Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  Decalagon il 23/11/2015 14:52:11
Sertes, mi permetto di completare la tua risposta con ciò che ho scritto in precedenza sull'argomento:

Citazione:
RUACH: force, open, space, spread, sezione "Explanation/Commentary" indica i valori :forcing space, leaving space, winnowing wind, direction, power

fonte: Etymological Dictionary of Biblical Hebrew.

Sono significati che richiamano chiaramente nel loro insieme l'idea di un qualcosa di potente che agisce nello spazio e in qualche modo lo forza, producendo movimento d'aria. Il significato forcing space in particolare è da lui attribuito in modo particolare a Genesi 1,2, là dove il testo dice che il RUACH degli elohim era [merachefet] "librante, aleggiante, vibrante" sulla superficie dell'acqua.
Ricordiamo che la radice [Rachaf], da cui deriva il participio appena esaminato, indica in altro passo della Bibbia l'atto dl librarsi sorvolando tipico degli uccelli: in Deuteronomio 32,11 l'autore biblico descrive l'attività di Yahweh che protegge il suo popolo e paragona la sua azione al volo dell'aquila che si libra sopra i suoi nidiacci e li incita.
Rashi de Troyes (uno dei massimi esegeti ebrei), nel commentare questo passo della Genesi (1,2) fornisce un'immagine molto realistica del "Trono della Gloria di Yahweh" quando dice che all'origine della creazione stava sospeso nell'aria e aleggiava sulla superficie delle acque come una colomba sta sospesa sopra il suo nido. Ma dice di più: afferma che "rispondeva al suo comando".

Nella sezione Gradational Variant nel Etymological Dictionary of Biblical Hebrew, il Rabbi indica (sempre a proposito di RUACH):

force space, separate, impact.

Abbiamo dunque in origine una serie di valori semantici che rimandano in modo chiaro e concreto al concetto di spazio in cui si muove, all'azione del forzare questo spazio, al muoversi in una certa direzione, all'idea del vento, all'impatto...

[...]

IL RUACH CHE 'RAPISCE' ELIA

In 1Re 18, 11-12, Abda, il sovrintendente di palazzo del re di Israele Akab, parla con il profeta Elia e gli dice chiaramente che:

e [ruach] di Tahweh trasporterà te su(sopra) che non saprò

Ci si riferisce qui all'episodio narrato nel capitolo 2 del secondo Libro dei Re conosciuto come "il rapimento di Elia" (anche se in realtà non è stato un vero e proprio rapimento dato che il profeta vi si avvia consapevolmente, accompagnato dai seguaci).

Il versetto 11 di tale capitolo narra l'arrivo del carro celeste:

ed-ecco carro-di-fuoco e cavalli-di-fuoco e-divisero tra due-loro

Il trasporto è [rachev], "carro": dunque abbiamo un carro ardente trainato da cavalli di fuoco che si interpone tra i due che stanno procedendo, e:

e salì Elia in(con)-il-turbine i-cieli

Il carro produce un turbine e l'intero episodio è chiaro: Elia sale al cielo su di un carro da cui esce una qualche forma di energia chiaramente visibile che viene definita "fuoco".

[...]

I discepoli che erano stati tenuti lontani dalla scena vanno incontro ad Eliseo e gli manifestano l'intenzione di cercare Elia perché (2,16):

forse ha preso lui vento-di Yahweh
E-ha-gettato-lui su-uno-di i-monti
o in-una-di le-valli


Con questo atteggiamento dimostrano che ciò cui avevano assistito era reale: aveva preso fisicamente Elia e poteva averlo depositato da qualche parte nel territorio circostante.
Elia viene cercato, ma mai trovato.

Come fa notare il pastore presbiteriano Barry Downing (nel suo libro "The Bible and the Flying Saucers"), si ha l'impressione che il profeta avesse kl'abitudine di viaggiare su quello che lo studioso cristiano definisce senza remore un UFO. Egli cita a conferma anche 1Re 18,12 in cui ancora una volta si dice che il RUACH di Yahweh avrebbe trasportato il profeta in un luogo sconosciuto.

IL RUACH DI EZECHIELE

"e-vidi ed-ecco vento(ר֫וּחַ)-di-tempesta venente da-il-nord
nube grande e-fuoco prendentesi e-splendore a-lui intorno
e-da-centro-suo come-occhio-di la-scintilla


Abbiamo anche qui una precisazione di non poco contro: il ר֫וּחַ[ruach], cioè il presunto spirito divino della teologia, in realtà è un "vento" che si presenta con manifestazioni fisiche evidenti dal punto di vista sia visivo che sonoro. Intanto precisiamo che il ר֫וּחַ giunge da una direzione geografica precisa (il nord) mentre Ezechiele si trova sulle sponde di un canale, il Kevar, che risulta corrispondere al Nil, un corso d'acqua derivato dall'Eufrate, in bassa Mesopotamia.
Come per Zaccaria non ci troviamo in presenza di un'esperienza mistica o di una visione onirica, ma di un evento concreto, un'esperienza realmente vissuta dal profeta. Il testo citato precisa che questo "occhio della scintilla" si trova nel "centro di fuoco". Il termine tradotto con "occhio" indica anche un qualcosa di luminescente e il termine tradotto con "scintilla" indica anche l'ambra o l'elettro.

(segue poi tutta l'analisi della descrizione del carro visto da Ezechiele)

Il racconto si chiude con questa affermazione, sempre del profeta:

""Come apparenza (sembianza) di arco che è in la nube in giorno di la pioggia, così apparenza (sembianza) di splendore attorno...
essa (questa) apparenza (sembianza)-di somiglianza-di Kavod-di-Yahweh"


Ciò che fino ad ora era stato definito [ruach] improvvisamente viene identificato come il [kavod]. Sono dunque la stessa cosa? Sono due modi per definire due cose con caratteristiche simili?

Dopo la descrizione particolareggiata della macchina e dopo il resoconto di tutto ciò che gli dice quell'essere splendente simile a un adam che sedeva sul "trono", egli scrive (Ez 3,12-14):

- "Ho udito dietro di me suono [voce, rumore] di terremoto grande" che viene prodotto dal Kavod di Yahweh;
- "E suono (rumore) di ali di le (cose) viventi toccanti ciascuna sorella sua";
- "E suono (rumore di le ruote a lati loro;
_ "E suono (rumore) di terremoto grande.

Questa esperienza termina con la descrizione secca e concisa di un evento (versetto 14):

"E [ruach] portò-via-me prese(sollevò)-me"

Sempre dal libro di Ezechiele (10,4):

"e-fu-alto [kavod]-di-Yahweh da-su il-cherubino
sopra-protezione(soglia)-di la-casa(il-tempio)"


E prosegue il testo: "il Tempio si riempì della nube e il cortile si era riempito della lucentezza del kavod di Yahweh".

Il tutto viene udito anche da chi era fuori dal tempio:

"e-rumore-di ali-di i-cherubini venne-udito fino-a-il-cortile lo-esterno"

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