Re: La ragione: È un fatto soggettivo o oggettivo?

Inviato da  benitoche il 25/7/2015 1:34:35
Il problema è che forse la gente ha paura di angelicarsi.

Secondo la tradizione esoterica, la discesa nella materia, la grande tentazione originale col conseguente peccato, avvenne nella Lemuria, 130 milioni di anni fa per i paleontologi, in un’era terrestre primordiale in base alle dottrine cosmogoniche.

Allora una parte delle anime fu sedotta dalla possibilità di sperimentare l’ebbrezza della materia e si lasciò irretire, abbandonando la condizione edenica e calandosi nell’involucro di un corpo soggetto a ogni sensazione, fosse piacevole o spiacevole, buona o cattiva.Anzi, la trasgressione, l’andare contro la legge divina e naturale divenne un’opzione privilegiata.

La materia però esige fedeltà assoluta ed esclusiva, e si esplica in combutta con la bestialità, la brutalità, la volgarità, la crudeltà. Queste sono le forme eminenti della materialità, le piú raffinate, se di raffinatezza possiamo parlare

Poi ci sono le forme indotte, complementari, succedanee, derivate, come la scortesia, la trivialità, il turpiloquio, la ruvidezza dei modi e del parlare.
Chi pratica sia le forme eminenti sia le derivate della materialità si pone il problema di non lasciarsi sedurre da quelle angelicate, che raccomandano la gentilezza dei modi, del parlare e del muoversi, l’amore per le cose gentili e armoniose, insomma la pratica del bello e del buono.

Lasciarsi sedurre dal comportamento angelico è una evenienza pericolosa per la tenuta umana nella vita di tutti i giorni, sia in privato che in pubblico. La condotta angelica è rischiosa perché espone chi la adotta alla vulnerabilità assoluta, alla svirilizzazione del carattere

E allora, si torna alla Lemuria, all’antica tentazione, e si resta ben avviluppati nel guscio della comoda animalità disinibita, ma soprattutto della libertà smodata. Senza le remore della buona creanza e della decenza. Selvaggiamente estroversi, impuniti, oltraggiosi nei confronti di ogni segno e oggetto che ricordi la nostra vocazione ultima e vera destinata a divenire la Decima Gerarchia angelica.

Ma di che genere di follia è affetto il mondo e la creatura umana? È l’algida condizione dell’Io ostaggio della Ragione. Lo scrittore Gilbert K. Chesterton fa dire a Padre Brown , il protagonista di molti suoi fortunati racconti: «Pazzo non è chi ha perduto la ragione, ma chi ha perduto tutto tranne la ragione».

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