invisibile ha scritto:
Che esistesse il concetto di divinità e spiritualità nelle antiche culture è cosa certa.
Chi lo nega è solo un ignorante, nel senso che ignora.
Che questo concetto comprendesse quello che noi abbiamo, dopo millenni di filosofia, metafisica e teologie assortite basate sulla ragione-mente soprattutto negli ultimi secoli in cui il modo dii usare noi stessi è cambiato radicalmente, è ovvio che non sia così.
Anche il concetto di un Dio unico non è, a quanto mi risulta, mai stato uguale a quello attuale che proviene soprattutto proprio dalla Bibbia per "chiarirsi" definitivamente con Gesù ed i vangeli.
Ma che non ci sia stato il concetto di una "entità divina" e spirituale prima di allora, è falso.
Basti pensare al Tao, che è "il tutto ed il nulla", da cui "tutto proviene e in cui tutto esiste", che è così antico che non si sa nemmeno quanti millenni ha ben prima della bibbia.
Un vero e proprio monoteismo ante litteram.
Oppure all'induismo dove abbiamo Brahman:
Se è vero, come molti sostengono (me compreso) che "Ruach" è il Chi-Prana, ma che è anche lo Spirito (per il taoismo il Chi è la prima manifestazione dello Spirito e per cui sono una cosa sola), cosa che potrebbe essere confermata dalla bibbia:
[...]
appare molto verosimile l'interpretazione di "Ruach" con "Chi-Prana", perché è proprio il Chi che da la Vita ad ogni cosa esistente in quanto "energia vitale" proveniente dallo Spirito universale, ovvero Dio.
Quindi abbiamo si delle differenze di concezione della divinità tra i popoli antichi e noi, ma in sostanza queste differenze non sono così fondamentali se non in un ottica di elaborazione razionale.
Quindi non è affatto impossibile che "qualcuno" si sia spacciato per un dio più o meno incarnato anche al tempo degli ebrei.
Forse perché questi finti dei erano pochi e i pecorari moltissimi e se si incazzavano li facevano arrosto con gli scarichi dei loro stessi dischi volanti?
Succede esattamente la stessa cosa oggi: pochi si ergono a "dei" e tutti a cuccia
La spiritualità è un'altra cosa.
[...]
No, non è un altra cosa.
La spiritualità può essere molte cose diverse ma tutte riconducibili al mondo spirituale, appunto.
E a mio avviso le differenze sono più nella forma della descrizione che nella sostanza, nella forma mentis delle varie culture più che nel sentire e nel rapporto che l'uomo ha con la spiritualità.
Dai per assodato che gli elohim erano molti e che se ne sono andati e che...
Solo ipotesi.
Per quanto riguarda la separazione tra spirituale e materiale, a mio avviso è l'esatto contrario e gli esempi sul taoismo o l'induismo confermano tale interpretazione.
E' solo nell'era moderna (2.000 anni) che questa divisione si è fatta sempre più forte nella concezione mentale, e questo proprio alla tendenza di spostare l'analisi e la conoscenza sul piano razionale-mentale e per cui materiale, per arrivare all'apoteosi di questa nuova religione: la scienza.
E ritengo che le filosofie non abbiano niente a che fare con le religioni.
Concordo.
Le religioni sono strumenti di controllo e di potere.
La filosofia è la vera scienza.
Le prime sono spontaneamente nate dall'Uomo, le seconde sviluppate invece dalla venuta di "quelli là"
No.
"Quelli là" (ammesso che fossero in carne ed ossa) siamo "noi" che facciamo i furbi
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