (preghiera, voto...)
- continuità dopo la morte
- onnipotenza. onniscenza e onnipresenza della divinità (non lo puoi far fesso)
- premio / punizione (prima o dopo il trapasso)
- interferenza moderata (ispiraizione, sostegno, misericordia) della divinità nelle questioni terrene
- Sottomissione di tutto il creato alla divinità.
- Identificazione di un "altro luogo", celeste

Nella Bibbia troviamo ben poco di tutto questo.

Non concordo. Questo si crede solo se si rimane influenzati dalla versione di Biglino, che a mio avviso è una roba senza alcun senso.

Al contrario, la bibbia è strapiena di tutto questo, secondo l'interpretazione tradizionale.

Citazione:
La spiritualità è un'altra cosa. Come lo sciamanesimo detto prima ma anche come la mitologia greca, nella quale si mischiano i Theoi (i nostri elohim) a concetti estremamente allegorici: le Ore, le Furie, le Gorgoni, le Graie e così via...
Cosa interessante è che è detto che anche Zeus è soggetto a queste "forze".

No, non è un altra cosa.
La spiritualità può essere molte cose diverse ma tutte riconducibili al mondo spirituale, appunto.
E a mio avviso le differenze sono più nella forma della descrizione che nella sostanza, nella forma mentis delle varie culture più che nel sentire e nel rapporto che l'uomo ha con la spiritualità.

Citazione:

Penso che l'una non escluda l'altra.
Nel momento in cui gli elohim erano sulla terra c'era identificazione precisa e separazione tra lo spirituale e materiale; nel momento in cui sono andati via, diventando immateriali, è incominciata la confusione ed i sacerdoti (ormai disoccupati) ne hanno approfittato continuando riti divenuti oramai inutili e sostituendo l'elohim che ti friggeva per uno starnuto fuori luogo con figure sempre più evanescenti...


Dai per assodato che gli elohim erano molti e che se ne sono andati e che...

Solo ipotesi.

Per quanto riguarda la separazione tra spirituale e materiale, a mio avviso è l'esatto contrario e gli esempi sul taoismo o l'induismo confermano tale interpretazione.

E' solo nell'era moderna (2.000 anni) che questa divisione si è fatta sempre più forte nella concezione mentale, e questo proprio alla tendenza di spostare l'analisi e la conoscenza sul piano razionale-mentale e per cui materiale, per arrivare all'apoteosi di questa nuova religione: la scienza.

Citazione:
E ritengo che le filosofie non abbiano niente a che fare con le religioni.

Concordo.
Le religioni sono strumenti di controllo e di potere.
La filosofia è la vera scienza.

Citazione:
Le prime sono spontaneamente nate dall'Uomo, le seconde sviluppate invece dalla venuta di "quelli là"

No.

"Quelli là" (ammesso che fossero in carne ed ossa) siamo "noi" che facciamo i furbi

Non trovi che sia molto comodo dire che "io non sono stato, è stato lui il cattivo" ?

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=7847&post_id=282625